martedì 16 novembre 2010

Wall Street - Il Denaro non dorme mai

Attenzione Spoiler!

Giugno 2001. Gordon Gekko viene rimesso in libertà dopo aver scontato la sua pena per insider trading.
2008. Approda in libreria il primo libro di Gordon Gekko. Una dissertazione economica su una possibile crisi finanziaria alle porte. Una bolla costituita dai mutui subprime e dai titoli tossici in cui hanno investito le banche per ottenere facili guadagni. Una bolla così grande da mandare in fallimento i più grandi istituti di credito americani. Ovviamente, nessuno gli crede. Ogni suo vecchio amico, concorrente, collaboratore lo bolla come un dinosauro disfattista.

La prestigiosa banca d'affari Keller Zabel di Louis Zabel, per la quale lavora Jacob Moore, fidanzato di Winnie Gekko, è la prima banca a fallire. L'avidità dei suoi concorrenti, unita alla tossicità dei titoli nelle casse della banca, mette sul lastrico 15000 dipendenti. Lo stesso progetto seguito da Jacob rischia il fallimento: un procedimento per la fusione atomica dell'atomo di idrogeno che potrà produrre energia rinnovabile.
Dopo aver consegnato una buona uscita corposa a Jacob ed avergli raccomandato di vivere la vita Zabel è il primo dei banchieri pentiti che si suicida buttandosi sotto la metropolitana nell'ora di punta.

Jacob si risveglia il mattino apprendendo la notizia e, seguendo i suggerimenti del suo mentore, chiede a Winnie di sposarlo: lei accetta.
Ora il ragazzo si sente in dovere di conoscere il padre di lei, quel Gordon Gekko, squalo degli anni 80, che sta tornando sulla cresta dell'onda. Riesce ad avvicinarlo, sfruttando la sua voglia di rivedere la figlia. Infatti dopo tutti gli anni di carcere non si sono ancora incontrati, lei prova rancore per lui accusandolo della morte di suo fratello Rudy e del pessimo rapporto con la moglie. Passo passo, scambio di informazioni su scambio, Jacob riesce a far incontrare i due ed ad ottenere informazioni su chi ha, con le sue azioni, spinto al suicidio Zabel. Individua il responsabile in Bretton James, amministratore delegato della Churchill Schwartz: la banca che ha acquisito la Keller Zabel. Da questo punto parte la sua piccola vendetta che lo porterà a mettere in crisi la posizione di James che, per tenerlo sotto controllo, lo assumerà alle sue dirette dipendenze.

Tra finte pacche sulle spalle e tradimenti dell'ultimo minuti tra i protagonisti sullo sfondo si muove la crisi economica finanziaria di cui si subiscono le conseguenze ancora oggi, nel 2010, e che persisteranno ancora per anni. Licenziamenti, svalutazione degli immobili, perdita del risparmio, crollo degli investimenti. Effetti della crisi che viviamo direttamente con la mamma di Jacob proprietaria di molte case che chiede prestiti al figlio per pagare i debiti. Una volta che anche il figlio finisce i soldi a lei non resta altro che svendere tutto e tornare ad esercitare la professione di infermiera.

Tutta la finanza crolla. Winnie scopre i rapporti tra il padre e Jacob e, nonostante sia in cinta, lo lascia. Jacob scopre che lei ha un fondo intestato in Svizzera contente una cospicua somma che potrebbe permettere al progetto di fusione di sopravvivere e la convince a riscattarlo tramite suo padre.
Gekko si intasca la somma e sparisce riaprendo un'agenzia di brokeraggio a Londra.

Oliver Stone non gira seguiti dei suoi film. Questa è un'eccezione. A ben vedere non si può neanche definire un seguito. La sua necessità di raccontare con stile e proprietà la situazione economica e finanziaria partita dagli Stati Uniti e che sta investendo tutto il mondo gli ha permesso di rispolverare il suo grande cattivo Gordon Gekko. Lo stile registico utilizzato è quello del primo, con lo schermo diviso in scene multiple nei momenti concitate, intensi primi piani, carrellate tra i grattacieli, panoramiche sulla città: coinvolgente.
Al servizio di quest'opera torna Michael Duglas e si offre la giovane star Shia LaBeouf. Il grande vecchio è grande; ridisegna un Gekko sornione, ma deciso un agnello pronto a trasformarsi in lupo. Deluso da coloro che gli hanno voltato le spalle e deciso a vendicarsi con ogni metodo, lasciando da parte ancora una volta la sua umanità facendola sovrastare dall'avidità.
LaBeouf incarna l'emulo di Bud Fox, Martin Sheen nell'originale, con le sue stesse convinzioni umanitarie mischiate al suo interesse per i soldi e la carriera in borsa. Anche lui si confronta con l'amore e le delusioni, ma si dimostra reattivo nel affrontare le avversità sforzandosi in ogni modo per far tornare la sua vita e la sua carriera sui binari giusti, nonostante tutto.
Il cameo di Susan Sarandon è brioso e disperato al contempo e incarna in ottimo modo la difficoltà della classe media americane che ha vissuto per anni al di sopra delle sue possibilità grazie ai prestiti, merce di puro lucro per le banche.

Da vedere, seguire, capire, riflettere. Oliver Stone non sbaglia neanche questa volta.


Titolo originale Wall Street: Money Never Sleeps
Paese USA
Anno 2010
Durata 133 min.

Genere drammatico
Regia Oliver Stone

Casa di produzione Edward R. Pressman Film
Distribuzione (Italia) 20th Century Fox

Interpreti e personaggi
Michael Douglas: Gordon Gekko
Shia LaBeouf: Jacob Moore
Josh Brolin: Bretton James
Carey Mulligan: Winnie Gekko
Susan Sarandon: Sylvia Moore
Frank Langella: Lewis Zabel
Eli Wallach: Jules Steinhardt
Vanessa Ferlito: Audrey
Charlie Sheen: Bud Fox
Julianne Michelle: Natasha

Doppiatori italiani
Giancarlo Giannini: Gordon Gekko
Daniele Giuliani: Jacob Moore
Angelo Maggi: Bretton James
Valentina Mari: Winnie Gekko
Maria Pia Di Meo: Sylvia Moore
Bruno Alessandro: Lewis Zabel
Sergio Graziani: Jules Steinhardt
Daniela Calò: Audrey
Massimo Rossi: Bud Fox

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