martedì 19 ottobre 2010

Tex 600

Tex n. 600, mensile
I demoni del Nord

Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
Disegni: Giovanni Ticci
Copertina: Claudio Villa

Fort Hope, un solitario avamposto delle Giubbe Rosse nel desolato Territorio del NordOvest, è stato attaccato da una tribù sconosciuta che indossa pelli di lupo e si nutre di carne umana. Per scoprire la sorte di due giovani ufficiali suoi amici, il colonnello Jim Brandon organizza una spedizione di soccorso, alla quale partecipano anche Tex, Carson, Kit e Tiger. Nella regione, dove esiste un'inimicizia secolare tra i fieri, bellicosi Dogrib e i pacifici Yellowknife, la comparsa del nuovo, spietato nemico ha gettato tutti nel terrore. Ma, mentre infuria la battaglia e Fort Hope rischia di essere conquistato e distrutto una seconda volta, Tex concepisce l’audace piano di portare la sfida nel cuore stesso delle “colline della nebbia”, regno dei demoniaci “guerrieri lupo”!...

Perdindirindina il riassunto ufficiale Bonelli racconta per bene quello che succede in questo numero celebrativo per i 50 di Tex, in "formato Bonelli". Come di consuetudine il numero tondo delle centinaia viene proposto come storia completa interamente a colori al prezzo corrente, come regalo per i lettori. Questa ricorrenza è la sola ragione che mi spinge a leggere Tex. Mi ricordo di aver provato quattordicenne e poi ancora un paio di volte nell'avanzare degli anni di cimentarmi nella lettura di questa collana, ma sempre con scarsi risultati.
Questo n°600 non fa eccezione.
Partito, come sempre, senza preconcetti mi sono arenato da subito sullo stile di disegno di Ticci realizzato con una dinamicità statica classica dei Tex dei miei ricordi. La qualità del colore è la classica degli eventi speciali, ma un persistente odore di stampa (piacevole per alcuni, disgustoso per altri) può essere un paletto per la godibilità del fumetto. La storia articolata tra Texas e Canada, tra esploratori e giubbe rosse, cowboy ed indiani, può essere piacevole fino al momento del finale, con tanto di colpo di scena, che rimette tutte le carte nel mazzo, senza spiegazzarle troppo.
Per questo numero 600 senza un vero titolo, intitolato Tex 600, la scarna copertina, di un artista come Claudio Villa, la trama senza sconvolgimenti, i disegni statici, non sono, per un profano, elementi che possano celebrare degnamente l'anniversario.

Riproveremo col 700, tra quattro anni o poco più

Nessun commento:

Posta un commento