Quando nel 1989 giocai per la prima volta a Prince of Persia ne rimasi impressionato. Per i giorni nostri l'eccessiva semplicità della grafica bidimensionale ed il tipo di enigmi proposti non sarebbe adatto, ma all'epoca fu una rivoluzione.
A partire dal 2003 la Ubisoft, importante casa di produzione di videogiochi, ne ha rivalutato il potenziale e proposto una serie di giochi agli utenti di Xbox e Playstation: Prince of Persia: Le sabbie del tempo, Prince of Persia: Spirito guerriero e Prince of Persia: I due troni.
Oggi la Sony Pictures ed il produttore Jerry Bruckheimer hanno dato la possibilità all'autore delle sceneggiature dei videogame, Jordan Mechner, di trasporlo in film per il grande schermo.
Dastan, orfano di madre e padre, viene notato, in virtù del suo coraggio e della sua nobiltà d'animo, durante una fuga dalle guardie del re a Babilonia, dal re Sharaman ed allevato nel suo castello come un figlio insieme ad i due figli naturali del re, Tus e Gurvis.
Quindici anni dopo ritroviamo i tre fratelli ed il loro zio impegnati nella conquista della città sacra di Alamut tacciata di aver prodotto nelle sue fucine armi da fornire agli avversari del regno utili ad attaccare e detronizzare il sovrano.
Nella notte un attacco astuto e coraggioso di Dastan permette all'esercito persiano di entrare vincitore nella città e prenderne possesso.
Preparata alla sconfitta al Regina Tamina affida la reliquia più preziosa ed importante del tempio ad una fedele guardia, affinché la metta in salvo. Sfortuna vuole che essa venga intercettata e sconfitta proprio da Dastan, che entra così in possesso del Pugnale del Tempo. Dastan scoprirà presto il potere di questo pugnale: premendo la gemma posta in cima alla sua impugnatura la Sabbia del Tempo contenuta in esso inizierà a scorrere e riporterà il possessore del pugnale indietro nel tempo, fina la massimo di un minuto.
Da questo punto parte una storia di cappa e spada avvincente. Faide familiari, relazioni sentimentali, ironia son ben orditi nella trama del film. I paesaggi e le ambientazioni create donano un'atmosfera coinvolgente. I personaggi, ben delineati, si alternano con sapienza sullo schermo. Jake Gyllenhaal nelle vesti del Principe Dastan ci sta anche bene, con quell'aria da cucciolo di begle bastonato, Gemma Arterton nella parte di Tamina, Alfred Molina nel ruolo dello Sceicco Amar recita rilassato e coinvolto (meno costruito che in Spiderman), Ben Kingsley nei panni di Nizam è veramente azzeccato. I comprimari, i principi, il re, e tutti gli altri danno spessore e credibilità alla vicenda. La regia di Mike Newell è ben svolta. Il regista porta a termine il compito con dedizione facendo fluire la storia con un ritmo piacevole, che non permette allo spettatore di accorgersi dei 116 minuti di durata dell'opera, ma anche senza guizzi direttivi che permettano al film di ergersi su altri: il compito è fatto.
Prince of Persia - Le Sabbie del Tempo, 2010 con Jake Gyllenhaal, Gemma Arterton, Alfred Molina, Ben Kingsley, regia di Mike Newell, durata 116 min, prodotto da Disney Pictures.
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