giovedì 22 aprile 2010

La Divina Commedia

Eh no, non siamo entrati nella normalità letteraria del nostro Paese. Sappiamo, però, benissimo quanto l'opera di Dante Alighieri sia apprezzata in tutto il mondo; anche in Giappone.

Nel 1993 escono per la Kodansha, grande editore di manga e libri giapponese, tre volumi scritti e disegnati dal Maestro Nagai Go. Conosciuto nel mondo grazie agli anime, trasmessi anche in Italia, Goldrake, Mazinga e Jeeg, si dedica alla sua grande passione: La Divina Commedia.
Appassionato cultore delle opere del sommo poeta, Nagai, si getta anima e corpo in questo progetto, che aveva già in mente da tempo, e che aveva isprato altri suoi lavori (Mao Dante e Devilman su tutti). 
Un'appassionata nuova lettura e via a scrivere e disegnare questo intenso capolavoro. La narrazione in tre volumi segue passo passo l'originale di Dante: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Dante, in questa trasposizione, non parla per rime, ma dialoga seguendo gli originali versi ed eventi con coloro che incontra. A volte, di solito per sottolineare un passaggio importante od un cambio di capitolo, troviamo anche i versi originali riportati sulla tavola. 

I disegni si ispirano alle opere ottocentesche di Gustave Dorè, pittore francese che si era dedicato a tradurre per immagini le più grandi opere letterarie mai scritte. Tra le sue famose xilografie troviamo, oltre alla Divina Commedia, la Bibbia, il Don Chisciotte, l'Orlando Furioso e tantissime altre.

Lo stile grafico utilizzato da Nagai ne segue la linea tracciata  in ogni sua tavola. L'effetto incisione su legno lo troviamo in tutti i disegni, si riperquote sia sui fondali sia sui personaggi, protagonisti o comprimari.
Pubblicata tra il 2006 ed il 2007 dalla, discontinua D-Visual, l'opera non ha riscosso successo al di fuori dei circuiti degli appassionati. La curata edizione, 8.30  volume, ha però lasciato ammirati tutti coloro che ne sono entrati in possesso o che l'hanno letta.
Ne aveste l'occasione di tenerla tra le mani non esitate ad acquistarla, leggerla ed a metterla in libreria accanto all'originale di Dante Alighieri.

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