venerdì 19 novembre 2010
Lo Spiegone
A voi è mai capitato di osservare l'ambiente che vi circonda? Vi siete mai fatti un'idea sugli strani personaggi che affollano le vostre giornate? Sarà che il mio ufficio non ha la porta e l'occasione di approfondire questi pensieri non solo mi si è presentata, ma addirittura mi si è imposta.
Nel luogo dove lavoro si è affacciata, da qualche anno, la figura de "Lo Spiegone". Per intenderci, non è un forma di cortesia dello spiegare concetti difficili con parole semplici, ma una persona. Di solito oltre i 50, vicino ai 60, la cui voglia di lavorare è direttamente proporzionale alla sua distanza dal giorno del suo pensionamento.
Lo so è difficile da credersi, ma è così. Esiste una persona, nel mio ambiente di lavoro, che ha una mansione da svolgere, stipendiata dall'azienda, ma oltre a questa si diletta ad erudire continuamente i colleghi su qualsiasi argomento. La mia ulteriore fortuna risiede nel fatto che l'uomo in questione lavora proprio di fronte alla mia non-porta, quindi riesco a godermi più dell'80% dei suoi "spiegoni" giornalieri.
Ma nel dettaglio cosa sono gli "spiegoni"? Negli anni me ne sono fatto una certa cultura. Come prima caratteristica gli "spiegoni" vengono espressi a voce altissima, in modo che chiunque a decine di metri di distanza ne venga coinvolto. Tale comportamento non è tenuto per la non voglia dello Spiegone di ripetere il concetto, ma gli è utile per bullarsi più volte delle sue conoscenze, dato che è ben felice di ripetere qualsiasi parola all'infinito. Altra caratteristica fondamentale è che un unico Spiegone riesce a produrre "spiegoni" su qualsiasi argomento dell'umano scibile, pur non sapendone praticamente nulla. Per questo motivo si dividono in diverse categorie.
Spiegoni lavorativi: sono quelli in cui con parole inventate lo spiegone cerca di convincere superiori ed inferiori sulla correttezza del suo lavoro e della sua infallibilità. Di solito utilizza parole da doppio significato (tipo pesca/pèsca, amo/amo, te/tè e così via) variando l'accento in modo casuale, facendolo cadere anche sulle consonanti, in modo da confondere e stordire l'interlocutore. Riesce, nello spazio di una frase, a sostenere qualsiasi punto di vista sia possibile pensare, a contraddirsi, ma ad avere sempre ragione. A volte inventa frasi senza alcun significato apparente di fronte alle quali gli interlocutori rispondono in modo preciso e circostanziato, senza saperlo.
Spiegoni non lavorativi: questa è una categoria vastissima. Il "mio" Spiegone è un maestro di quello che si può definire il lavoro non lavoro. Nel senso che lui è alla sua postazione lavorativa, ma per la maggior parte del tempo resta in attesa di un collega, o di un pellegrino, che orbiti nella sua area per attaccare discorso e non permettere alla sua produttività di crescere troppo. Subendo i cosiddetti "spiegoni passivi", ossia quelli in cui non si è coinvolti direttamente, ma sono ascoltati per forza mentre sono fatti ad altri, mi sono fatto una cultura su:
I gommoni, per un periodo di almeno due anni lo Spiegone era in possesso di un gommone marittimo. Ha insegnato a molte persone come gestire il rimessaggio, le tecniche di pulizia del motore, la gestione delle forature, le regole nautiche, i tipi di patente e così via.
La Sardegna, argomento strettamente legato al primo. Avendo il gommone l'unico mare, a suo parere, nel quale vale la pena navigare è quello della Sardegna. Il gommone ti permette di raggiungere le calette sarde in modo tranquillo ed esclusivo. L'osservazione per la quale non si riesca a capire come mai i posti visitati dallo Spiegone siano sempre più belli di quelli visitati da te, anche se sono gli stessi, non è da lui apprezzata. Lui ti spiega i posti, i tempi, i cibi e le bevande migliori del mondo di cui lui ha fruito. Il tutto fino a quando non ti permetti di porre domande specifiche. Se gli vengono poste domande su richieste di indirizzi, nomi, cose da fare, guarda caso, lui non si ricorderà o troverà il modo di sviare l'argomento dando vita ad uno "spiegone" che lo porterà a disquisire di tutt'altro. Tutto questo perché ti sia difficile il verificare le sue notizie. Mi è capitato di assistere ad uno "spiegone" che partendo dalle mutande in cotone comprate al mercato si è spostato sulla guerra in Birmania.
Le biciclette, l'argomento del 2010. Quest'anno il mio Spiegone è stato coinvolto nell'hobby delle biciclette da collezione da suoi colleghi, dopo che aveva ritrovato nella sua cantina un tappo di un copertone presumibilmente appartenuto ad un Graziella del 1962. Tale prezioso oggetto è stato da lui portato a far valutare da un orefice in zona Porta Venezia il quale ne è rimasto così sorpreso che ha donato la sua attività ai poveri ed aperto un centro recupero bici abbandonate. Lo Spiegone è entrato in possesso di biciclette d'epoca tra cui diverse Graziella e, pare dalle ultime voci, un Taurus. Importante osservazione che voglio condividere con voi: se vi capitasse di trovare un parafanghi per bici abbandonato, in metallo, senza cromature, sappiate che risale a prima del 1950.
Il calcio, come potrebbe mancare . Lo Spiegone duro e puro, non segue il calcio, non guarda le partite, dice di avere Sky solo per la moglie, ma ti spiega come la sua squadra del cuore dovrebbe giocare, chi dovrebbe schierare, comprare o vendere. Lo Spiegone ti chiede come è stata la partita e te la commenta, raccoglie informazioni da colleghi della sua stessa fede calcistica e le fa proprie con gli stessi colleghi solo qualche minuto dopo.
Gli "spiegoni" a muzzo. Quando ti passa vicino e tu sei impegnato in altro e ti lancia frasi del tipo "Pensavo stessi piegando una bandiera", mentre stai posando qualcosa, "Quest'anno vincete tutto", mentre ti allacci una scarpa, od altre composizioni grammaticali completamente avulse dal contesto. Il tutto solo per farti sentire la sua voce e mantenersi in esercizio in attesa dello "spiegone" successivo.
Lo Spiegone non sopporta l'aria condizionata d'estate e i caloriferi d'inverno. Ha la macchina a metano, o gpl, per andare a Genova a prendere il caffè la domenica mattina, quando gli chiedi quante volte ci è andato ti risponde "Dove?". Acquista solo il meglio nonostante non sappia cosa stia comprando. E' l'unico da avere la pausa pranzo di due ore, quando tu ce l'hai di una e ti sembra pure troppo, ed è circondato da adepti che sperano di lavorare di meno stando accanto a lui, e ci riescono. Ha un ufficio nel quale non gli piace passare il tempo se non per ricevere telefonate; infatti, se è al telefono può prodigarsi in "spiegoni" con chi è all'altro capo e se non lo è esce dall'ufficio e cerca qualche vittima.
Un altro segno distintivo della presenza di uno Spiegone è la facile individuazione di un suo allievo. L'allievo è più giovane di qualche anno, ha la voglia di lavorare che ha un bradipo nano di mettersi le mutande e studia il suo mentore per prenderne il posto nel momento della sua dipartita. Viene anche chiamato "L'Apprendista Spiegone". Quando gli suona il telefonino possiamo udire il brano di musica classica composto da Paul Dukas per il noto film Disney.
Se non bastassero tali informazioni per individuare lo Spiegone più vicino a voi sappiate che lo potrete riconoscere per due evidenti caratteristiche. La prima è che comincia ogni frase con l'icipit "Ti spiego". La seconda è la musica di "Quark" in sottofondo mentre parla.
Erano belli i tempi dell'inquisizione, anche perché "nessuno si aspetta l'Inquisizione spagnola".
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