Nathan Never n. 234, mensile
La Cittadella
Soggetto e sceneggiatura: Mirko Perniola
Disegni: Maurizio Gradin e Oskar
Copertina: Roberto De Angelis
Anni addietro una multinazionale aveva acquistato un asteroide e vi aveva inviato una sua navicella automatica con a bordo robots e nano tecnologie. Oggi quell'asteroide sta tornando, mutato. Un agglomerato artificiale, chiamato dagli scopritori "La Cittadella", ha inglobato l'asteroide. I dirigenti della multinazionale decidono di assumere l'Agenzia Alfa per indagare. Sul posto vengono inviati Nathan Never, a capo della missione, e Link, l'androide. Giunti nei pressi della Cittadella lo shuttle su cui viaggiano viene contattato dall' intelligenza artificiale che comanda il misterioso luogo. Link vi comunica, ma riferisce a Nathan solo parte della conversazione. Giunti al momento di sbarcare Link stordisce il suo compagno, lo mette in sonno criogenico e lo rimanda verso la Terra. Dalla sede dell'agenzia si accorgono, però, che qualcosa non va. Sigmund riesce a risvegliare il suo collega che si rimette in rotta per la Cittadella con l'intenzione di comunicare lui stesso con l'intelligenza centrale.
Non è di buon auspicio l'annuncio nell'editoriale del ritorno alle storie classiche degli inizi, infatti ci troviamo davanti al solito. Che siano micro o che siano macro entità artificiali la storia della formazione di nuove forme di vita data dal caso è un argomento che nel corso della collana è già stato eviscerato più volte, seguendo sempre e costantemente le tracce date al grande pubblico dalle prime serie di Star Trek. Il rapporto tra i personaggi è lo stesso che si instaura tra Link e Picard in "Primo Contatto", anche se qui si parte da un'insubordinazione dell'androide (che non ha nessuna conseguenza per lui alla fine dell'albo) e dall'esigenza di spiegazioni dell'umano. I due autori all'opera si dimostrano abili a rientrare nei canoni stilistici e qualitativi, non certo bassi, della collana, anche senza stupire. Piacevoli le due pagine di Oskar che ritraggono Sigmund alle prese con un'infiltrazione in un sistema informatico.
Va bene che sono 2,70€ al mese, va bene che ogni storia impiega parecchio tempo ad essere realizzata, ma almeno che quelle più deboli, nascoste nei cassetti da anni, non ci vengano propinate così spesso su questa collana per tappare dei buchi in attesa di archi narrativi più lunghi e complessi.
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