lunedì 23 settembre 2019

Emmy Awards 71esima Edizione

Si torna su questo pagine digitali sempre meno spesso, ma ci sono appuntamenti a cui non si può mancare. 
Infatti nella notte di ieri si è tenuta ieri sera la 71esima edizione degli Emmy Awards Quest'anno non erano affidati ad un unico conduttore, tanto che persino Homer Simpson ha fatto una capatina sul palco per intrattenere i presenti in sala.

A raccogliere i maggiori frutti dalla stagione televisiva passa sono state le serie inglesi, con il dominio incontrastato della HBO sia come numero di vittorie nella sezione dedicata alle serie in prima serata (nove premi) sia complessivamente, e cioè inclusi i Creative Arts che si sono tenuti una settimana fa (ben 34 premi). 
Amazon Prime Video ha portato a casa 7 Emmy mentre Netflix ne ha messi in cascina 4.

Nonostante le opinioni contrastanti su come si è conclusa, l’ultima stagione di Game of Thrones ha vinto il premio come miglior serie drammatica (per la quarta volta in otto stagioni, le uniche altre serie ad aver ottenuto così tante volte l’Emmy sono Mad Men, The West Wing, Hill Street Blues e L.A. Law). 


La serie quest’anno ha conquistato, tra primetime e creative Emmy, ben 12 premi, tra cui anche quello come miglior attore per Peter Dinklage. 


Nella sezione comedy la seconda stagione de La Fantastica Signora Maisel non ha sconvolto la categoria come l'anno scorso, ma è stata Fleabag a ricevere il premio, vincendo anche su Veep. Hanno però ricevuto un Emmy sia Tony Shalhoub che Alex Borstein. L'ideatrice della serie e protagonista di Fleabag, Phoebe Waller-Bridge, ha ottenuto l’Emmy come migliore attrice in una comedy. Questo l'ha portata a battere Julia Louis-Dreyfus, che avrebbe ottenuto il record con nove vittorie. Oltre a questo ha portato a casa anche quello come miglior sceneggiatura, nello stesso momento la serie ha vinto anche l’Emmy per la miglior regia. 

È stata una grande serata per la Waller-Bridge: Killing Eve, serie da lei creata, ha fatto conquistare l’Emmy come migliore attrice in una serie drammatica a Jodie Comer. Bill Hader ha ottenuto l’Emmy come miglior attore in una comedy (Barry), Billy Porter come miglior attore in una serie drammatica (Pose). 

Tra le miniserie è stata la rivelazione Chernobyl ha ottenere ben tre riconoscimenti, tra cui miglior miniserie.

RuPaul’s Drag Race ha trionfato per la seconda volta consecutiva come miglior reality competitivo, e lo stesso RuPaul ha vinto per la quarta volta consecutiva l’Emmy come miglior conduttore.

A completare il trionfo inglese, me la sono tenuta per ultima, come non citare la vittoria dell'episodio Bandersnatch di Black Mirror tra i migliori film per la tv?

Infine, ecco tutti i vincitori della 71esima edizione degli Emmy:

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA COMEDY
Anthony Carrigan (Barry)
Stephen Root (Barry)
Henry Winkler (Barry)
Alan Arkin (The Kominsky Method)
Tony Shalhoub (The Marvelous Mrs. Maisel)
Tony Hale (Veep)

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA COMEDY
Sarah Goldberg (Barry)
Sian Clifford (Fleabag)
Olivia Coleman (Fleabag)
Betty Gilpin (GLOW)
Alex Borstein (The Marvelous Mrs. Maisel)
Marin Hinkle (The Marvelous Mrs. Maisel)
Kate McKinnon (Saturday Night Live)
Anna Chlumsky (Veep)

MIGLIOR SCENEGGIATURA IN UNA COMEDY
Alec Berg, Bill Hader, Barry, “ronny/lily”
Phoebe Waller-Bridge, Fleabag, “Episode 1”
Maya Erskine, Anna Konkle, Stacy Osei-Kuffor, PEN15, “Anna Ishii-Peters”
Leslye Headland, Natasha Lyonne, Amy Poehler, Russian Doll, “Nothing in This World Is Easy”
Josh Siegal, Dylan Morgan, The Good Place, “Janet(s)”
David Mandel, Veep, “Veep”

MIGLIOR REGIA IN UNA COMEDY
Alec Berg, Barry, “The Audition”
Bill Hader, Barry, “ronny/lilly”
Harry Bradbeer, Fleabag, “Episode 1”
Mark Cendrowski, The Big Bang Theory, “The Stockholm Syndrome”
Amy Sherman-Palladino, The Marvelous Mrs. Maisel, “All Alone”
Daniel Palladino, The Marvelous Mrs. Maisel, “We’re Going to the Catskills!”

MIGLIOR ATTORE IN UNA COMEDY
Anthony Anderson (black-ish)
Don Cheadle (Black Monday)
Ted Danson (The Good Place)
Michael Douglas (The Kominsky Method)
Bill Hader (Barry)
Eugene Levy (Schitt’s Creek)

MIGLIORE ATTRICE IN UNA COMEDY
Christina Applegate (Dead to Me)
Rachel Brosnahan (The Marvelous Mrs. Maisel)
Julia Louis-Dreyfus (Veep)
Natasha Lyonne (Russian Doll)
Catherine O’Hara (Schitt’s Creek)
Phoebe Waller-Bridge (Fleabag)

MIGLIOR REALITY COMPETITIVO
The Amazing Race
American Ninja Warrior
Nailed It!
RuPaul’s Drag Race
Top Chef
The Voice

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE O FILM TV
Emily Watson, Chernobyl
Margaret Qualley, Fosse/Verdon
Patricia Clarkson, Sharp Objects
Patricia Arquette, The Act
Vera Farmiga, When They See Us
Marsha Stephanie Blake, When They See Us

MIGLIOR REGIA IN UNA MINISERIE
Stephen Frears, A Very English Scandal
Johan Renck, Chernobyl
Ben Stiller, Escape at Dannemora
Jessica Yu, Fosse/Verdon
Thomas Kail, Fosse/Verdon
Ava DuVernay, When They See Us

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE O FILM TV
Stellan Skarsgård (Chernobyl)
Paul Dano (Escape at Dannemora)
Ben Whishaw (A Very English Scandal)
Asante Blackk (When They See Us)
John Leguizamo (When They See Us)
Michael K. Williams (When They See Us)

MIGLIOR SCENEGGIATURA IN UNA MINISERIE O FILM TV
Russell T Davies, A Very English Scandal
Craig Mazin, Chernobyl
Brett Johnson, Michael Tolkin, Jerry Stahl, Escape at Dannemora, “Episode 6”
Brett Johsnon, Michael Tolkin, Escape at Dannemora, “Episode 7”
Steven Levenson, Joel Fields, Fosse/Verdon, “Providence”
Ava DuVernay, When They See Us, “Part Four”

MIGLIOR ATTORE IN UNA MINISERIE O FILM TV
Mahershala Ali (True Detective)
Benicio Del Toro (Escape at Dannemora)
Hugh Grant (A Very English Scandal)
Jared Harris (Chernobyl)
Jharrel Jerome (When They See Us)
Sam Rockwell (Fosse/Verdon)

MIGLIOR FILM TV
Bandersnatch, Black Mirror
Brexit
Deadwood: The Movie
King Lear
My Dinner with Herve

MIGLIORE ATTRICE IN UNA MINISERIE O FILM TV
Amy Adams (Sharp Objects)
Patricia Arquette (Escape at Dannemora)
Aunjanue Ellis (When They See Us)
Joey King (The Act)
Niecy Nash (When They See Us)
Michelle Williams (Fosse/Verdon)

MIGLIOR MINISERIE
Chernobyl
Escape at Dannemora
Fosse/Verdon
Sharp Objects
When They See Us

MIGLIOR SCENEGGIATURA IN UN VARIETÀ
Documentary Now!
Full Frontal with Samantha Bee
Last Week Tonight with John Oliver
Late Night with Seth Meyers
The Late Show with Stephen Colbert
Saturday Night Live

MIGLIOR VARIETÀ SKETCH
At Home With Amy Sedaris
Documentary Now!
Drunk History
I Love You, America With Sarah Silverman
Saturday Night Live
Who Is America?

MIGLIOR REGIA IN UN VARIETÀ
Alex Buono, Rhys Thomas, Documentary Now!
Derek Waters, Drunk History
Paul Pennolino, Last Week Tonight with John Oliver
Jim Hoskinson, The Late Show with Stephen Colbert
Don Roy King, Saturday Night Live
Sacha Baron Cohen, Nathan Fielder, Daniel Gray Longino, Dan Mazer, Who is America?

MIGLIOR TALK SHOW
The Daily Show With Trevor Noah
Full Frontal With Samantha Bee
Jimmy Kimmel Live!
Last Week Tonight With John Oliver
The Late Late Show With James Corden
The Late Show With Stephen Colbert

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA
Jonathan Banks (Better Call Saul)
Giancarlo Esposito (Better Call Saul)
Alfie Allen (Game of Thrones)
Nikolaj Coster-Waldau (Game of Thrones)
Peter Dinklage (Game of Thrones)
Michael Kelly (House of Cards)
Chris Sullivan (This Is Us)

MIGLIOR SCENEGGIATURA IN UNA SERIE DRAMMATICA
Peter Gould and Thomas Schnauz, Better Call Saul, “Winner”
Jed Mercurio, Bodyguard, “Episode 1”
David Benioff, D. B. Weiss, Game of Thrones, “The Iron Throne”
Bruce Miller, Kira Snyder, The Handmaid’s Tale, “Holly”
Emerald Fennell, Killing Eve, “Nice and Neat”
Jesse Armstrong, Succession, “Nobody is Ever Missing”

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA
Gwendoline Christie (Game of Thrones)
Lena Headey (Game of Thrones)
Sophie Turner (Game of Thrones)
Maisie Williams (Game of Thrones)
Fiona Shaw (Killing Eve)
Julia Garner (Ozark)

MIGLIOR ATTORE IN UNA SERIE DRAMMATICA
Jason Bateman (Ozark)
Sterling K. Brown (This Is Us)
Kit Harington (Game of Thrones)
Bob Odenkirk (Better Call Saul)
Billy Porter (Pose)
Milo Ventimiglia (This Is Us)

MIGLIOR REGIA IN UNA SERIE DRAMMATICA
David Benioff, D.B. Weiss, Game of Thrones, “The Iron Throne”
David Nutter, Game of Thrones, “The Last of the Starks”
Miguel Sapochnik, Game of Thrones, “The Long Night”
Daina Reed, The Handmaid’s Tale, “Holly”
Jason Bateman, Ozark, “Reparations”
Adam McKay, Succession, “Celebration”

MIGLIORE ATTRICE IN UNA SERIE DRAMMATICA
Emilia Clarke (Game of Thrones)
Jodie Comer (Killing Eve)
Viola Davis (How to Get Away With Murder)
Laura Linney (Ozark)
Mandy Moore (This Is Us)
Sandra Oh (Killing Eve)
Robin Wright (House of Cards)

MIGLIOR COMEDY
Barry
Fleabag
The Good Place
The Marvelous Mrs. Maisel
Russian Doll
Schitt’s Creek
Veep

MIGLIOR SERIE DRAMMATICA
Better Call Saul
Bodyguard
Game of Thrones
Killing Eve
Ozark
Pose
Succession
This Is Us

mercoledì 4 settembre 2019

The Boys

Il mondo dei supereroi è soggetto ad un’attenzione che, negli ultimi dieci anni, è aumentata esponenzialmente. Prima c’era Tim Burton con il suo Batman interpretato da Micheal Keaton, adesso c’è la Disney che domina il botteghino con gli Avengers. 
La versione cartacea di questi eroi, però, è nata ben prima della maggior parte del suo pubblico. Loro già durante la Seconda Guerra Mondiale erano già sulle pagine dei quotidiani e dei giornalini per difendere sia il loro Paese che il mondo.
Negli anni le loro evoluzioni sono state molteplici. Hanno affrontato dimensioni parallele, guerre glattiche, verzioni zombie, universi alternativi. Ma questo, a scrittori di grande fantasia non è bastato. Un esempio è Garth Ennis che, grazie alle capacità grafiche di Darick Robertson, ha portato, nel 2006, un fumetto in cui gli Eroi non sono proprio così buoni. Io di quel fumetto ero all’oscuro e non l’ho letto.

Ho scoperto dell’esistenza di questa opera grazie a Amazon ed alla sua piattaforma Video. Infatti, a metà del 2019, qui è stata pubblicata l’omonima serie televisiva The Boys.
Entrambe le opere narrano di un gruppo di semplici esseri umani che, in qualche modo, sono rimaste vittime dei Supereroi. Ma non vittime di danni collaterali dovuti a qualche loro intervento per proteggere il mondo. Vittime perché un eroe mentre era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti ha ucciso loro la fidanzata, vittime perché la moglie e stata vittima di uno stupro da un eroe e poi è svanita nel nulla, vittime per tanti motivi legate ai vizi e difetti di queste icone.


Il pantheon di Ennis è costituito da Patriota (il suo Superman, con lati oscuri), Queen Maeve (la sua Wonder Woman tormentata), A-Train (un Flash non così retto), Abisso (l’Aquaman di serie B), Black Noir (ancora devo inquadrarlo), Translucent (un uomo invisibile) e, la nuova arrivata nella formazione dei Sette, Starlight (l’unica ancora animata da quella voglia ingenua di fare solo del bene).
L’anti-pantheon, coloro che sanno dei vizi e delle deviazioni degli eroi e vogliono combatterli, è costituito da un manipoli di esseri umani guidati da Billy Buthcer. I loro metodi sono discutibili, i loro obiettivi decisamente difficili da raggiungere anche per via della protezione da parte delle autorità di cui gli eroi godono.


Eroi, non dimentichiamolo, che non lavorano da indipendenti, ma che percepiscono uno stipendio dalla Voight e che vendono i diritti della loro immagine per commercializzare scarpe, giocattoli, tazze e ogni tipo di gadget che ci può venire in mente.

Questo è solo l’impianto narrativo pensato da Ennis e portato sul piccolo schermo.
La video trasposizione ci permette di goderci un Karl Urban in gran forma, nei panni di Butcher, una cinica Elisabeth Shue a capo della multinazionale che controlla gli eroi, Karen Fukuhara, che ormai viene scritturata sempre per interpretare l’eroina giapponese silenziosa, Jack Quaid, per il quale lo spettatore è tenuto a provare empatia, Antony Starr, il Patriota a capo dei Sette, Dominque McElligott, la sua seconda in comando, Erin Moriarty, già vista in Jessica Jones su Netflix e tanti altri.


Solo che…
Solo che ho già visto The Thick, uno strano eroe nato nel 1986 per mano di Ben Edlund. Edlund ha puntato le evoluzioni del suo personaggio sull’ironia, la commedia e su un tono leggero. Se cambiamo registro e ci mettiamo la violenza, l’uso di droghe e il sesso otteniamo The Boys. Dico questo perché guardando la prima stagione di The Boys, io, non ho trovato tutta questa originalità nell’idea portata sulla piattaforma di Streaming digitale di Bezos.
Certo è recitata bene, ha mezzi tecnici, attori di livello e attrae pubblico per la sua presentazione graffiata e incisiva, ma, per me, questo primo capitolo manca di una vena di originalità. C’è solo un piccolo colpo di scena che mi ha sorpreso, ma il decorso della prima serie è stato prevedibile sin dalle prime battute. Onestamente ci marcia molto sulle restrizioni di visione che indica prima della messa in onda dello show (sesso esplicito, linguaggio volgare, eccessi di violenza), ma non ha niente di più di quello che offrono altri serial tv, che godono sia di maggiore che di minore notorietà.


 Una serie interessante che merita uno sviluppo più votato all’originalità. Un cast così ricco ed eterogeneo, con così tante possibili sotto trame da sviluppare, merita di più che una semplice riduzione a scazzottate tra umani e superumani.