venerdì 30 aprile 2010

Dylan Dog Color Fest Humor

Il quarto numero del Dylan Dog Color Fest, 4 storie a colori di 32 pagine disegnate e sceneggiate da diversi artisti, è tematico, ed il tema è lo humor.

Si parte con una, alquanto, azzeccata parodia della copertina del n°1 di Dylan Dog reinventata da Silver, il papà di Lupo Alberto.

Si prosegue poi con le quattro storie, di cui riporto il riassunto pubblicato sul sito www.sergiobonelli.it:

Manichini

Soggetto e sceneggiatura: Tito Faraci
Disegni: Giorgio Cavazzano
Colori: Luca Bertelè & Manuela Nerolini

Ci sono porte che non andrebbero mai aperte, come quella che varcano Dylan Dog e la sua nuova fidanzata e che conduce in una misteriosa seconda Londra, popolata solo da pupazzi animati da scopi tutt’altro che pacifici.

Da tradurre la spiegazione in svedese alla fine della storia. Per quanto possa apprezzare Cavazzano un Dylan Dog siffatto non l'ho per nulla digerito. Peccato un'occasione, secondo me sprecata.

Una situazione pesante

Soggetto e sceneggiatura: Lorenzo Bartoli
Disegni e colori: Massimo Carnevale

I cambiamenti fanno sempre un po’ paura, tanto più quando a mutare è il nostro corpo che, per ragioni inspiegabili, comincia a ingrassare a dismisura e in maniera inarrestabile, tramutandosi in breve tempo in una spaventosa prigione di carne.

Una storia intimistica sui ciò che siamo disposti a fare pur di farci notare da qualcun altro. Disegni tondi e piacevoli, sceneggiatura brillante.

Morire dal ridere

Soggetto, sceneggiatura: Bruno Enna
Disegni: Fabio Celoni
Colori: Fabio d’Auria

Per l’Indagatore dell’Incubo, risvegliarsi con la testa infilata in una ghigliottina, senza peraltro sapere come ci è finito, è solo l’inizio della più incredibile e assurda giornata della sua vita. Una girandola di situazioni impossibili e personaggi assurdi metterà a dura prova la sua pazienza.

No, decisamente no. Un susseguirsi di vecchie barzellette in vignetta realizzate con un tratto eccessivamente comico. Si riprende nelle ultime pagine, con un finale esplosivo

La lettera bianca

Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Gualdoni
Disegni: Corrado Mastantuono e Stefano Intini
Colori: Nicola Pasquetto

Una busta contenente una lettera senza nulla scritto sopra conduce l’inquilino di Craven Road da un vecchio amico bisognoso d’aiuto. Un'entità misteriosa sta cancellando la sua esistenza e, presto o tardi, verrà a reclamare anche l’ultima cosa a cui l’uomo ancora si aggrappa: la speranza!

Bella storia sulla senilità. La migliore del poker, sia per i disegni che per la sceneggiatura. C'è veramente poco di comico od umoristico e poco ha a che fare con quest'albo. Meno male che c'è.

4.80€, a colori, bella carta lucida, copertina piacevole. I contenuti non li ho trovati all'altezza di quello che è Dylan Dog. Non mi sono intrattenuto con piacevolezza nella lettura, spero che qualcun altro apprezzi di più quest'albo.

L'unica mia speranza è che la collana "Color Fest" non scada come alcuni Giganti od albi fuori serie (anche perchè da annuale è passato a semestrale...)

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