lunedì 30 gennaio 2012

Dylan Dog - Il museo del crimine

Dylan Dog n. 305, mensile
Il museo del crimine

Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Gualdoni
Disegni: Nicola Mari
Copertina: Angelo Stano

La fortuna di Dylan Dog è sfacciata. Lui e la sua nuova fidanzata vengono invitati ad un'anteprima privata, solo per loro, organizzata dal direttore museo alla nuova mostra sulla Londra Criminale. La narrazione del loro anfitrione è così coinvolgente che Dylan si ritrova addirittura catapultato nelle vicende di cui sente raccontare e di cui vede le ricostruzioni nelle sale del museo. Tutto fino a quando non si trova lui stesso vittima di una ricostruzione di un evento della sua vita di poliziotto a Scotland Yard alle dipendenze dell'ispettore Bloch. Il Killer del Martello non gli darà pace ad anni di distanza.

La storia di Gualdoni parte come il solito albo riempitivo di racconti brevi dove Dylan si trova ad affrontare situazioni non sue in varie epoche storiche. Si riprende nelle ultime trenta pagine, quando il tenore cambia e la storia inizia ad acquisire un senso. Alla fine non sembra di aver perso tempo per leggere l'albo e l'anno non sembra partire così male come avrebbe potuto.
I disegni di Nicola Mari continuano, dopo anni, a convincermi poco. Il suo modo di disegnare, con questo tratto che rimane fluido e mai definito, persevera nel non soddisfarmi completamente. Un buon uso dei neri, come sempre, ma sopratutto mi sorprende in certe tavole ad ampio respiro che davvero mi stupiscono.
La copertina di Stano è un capolavoro. La grazia dalle mani dell'artista continua a sgorgare imperterrita. Se fosse possibile mi piacerebbe acquistare la tavola realizzata per questa copertina ed appenderla in casa. Veramente evocativa.

Tutto sommato un albo che non mantiene alcune aspettative che mi ero fatto, ma che si lascia leggere senza remore. La sola copertina di Stano vale la spesa.

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