Le Grandi Saghe sono certamente un appuntamento interessante di cui tornerò a parlare spesso, come in questa occasione.
Wolferine è un personaggio sfaccettato nell'universo Marvel che ha raggiunto la notorietà planetaria grazie ai tre film sugli X-Men usciti nel corso degli anni, in cui era interpretato da un azzeccato Hugh Jackman. Tanto è stato il successo che Jackman ha interpretato il lamato supereroe anche in uno spinoff, qualche anno fa, narrandone le "Origini", e forse presto ne arriverà un secondo.
Nato nel 1974 dalla penna di Len Wein e disegnato da Herb Trimpe, fa la suo prima apparizione nell'ultima pagina del n°180 di Hulk, ma entra in azione solo nel numero successivo della stessa collana. Grazie all'introduzione nel mondo Marvel dei mutati spiegare le origini di ogni singolo supereoe che apparisse dal nulla nei loro fumetti. Sta di fatto che i lettori rimanevano curiosi di scoprire il passato dei loro eroi. Dopo decenni di indizi disseminati lungo le storie che lo vedevano protagonista, dove erano state gettate le basi, nel 2006 era giunto il momento di far ricordare a Logan, come ama farsi chiamare Wolferine in memoria del giardiniere al servizio della sua famiglia nel XIX secolo, parte del suo passato.
Le "Origini", appunto. Se avete visto il film, beh dimenticatelo: non c'entra niente con questa storia che ho tra le mani. Il film spiega in modo coerente e lineare le origini di Logan con una storia ben ritmata, ricca di cooprotagonisti sfaccettati ed un cast di tutto rispetto, mentre la storia imbastita da Andy Kubert e disegnata con un tratto, a me personalmente, poco gradito da Paul Jenkins, risulta essere spesso confusa e contorta.
La storia si svolge in seguito agli eventi di House of M, la Casata di Magneto (di cui tratteremo in un prossimo post).
A seguito degli eventi narrati nell'albo citato, James Howlett, vero nome di Wolferine, si accorge di avere nella sua testa i ricordi di tutto il suo passato. Tutto quello che ha fatto, di buono o cattivo, è riapparso di colpo a sostituire l'amnesia che l'aveva perseguitato per tutta la sua vita. I ricordi non sono ancora nitidi e chiari, la lacuna principale riguarda ancora chi lo ha coinvolto nel progetto "Arma X" e le sue motivazioni. Quel progetto "Arma X" durante il quale qualcuno ha ricoperto le ossa dello scheletro di Wolferine, già artigliato dalla nascita con lame d'osso che gli sbucano dalle nocche, con un metallo speciale ed indistruttibile, chiamato Adamantio.
Da qui prende il via la storia; Logan decide di fare luce sull'oscurità insita nel suo passato non prima, però, di essere entrato in possesso dell'unica arma che potrebbe ucciderlo: la katana Muramasa, la sola arma che blocchi il suo fattore di rigenerazione.
Parecchi comprimari di lusso fanno la loro apparizione in quest'albo: Capitan America, Nuke (già visto in Daredevil: Rinascita), Sabretooth ed altri.
Colpi di scena si susseguono fino all'entrata in scene del misterioso figlio, creduto mai nato, di Wolferine e Itsu, la sua compagna giapponese uccisa da Bucky Burnes anni prima.
Un albo consigliato a chi vuole sapere tutto di tutto di un personaggio per lui amato negli anni. Per tutti gli altri fruitori occasionali: meglio seguire le vicende cinematografiche di questo personaggio molto interessante.
Nessun commento:
Posta un commento