venerdì 10 febbraio 2012

Operazione Valchiria

Tunisia, 1943, il colonnello Conte Claus von Stauffenberg, ufficiale della 10. Panzer-Division. Disilluso dal regime nazista non nasconde la sua crescente avversione per il Fuhrer e per le sorti della guerra. Un attacco degli inglesi sorprende il suo battaglione, quasi pronto per la ritirata, e lui stesso rimane gravemente ferito perdendo un occhio, la mano destra e due dita della sinistra.
13 marzo dello stesso anno. Il generale Henning von Tresckow tenta di uccidere il Führer con una bomba chimica nascosta in una bottiglia di superalcolico. L'attentato fallisce ed uno dei congiurati viene arrestato. Diventa così necessario trovare qualcun altro per tentare di portare a termine il piano. Il nuovo accolito viene identificato proprio in von Stauffenberg, che darà nuova energia e nuove idee ai politici ed i militari impegnati nel complotto.
La base del piano di von Stauffenberg è quella di modificare il piano di difesa ideato per proteggere Hitler, l'operazione Valchiria, in modo che si permetta loro di prendere il potere dopo averlo assassinato.
Un primo tentativo, nella Tana del Lupo, il 13 luglio del 1944, non va. L'assenza di Himmler viene ritenuta troppo rischiosa, nel caso riuscisse di assassinare Hitler potrebbe prendere il potere e vanificare il loro piano. quindi i politicanti ed i militari timorosi ordinano di sospendere il piano.
Il 20 luglio 1944, è il giorno dell'attentato, Stauffenberg, insieme al tenente von Haeften, si reca ancora alla Tana del Lupo. Gli imprevisti si moltiplicano, ma quello più che scombina i piani è che la riunione, dato il caldo, non si terrà più nel bunker in cemento armato, ideale per contenere e moltiplicare la potenza dell'espolsione, ma negli alloggi.
von Stauffenberg piazza la bomba e si allontana, vede l'esplosione e torna a Berlino dove scopre che al piano da lui organizzato non è stato ancora dato il via. La codardia del generale Friedrich Olbricht farà si che l'operazione Valchiria scatti solo con tre ore di ritardo. Il colpo di Stato è in atto.

Non è una delle migliori prove di regia di Bryan Singer, decisamente monotona, poco dinamica, molto incentrata sugli atteggiamenti dei personaggi, come giusto che sia, che sull'azione.
Tom Cruise è bravo, ma se sperava di ottenere la nomination all'Oscar per questa interpretazione si sbagliava di grosso. Superiore a questa è stata sicuramente la prova che ha dato in L'ultimo samurai. La sua personalità permea il film, come probabilmente quella di von Stauffenberg sovrastava quella dei politici ed i generali dell'epoca, ed è l'unica ragione di dinamicità della pellicola.
Il cast è di alto livello e tutti i protagonisti recitano con professionalità. Il vigliacco Friedrich Olbricht, colui che manderà in fumo il piano, è ben reso dal professionale Bill Nighy, ti fa veramente venire il nervoso. Kenneth Branagh, Bill Nighy, Terence Stamp sono solo i nomi famosi di un cast di alto livello composto, anche, da coprotagonisti altrettanto bravi.
La scenografia è curata in molti dettagli, gli interni sono spettacolari, ma durante le scene in città mi è parso strano che dopo tutti i bombardamenti (che nella realtà ha subito) Berlino fosse così pulita ed ordinata.
Una menzione per gli effetti speciali che hanno reso in modo impeccabile gli handicap di von Stauffenberg e che hanno permesso a Cruise di muoversi con libertà durante le riprese.

Non so fino a che punto essere d'accordo con la realizzazione e la spettacolarizzazione degli eventi legati alla seconda guerra mondiale, sopratutto quelli che rendono simpatici i tedeschi. Il fatto che la stessa German Federal Film Fund abbia finanziato con quasi 90 milioni di dollari la realizzazione del film mi lascia pensare che dietro a tutto ci possa essere un'operazione simpatia, atta a dimostrare come diversi tedeschi fossero contro le azioni di Hitler. Il problema che la maggior parte di loro erano a favore dell'espansione dei loro domini con la guerra e lo sterminio degli innocenti. Non è che in Italia in quegli anni fossimo messi meglio, oltre tutto la nostra incapacità si è dimostrata prendendo mazzate ovunque andassimo e venendo sfruttati dagli alleati più capaci.
Non lo so, il tentativo di von Stauffenberg fu sicuramente storicamente importante, ma quello che emerge di più dal tutto è che per la vigliaccheria di uno, Friedrich Olbricht, milioni di persone hanno continuato a morire ancora per più di un anno (la guerra finirà solo il 2 settembre del 1945) e che il grosso delle file dei politici e dell'esercito era, permanentemente, fedele al giuramento nazista elaborato dal generale Von Blomberg.

Al di la delle considerazioni storico politiche. Parlando puramente del film: un'opera di Singer sottotono che vale la pena essere vista solo per scoprire aspetti della seconda guerra mondiale sconosciuti ai più. Tanti ormai non si interessano e non leggono, alle volte un film è un veicolo più rapido ed immediato per far passare messaggi. Se poi uno è interessato li può approfondire da solo con i materiali recuperabili in rete, libreria, biblioteca.
Se lo vedete non vi fate del male, ma non aspettatevi un capolavoro.

Titolo originale Valkyrie
Lingua originale Inglese
Paese USA, Germania
Anno 2008
Durata 116 min
Genere storico

Regia Bryan Singer
Sceneggiatura Christopher McQuarrie, Nathan Alexander
Produttore Bryan Singer, Christopher McQuarrie, Gilbert Adler
Produttore esecutivo Chris Lee, Ken Kamins, Daniel M. Snyder, Dwight C. Schar, Mark Shapiro
Casa di produzione United Artists, Bad Hat Harry Productions, Achte Babelsberg Film
Distribuzione (Italia) 01 Distribution
Fotografia Newton Thomas Sigel
Montaggio John Ottman
Effetti speciali Lucas Arnold
Musiche John Ottman
Scenografia Lilly Kilvert, Patrick Lumb
Costumi Joanna Johnston
Trucco Jacqueline Bhavnani

Interpreti e personaggi
Tom Cruise: colonnello Claus von Stauffenberg
Kenneth Branagh: generale Henning von Tresckow
Bill Nighy: generale Friedrich Olbricht
Tom Wilkinson: generale Friedrich Fromm
Carice van Houten: Nina von Stauffenberg
Thomas Kretschmann: maggiore Otto Ernst Remer
Terence Stamp: generale Ludwig Beck
Eddie Izzard: generale Erich Fellgiebel
Kevin McNally: Carl Friedrich Goerdeler
Christian Berkel: colonnello Albrecht Mertz von Quirnheim
David Bamber: Adolf Hitler
Tom Hollander: colonnello Heinz Brandt
David Schofield: generale Erwin von Witzleben
Jamie Parker: tenente Werner von Haeften
Waldemar Kobus: capo della polizia Wolf-Heinrich von Helldorf
Matthias Freihof: reichsführer Heinrich Himmler
Harvey Friedman: ministro Joseph Goebbels
Manfred-Anton Algrang: architetto Albert Speer
Kenneth Cranham: feldmaresciallo Wilhelm Keitel
Andrew Schwerdt: attendente di Keitel
Halina Reijn: Margarethe von Oven
Danny Webb: capitano Haans
Christian Oliver: sergente Adam
Tim Williams: dottore

Doppiatori italiani
Roberto Chevalier: colonnello Claus von Stauffenberg
Roberto Pedicini: generale Henning von Tresckow
Gianni Giuliano: generale Friedrich Olbricht
Franco Zucca: generale Friedrich Fromm
Francesca Fiorentini: Nina von Stauffenberg
Stefano Benassi: Otto Ernst Remer
Toni Garrani: generale Ludwig Beck
Christian Iansante: generale Erich Fellgiebel
Carlo Valli: Carl F. Goerdeler
Sergio Di Stefano: Mertz von Quirnheim
Rodolfo Bianchi: Adolf Hitler
Riccardo Niseem Onorato: colonnello Heinz Brandt
Gerolamo Alchieri: generale Erwin von Witzleben

Premi
1 Nomination al Visual Effects Society Award: Migliori effetti speciali per un film

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