lunedì 13 settembre 2010

Jeeg Robot d'Acciaio - manga


Una nuova minaccia si abbatte sugli archeologi giapponesi. La Regina Himika, dell'antico regno Yamatai, vuole tornare in possesso della superficie terrestre dopo aver vissuto per secoli sul fondo del Mar del Giappone. Per riuscire nella sua impresa deve preparare il terreno ed eliminare tutti gli studiosi dell'antica, e mitica, cultura scomparsa.
Nelle mire dei suoi sicari rientra Senjirou Shiba, famoso archeologo giapponese. L'occasione di eliminarlo si presenta quando, insieme al figlio Hiroshi, pilota di Formula 1, rientra da un Gran Premio. Su una stradina di montagna i sicari di Himika fucilano sia lui che Hiroshi. Motivato dalla voglia di sopravvivere, di non lasciare morire il figlio e dall'intenzione di sventare i piani di conquista del regno Yamatai, riesce a portare Hiroshi nel suo laboratorio. Qui, prima di morire, trasformerà il ragazzo in un cyborg, grazie all'innesto nel petto della Campana di Bronzo.
Alla morte dello scienziato l'esercito invasore inizia ad attaccare il Giappone con mostri Haniwa, l'umanità sembra impotente. L'ultima opera del dottor Shiba ha, però, dato una speranza all'umanità. Il suo nome è Jeeg Robot d'Acciaio.
Il corpo di Hiroshi è, ora, in grado di trasformarsi nella testa del robot e la sua amica Miwa, ai comandi della navicella Big Shooter, di lanciargli i componenti utili a completare la nascita del grande paladino. Attraverso innesti magnetici alla testa di Jeeg si attaccano tutte le altre parti del corpo. Con le armi a sua disposizione è in grado di distruggere i mostri Haniwa e cercherà di impedire il ritorno del regno Yamatai e della crudele Regina Himika.

Nel 1975 Nagai Go dona la vita a due grandi robot creando per loro due linee narrative estremamente distanti: Ufo Robot Grendizer (il mitico Goldrake) e Jeeg Robot d'Acciaio. Se la prima è una serie fantascientifica, la seconda si rivela grandemente basata sulla storia del Giappone stesso.
L'edizione Dynamic Italia del 2002 ci aiuta a capirne un po' di più.
Nagai recupera i miti della cultura Yayoi, che si sviluppa dal III secolo a.C. al III secolo d.C. della storia del Giappone. Si colloca nel periodo immediatamente precedente al periodo Yamato. Yamato, antico nome dell'odierno Giappone, è l'era storica con la quale, grazie alla nascita dell'impero, inizia la storia moderna del paese del Sol Levante.
I riferimenti al periodo Yayoi sono molteplici:
- La regina Himika: ispirata dal vero personaggio storico della Regina Himiko del Regno Yamatai che, dotata di arti magiche grazie alle quali comunicava con gli dei, vissuta nel III secolo d.C.;
- Le statuette Haniwa: nell'anime troviamo i mostri Haniwa, mentre nella realtà le statuette erano "cilindri d'argilla", statuette, sui quali venivano raffigurati persone, oggetti od animali che venivano seppellite insieme al defunto;
- La campana di bronzo: viene inserita nel corpo di Hiroshi durante l'operazione che lo riporterà in vita. Il Giappone era un paese povero dal punto di vista minerario e le campane venivano solitamente realizzare in ferro. I materiali per realizzare la lega di bronzo erano più rari e scarsi. Le campane realizzare con questo materiale vennero avvolte in un manto di sacralità. Le dōtaku erano utilizzate per invocare le divinità, e come sappiamo i robot nelle serie nagaiane lo sono considerate, e la loro produzione si fermò con la salita al potere della Regina Himiko;
- La Yamata no Orochi: è l'astronave, dalla quale sporgono otto teste di drago, base operativa della Regina Himika. Nell'antichità era un mostro sanguinario ad otto teste della mitologia giapponese.
Dalla ricerca storica svolta dal suo creatore vediamo come il manga di Jeeg riesca a trasmette oltre avventura e divertimento un minimo di cultura.
I due volumi che ne compongono la saga sono illustrati da Yasuda Tatsuya. Pur essendo un allievo di Nagai non riesce ad infondere quel misticismo e dinamismo che si riscontra nelle opere realizzare totalmente di pugno da Nagai. Pur riempiendo bene le tavole si nota l'assenza di quello spunto ulteriore, di quella disciplina artistica che ha reso il suo mentore avanti nei tempi.

L'edizione Dynamic Italia non è di grande qualità. Già nel 2002 si constatava come le pagine fossero di una carta non di qualità e nella stampa l'inchiostro non fosse distribuito in modo omogeneo. Il ribaltamento delle tavole, come in MazinSaga, è deleterio.

Affezionati del robot magnetico per eccellenza questo è il manga per voi. Sappiate, però, che si discosta parecchio dalla serie animata del 1975, e non ha un finale conclusivo.

Titolo originale Kōtetsu Jeeg
Testi Go Nagai
Disegni Tatsuya Yasuda
Editore Kodansha
1ª edizione aprile 1975
Collana 1ª ed. Dynamic Manga n. 13
Tankōbon 2 (completa)
Editore it. Dynamic Italia
1ª edizione it. marzo/aprile 2002 – giugno/luglio 2002
Collana 1ª ed. it. Dynamic Manga n. 13
Periodicità it. bimestrale
Tankōbon it. 2 (completa)
Formato it. 12,5 cm × 17,5 cm
Prezzo 4,40€ cad.
Rilegatura it. brossurato con sovracoperta
Lettura it. ribaltata rispetto all'ed. orig.
Editore it. d/visual
1ª edizione it. marzo/aprile 2009
Periodicità it. 2 volumi in contemporanea
Tankōbon it. 2 (completa)
Formato it. 12,5 cm × 18 cm
Prezzo 5,20€ cad.
Rilegatura it. brossurato con sovracoperta

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