venerdì 28 marzo 2014

47 Ronin

Giappone medioevale. Daimyo, Samurai, Ronin, streghe e creature fantastiche sono attori della vita quotidiana.
La visita dello Shogun al feudo concesso al Nobile Asano è occasione di festeggiamenti. Viene così invitato anche il giovane Nobile Kira ed organizzata una serie di eventi per intrattenere gli ospiti. Di nascosto trama una strega mutaforma al servizio di Kira. Trama per far perdere il lume della ragione al Nobile Asano e così anche i suoi terreni rigogliosi.
Al servizio di Asano sono 47 samurai che darebbero la vita per difenderlo. Sacrifici ancora più estremi sarebbe disposto a fare il giovane Kai, mezzo sangue salvato da morte certa da Asano anni prima, che ora vive in una fredda e scalcinata capanna lontana dal palazzo e che veglia sul suo mentore. Il cuore di Kai è preso dalla bella Mika, figlia di Asano, ma è per lui irraggiungibile seppure ricambiato.
Durante la prima notte di festeggiamenti la strega riesce nel suo scopo. Conduce alla follia il Nobile Asano che tenta di assassinare il Nobile Kira e che, quindi, viene condannato al Seppuku dallo Shogun. Shogun che vieta ai Samurai ora senza padrone di vendicare la morte, ingiusta, del loro signore.
Ad un anno di distanza, alla vigilia delle nozze imposta dallo Shogun tra Mika ed il Nobile Kira, però, il fedele Oishi raduna i Ronin orfani del loro signore per vendicarsi.
Tra loro anche Kai farà la sua parte e la battaglia con gli uomini di Lord Kira sarà all'ultimo sangue.

Partiamo subito dal concetto che sullo schermo i 47 Ronin non ci sono mai! Dico davvero. Se li contante nelle inquadrature di massa non sono mai 47.
Analizziamo il film. L'ispirazione della pellicola arriva da una leggenda ed opera teatrale classica del teatro giapponese. I 47 Ronin sono un'opera corale ricca di mostri, di sacrifici e di onore.
I 47 Ronin - Il Film di Hollywood è un qualcosa che mette sullo schermo vestiti sgargianti e colorati, realizzati dalla costumista degli episodi de I Pirati dei Caraibi, che sono un pugno in un occhio in ogni momento, mostri in computer grafica derivati da peggioramenti di Kaiju della televisione giapponese, una masnada di attori orientali trovati nei sottoboschi di Los Angeles, e Keanu Reeves.
L'intreccio si snoda tra la misteriosa origine del personaggio interpretato dal Pescelto, la sua storia d'amore, decisamente all'acqua di rose ed utilizzata solo per giustificare la presenza del meticcio, con la bella Mika ed una classica vicenda storica giapponese stravolta per adattarsi alla cultura americana. Dato che per i produttori americani il pubblico del loro Paese è mediamente stupido, il film viene appesantito con inutili sottolineature e ripetizioni di concetti ovvi (dai la volpe e gli occhi di colore diversi... cioè, va bene tutto, ma era necessario?) che contribuiscono alla diminuzione del godimento dello spettacolo allo spettatore mediamente intelligente.
La base della filosofia del Samurai è l'Onore. Onore verso il loro Signore, rispetto e difesa ad oltranza dell'ideale che rappresenta. Qui il tutto viene ridotto ad un mero sacrificio violento che appare stupido ed inutile con i mezzi interpretativi ed economici messi a disposizione di un deludente Carl Rinsch, regista al debutto nella cinematografia che conta con in mano un assegno, per il, budget di soli 170 milioni di dollari.
Bello vedere sullo schermo Kou Shibasaki, dal Battle Royale originale del 2000, Rinko Kikuchi, strega senza nome direttamente da Pacific Rim, Hiroyuki Sanada, figlio cattivo in Wolverine - L'Immortale, Cary-Hiroyuki Tagawa, noto per Mortal Kombat e molto altro, al fianco di un Kenau Reeves motivato, ma al di sotto delle aspettative.

Sinceramente da un film così ti aspetti di più che una semplice storia di cappa e spada ambientata in Giappone. Speri in una morale forte e chiara, un'approfondita escursione nella mitologia, una valorizzazione del senso dell'onore e del rispetto. Non cerchi la solita storia d'amore superficiale e personaggi tendenzialmente impalpabili.

Dimenticabile.

Titolo originale 47 Ronin 
Lingua originale inglese, giapponese 
Paese di produzione USA 
Anno 2013 
Durata 118 min 
Genere Mitologico

Regia Carl Rinsch 

Soggetto Chris Morgan, Walter Hamada 
Sceneggiatura Chris Morgan, Hossein Amini 
Produttore Pamela Abdy, Eric McLeod, Scott Stuber 
Produttore esecutivo Chris Fenton, Walter Hamada, Erwin Stoff 
Casa di produzione H2F Entertainment, Mid Atlantic Films, Moving Picture Company, Stuber Productions 
Distribuzione (Italia) Universal Pictures 
Fotografia John Mathieson 
Montaggio Craig Wood 
Musiche Ilan Eshkeri 
Scenografia Jan Roelfs 
Costumi Penny Rose 
Trucco Amanda Burns, Amy Byrne, Sharon Nicholas 

Interpreti e personaggi 
Keanu Reeves: Kai
Cary-Hiroyuki Tagawa: Shogun
Hiroyuki Sanada: Kuranosuke Oishi
Kou Shibasaki: Mika
Tadanobu Asano: Lord Kira
Rinko Kikuchi: Mizuki
Jin Akanishi: Chikara Oishi
Togo Igawa: Lord Tengu
Rick Genest: Savage
Min Tanaka: Lord Asano
Rinko Kikuchi: Witch
Doppiatori italiani 
Francesco Prando: Kai
Paolo Lombardi: Shogun
Antonio Sanna: Kuranosuke Oishi
Benedetta Ponticelli: Mika
Alberto Bognanni: Lord Kira
Mariano Rigillo: Lord Asano

Jolanda Granato: Witch

Nessun commento:

Posta un commento