lunedì 20 febbraio 2012

Maxi Dylan Dog 16

Maxi Dylan Dog 16, semestrale
Copertina: Angelo Stano

Gli spietati
Soggetto e sceneggiatura: Giancarlo Marzano
Disegni: Giovanni Freghieri

Dylan, in una notte di pioggia, sta ritornando a Londra dopo aver chiuso un caso. La stanchezza si fa sentire ed un colpo di sonno lo sorprende alla guida. Un colpo di clacson gli permette di evitare giusto in tempo il frontale con un'altra vettura. Una sosta di riposo in una piazzola SOS è d'obbligo. Quando si risveglia, una giovane donna lo sorprende chiedendogli aiuto per fuggire da un gigantesco Hammer che la insegue per ucciderla. I due troveranno rifugio in un casa di vacanza disabitata, ma la loro tranquillità durerà ben poco.

L’avversario
Soggetto e sceneggiatura: Luigi Mignacco
Disegni: Giovanni Freghieri

L'Indagatore dell'Incubo non è più il solo ad esercitare la professione, già da qualche volta trova sul luogo d'indagine un arrogante Lord che si dimostra molto abile a persuadere i fantasmi a passare oltre. Ha così inizio una faticosa collaborazione tra i due per dar pace alle anime perse, ma qualcosa non torna al nostro. Il suo quinto senso e mezzo è sicuro che ci sia qualcosa di anomalo nel suo nuovo antagonista.

Dritto al cuore
Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Di Gregorio
Disegni: Giovanni Freghieri

Quando in un negozio di giocattoli di Londra appaiono in vendita delle bamboline voodoo la curiosità prende il sopravvento negli ingenui. Alcuni clienti ne sperimentano l'utilizzo secondo le istruzioni ed i destinatari della maledizione iniziano a morire. Dylan viene coinvolto nella vicenda da una sua cliente che vuole essere sicura di non essere vittima di qualche vendetta di magia nera per aver fatto abbondante uso di queste bamboline. L'Old Boy si rivolgerà ad un suo vecchio amico, esperto in magia nera.

Questo Maxi è celebrativo dell'opera artistica di Giovanni Freghieri. Dopo a Corrado Roi tocca a lui realizzare il primo dei due Maxi di quest'anno (l'altro sarà sempre di Montanari e Grassani) ed è sempre un piacere vederlo all'opera. Disegni carnosi, qualità costante, atmosfere intense, giochi di luci ed ombre come nel suo più classico repertorio di alto livello.
Le trame ideate da Marzano e Mignacco sono alquanto scontate per chi ha esperienza col personaggio ed entrambe, non so quanto casualmente, parlano di fantasmi. Curioso è vedere Dylan guidare una moto, ne Gli spietati, e solo questo vale l'acquisto dell'albo.
La storia di Di Gregorio chiama in causa un personaggio disperso negli anni, amico?, di Dylan. Bello vedere che ogni tanto qualche autore va a riprendere figure poco utilizzate per irrorare di nuova linfa la testata.

Per tutti è in comune un copertina poco ispirata di Angelo Stano. Statica e non all'altezza delle sue ultime prestazioni non convince.

Tutto sommato non un albo imperdibile, ma comunque piacevole lettura e piacevole visione per gli occhi.

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