lunedì 27 maggio 2019

Morgan Lost Black Novels - Nessun gufo in Alabama

Morgan Lost Black Novels N° : 5 
Nessun gufo in Alabama

Soggetto e Sceneggiatura: Claudio Chiaverotti

Disegni: Lola Airaghi, Giovanni Talami 
Copertina: Fabrizio De Tommaso 
  
Periodicità: mensile 
uscita: 21/05/2019 
Formato: 17x23 cm, b/n 
Pagine: 64 
Codice a barre: 977242169204190041 
Prezzo:  3,50€

New Helipolis sta tornando a vivere  un periodo florido. Dopo il ritorno delle rockstar dei serial killer le azioni commerciali della città stanno  risalendo. L'Astronauta armato di scure, Didier lo strangolatore di giovani donne, Miss Wallendream, lo Scultore di corpi umani e gli altri si contendono la vetta della classifica delle uccisioni e delle taglie sulla loro testa.
Morgan, intanto, dopo essere stato travolto dalla relazione con Greta è accorso in aiuto della sua amica poliziotta che aveva ferito per salvare l'emula di Wallendream. Anche perché l'Assassino di poliziotti era sulle sue tracce.

Penultimo capito di questa seconda serie delle Black Novels. Si tirano le somme, anche delle sottotrame insospettabili, di questo secondo anno, in attesa del terzo. Bisogna ammettere come questo nuovo formato ha giovato alla creatura di Chiaverotti. Storie snelle e crude che appassionano un zoccolo duro di lettori, anche grazie all'alto livello dei disegni del team che partorisce mensilmente questa creatura.

Questo mese merita menzione particolare la copertina di Fabrizio De Tommaso. Un realismo fotografico decisamente intrigante.

martedì 21 maggio 2019

Injustice - God Among Us Vol. 7

INJUSTICE: GODS AMONG US
Buccellato Miller Redondo
Editore: RW LION
Collana: INJUSTICE GODS AMONG US Volume - n° 7
Serie: VIDEOGAMES LIMITED
ISBN: 9788829300983 
Prezzo: € 19,95

Taylor, alla fine del terzo anno di narrazione, aveva introdotto gli dei dell'Olimpo come possibile variabile, dopo la magia, nel mondo di Injustice.
Buccellato, all'inizio di questo quarto anno, fa suo lo spunto e li getta nella battaglia.

Ares convince Era a prendere il comando delle Amazzoni ed a sfruttare le necessità di Batman per avere una testa di ponte nello scontro con Superman. La scusa? Il kryptoniano si erge a dio dell'umanità, della quale non fa parte, quando gli umani si sono dimenticati dei veri dei.
L'orgoglio è una gran leva. Zeus, al quale poco importa dei suoi figli umani, li lascia fare.
La richiesta degli dei è semplice: Superman se ne deve andare dal pianeta Terra o verrà ucciso.
Quale sarà la sua decisione?

Buccellato non si fa mancare niente e, a volte, mette perfino troppa carne al fuoco. Innesta al retaggio lasciatogli da Taylor una sottotrama legata a Batgirl e Lex Luthor, un ulteriore filone narrativo riguardante ciò che è accaduto nel passato tra Lex e Clark, eleva lo scontro dinastico tra Batman e Robin (che qui è suo figlio Damian), crea una filone comico/passionale tra Harley (che soffre per la mancanza di Joker) e Billy Baston, mette i riflettori sulla resistenza e sull'importanza delle eroine che ne fanno parte. Ormai, infatti, dalla parte di Batman rimangono solo donne, oltre a Harley e Batgirl vediamo in azione Selina e Batwoman, senza dimenticare l'apertura del volume tutta dedicata all'umana Montoya ed al suo scontro col tiranno.
Dalla trama non scompaiono completamente i retaggi magici dei trascorsi recenti. Nonostante di Constantine non vi sia più traccia, Raven è in un limbo in cui sta riflettendo su suo futuro. Prima o poi tutto tornerà a galla.

Buccellato cambia un po' il meccanismo narrativo e sfrutta l'effetto Lost. Ci racconta la storia e poi fa dei piccoli salti nel passato per mostrarci come gli attori coinvolti sono giunti a quel punto. Lo fa sempre con garbo e attenzione e la narrazione se ne giova.

Alle matite Miller e Redondo. Raven e Batgirlo si giovano di questo genere di tratto, ma tutto l'impianto visivo si rivela solido si sotto il punto di vista della rappresentazione grafica dei protagonisti che del dinamismo nelle situazioni in cui è necessario.

L'edizione italiana, cartonata, è sempre un bell'avere tra le mani. Solida, pagine di bella carta, stampate con cura e con colori intensi.

E' un piacere leggere fumetti in questo modo, anche e il prezzo potrebbe essere leggermente inferiore (on-line si trova intorno ai 15€) e le uscite sono decisamente troppo random per programmare una road map di lettura.

Soldi spesi bene.

giovedì 16 maggio 2019

Ut - La serie completa

Ut - La serie completa

Soggetto e Disegni Corrado Roi 

Sceneggiatura Paola Barbato 

Editore Sergio Bonelli editore 
1ª edizione 25 marzo 2016 – 24 agosto 2016 
Periodicità mensile 
Albi 6 (completa)  

Prezzo: 4€ regular, 5.5€ Variant

Dopo la scomparsa dell’Uomo, quel che resta del pianeta è popolato da nuove specie antropomorfe, governate solo dai loro bisogni primordiali. UT è una creatura elementare, feroce e infantile, i cui compiti sono cercare insetti per l’entomologo Decio e sorvegliare un’antica mastaba. Da lì, un giorno, emerge accidentalmente un individuo diverso da tutti gli altri, Iranon, enorme, frastornato e privo di memoria. Decio incarica UT di non perderlo mai di vista, perché “è il solo esemplare della sua specie”. La comparsa di Iranon, però, non è passata inosservata, e gli equilibri faticosamente conquistati inizieranno a saltare…
Nella ricerca di tracce del proprio passato, Iranon conosce Labieno, uno scultore genetico che crea opere d’arte in parte vive. Questi gli chiede aiuto, in cambio di informazioni su Hog e sulle Case, e convince lui e Ut a mettersi sulle tracce di un misterioso vandalo che deturpa le sue creazioni. I due vengono così in contatto con alcune opere d’arte viventi, i cui tormenti influenzano entrambi, anche se in maniera totalmente diversa. Per poter ottenere le informazioni di Labieno dovranno affrontare i nemici dello scultore e salvare dalla follia un misterioso cancello animato…
Ut e Iranon fanno la conoscenza di Iv, Hor e Tommasa, che salvano da un’imboscata. Si uniscono alle tre, che li conducono nelle Vie dei Pensieri, consentendo loro di accedere al Periekon, il luogo nel quale vivono reclusi quindici filosofi che condividono un unico pensiero. Lì Iranon viene condotto da Gau, colei che li comanda e che custodisce alcune reliquie che riguardano Hog, l’architetto genetico. Iranon crede di aver ricevuto informazioni preziose, ma ben presto gli diventa chiaro che qualcuno sta cercando di manipolarlo, poiché in quel luogo viene nascosto un segreto…
Riemerso dalla terra e fatto prigioniero dalla specie dei Talpini, Caligari viene inaspettatamente liberato da Decio. L’entomologo gli racconta della comparsa dell’originale di Iv, la cui presenza preoccupa lui stesso e Gau, intimandogli di risolvere al più presto la situazione. La prima reazione di Caligari è di aizzare le Vie della Fame contro Iranon e Ut. I due subiscono a loro volta l’influenza della nuova arrivata, che, sebbene ancora stordita dall’improvviso risveglio, sembra conoscere cose che nessuno sa, come la Fiaba che Ut racconta a Yersinia per nutrirla. Questo sarà il primo segnale che le cose stanno inesorabilmente cambiando…
Iranon e Ut costringono Iv a portarli nelle Vie della Fame sino all’ingresso segreto delle Case, che si trova nell’abitazione dove viveva Yersinia. Ma non appena entrati un imprevisto fa rimanere indietro Ut insieme a Leopoldo, così che dovrà affrontare il suo percorso completamente da solo. La Casa, nella quale si sono fuse tutte le altre, sembra accoglierlo bene, fino a quando una reazione brusca di Ut non ne scatena il panico, dato che è terrorizzata da ogni forma di violenza. E proprio la violenza in cui inevitabilmente sfocia il percorso di Iranon e Iv farà precipitare le cose.
Si giunge alla resa dei conti tra le Case e Iranon, che finalmente, dopo lunghissima ricerca, avrà modo di ricordare il proprio passato e la ragione per cui è nato. Decio, e Gau, anche loro all’interno delle Case, cercano di impedire che questo avvenga, tentando di trovare un modo per evitare che gli errori del passato si ripetano. Caligari e Iv, invece, tramano contro di lui e contro il luogo che lo ha generato. Ma sarà Ut, alla disperata ricerca di Leopoldo, il solo che riuscirà a raggiungere davvero il punto più profondo delle Case e finalmente carpire il segreto della Fiaba.
Riassumere sei numeri in breve, senza dire troppo e senza dimenticare molto, a diversi mesi di distanza dalla loro lettura, non è facile. Per farlo, allora, mi sono affidato ai brevi riassunti che fanno capolino nelle pagine internet della Sergio Bonelli Editore dedicate a questo strano soggetto.
Anche perchè, a nessuno, se non agli autori, è ben chiaro cosa volesse raccontare Ut e quello che ci raccontano i redattori Bonelli è il percorso lineare accanto al quale si sviluppa l'intricata narrazione della immaginaria storia narrata sulle pagine dedicate a Ut.

Ut è una nota musicale, il primo dei sei suoni del sistema esacordale teorizzato da Guido d'Arezzo, corrispondente all'odierno Do. Sarà questo che ha ispirato il nome del protagonista del sogno da bambino di Corrado Roi?
Ut è un ricco parco di citazioni alte di letteratura e cinema, ma che non si ferma a citare gli altri e prova a vivere di vita propria, con le sue parole lo stesso Roi, nell’introduzione all’ultimo volume dicendo: «Troppo spesso il fumetto guarda alle altre arti, come per esempio il cinema, cercando riferimenti anziché creare da zero», ci tiene a sottolineare questa parte del suo lavoro. L'autore del soggetto e dei disegni ammette di aver cercato di restituire una centralità al fumetto come medium.
Quello che salta all'occhio dopo una prima lettura è che Ut non è un fumetto semplice, ma che richiede un ampio bagaglio culturale per essere decifrato in modo corretto. Un bagaglio culturale trasversale che non di limita ad un campo specifico, ma che chiede, per la decriptazione, uno sforzo al lettore.
In Ut ci sono riferimenti alla letteratura di Umberto Eco, del quale uno dei personaggi avrà le sembianze, al cinema di Wiene, il nome Caligari non può che venire da lì, alla narrativa di H.P. Lovercraft, in nome Iranon sembra essere ispirato da un suo racconto, e molti altri.
Gli autori ci calano in questo mondo dove l'homo sapiens si è estinto e gli abitanti del pianeta non sono altro che copie generate dalle Case. Copie che non conoscono ciò che l'umanità, come la intendiamo noi, era, ma che, a volte e tendono a cercare di emulare. La Fame del primo albo ne è un caposaldo palese, pur di nutrirsi le copie si divorano tra loro senza rispetto. Che sia anche un riferimento incrociato al mondo dell'arte, alla sua autoreferenzialtà, alla mancanza di originalità che lo percorre e che lo divora, finché non appare qualcosa di veramente originale da divorare?
Ut è un fumetto così strano che non si riesce a dire se sia piacevole o meno leggerlo. Se vi sia una trama effettiva o se sia una storia circolare raccontata attraverso metafore di difficile interpretazione.

Ut è un fumetto che nasce, a mio parere, come una riscossione di crediti accumulati da Corrado Roi presso la Sergio Bonelli Editore. Un fumetto personale che se non avesse avuto Paola Barbato alla sceneggiatura e i disegni dello stesso Roi nessuno avrebbe preso in considerazione di pubblicare. Un fumetto di difficile lettura, di difficile interpretazione, che non si capisce se vuole aiutare il lettore a crescere o se vuole essere solo essere un esercizio personale ad alta tiratura.

Dei disegni di Roi nulla si può dire. E' una serie suo e solo lui poteva inchiostrarla e disegnarla. Ogni tavola è una piccola opera d'arte che non scade nel banale nella quale il disegnatore ricerca, sempre, un effetto mirato per ciò che vuole rappresentare.

Ut, forse, è un fumetto che si può anche non leggere perché frustra la nostra ignoranza. Se si sceglie di leggerlo è bene sapere che una sola lettura veloce, come molti fumetti bonelliani di questi anni, non basta. E' un fumetto che chiede di sedimentare e di essere riletto per essere meglio apprezzato. Ma non è detto che ci si riesca.

giovedì 9 maggio 2019

Batman 53/55

BATMAN 53 (166)
(contiene Batman 52, Nightwing Annual 1, DC House of Horror 1)

di Tom King, Benjamin Percy, Keith Giffen, Wrath James White, Lee Weeks, Otto Schmidt, Tom Raney

16,8×25,6, S, 72 pp, col.

9788829301904

€ 3,95

Siamo alla seconda parte di tre dell'episodio che vede Bruce Wayne nella giuria di cittadini di Gotham che deve giudicare Victor Fries per una serie di omicidi che Batman gli ha attribuito, in base alle prove ed a una confessione dello stesso Fries. In queste pagine si gioca tutto su un rimpallo di ipotesi e di voglia di accertarsi che il presunto colpevole lo sia oltre ogni ragionevole dubbio.

Tom King prosegue nel suo omaggio a Parola alla Giuria. La figura di Wayne emerge e cerca di confrontarsi con i suoi demoni interiori mente cerca di riparare al presunto torto che Batman ha commesso nei confronti di Mr. Freeze. Nonostante la storia si svolga solo all'interno della camera di consultazione della giuria, il numero non manca di dinamismo e le prospettive che mette in campo l'autore della storia permettono anche al lettore di riflettere su quanto accaduto.

Un Annual per Nightwing, come se ce ne fosse bisogno, ci permette di osservare l'ex acrobata flirtare con Vicki Vale e Barbara Gordon nello stesso episodio. Il tutto è solo un prosieguo della dimenticabile run basata su Wyrm e sul mistero cibernetico che ha coinvolto Blüdhaven nelle ultime settimane. Tra disegni di basso livello e storia che già aveva fatto fatica a riempire i numeri precedenti, non si giunge, ancora, alla conclusione.

Ultime pagine dedicate a Due Facce. Una storia breve, ma di gran significato. Un piccolo horror dalle due facce che fa piacere leggere.


BATMAN 54 (167)
(contiene Batman 53, Detective Comics 987, Nightwing 48)

di Tom King, Bryan Hill, Benjamin Percy, Lee Weeks, Miguel Mendonça, Amancay Nahuelpan

16,8×25,6, S, 72 pp, col.

9788829301911

€ 3,95

Chi è Batman? E' veramente infallibile, come la gente crede? O le sue emozioni lo possono portare a cadere in errore, come un uomo comune? Alla fine il processo a Victor Fries si rivela essere un processo interiore al modo di agire e di essere del Crociato Incappucciato. Ha sempre combattuto per redimere Gotham o cerca di punire se stesso per non essere stato in grado, quella notte, di salvare la sua famiglia?

La conclusione del processo a Mr. Freeze è la conferma delle abilità dialettiche di Tom King. Il processo, al criminale ed al Miglior Detective del Mondo, ci offre un nuovo punto di partenza interessante per le nuove avventure del Crociato di Gotham dopo la separazione da Selina Kyle.

Torna, su Detective Comics, il duello tra Karma e Batman. Batman deve ricorrere all'aiuto di Katana, Fulmine Nero e gli altri eroi che sono affidati alle cure del professore di Metropolis, per riuscire ad affrontare al meglio questo criminale potenziato da una maschera che legge i pensieri degli avversari e gli permetta di anticiparne le mosse.

Si conclude questa breve saga di Bryan Hill, ma lascia un aggancio aperto per sviluppi futuri. Non è stata male, ma non l'ho trovata brillare di originalità. Questi continui tentativi di costruire team Batman alternativi iniziano ad assomigliarsi un po' tutti.

Speravo che l'incipit di Nightwing ci portasse in una nuova direzione, invece... Invece, siamo su un'isola al largo dell'Irlanda dove una gara di moto si mischia allo sciamanesimo, al misticismo ed ai mondi aliene. Sembra che gli autori di questa saga non sappiano proprio che pesci pigliare e che debbano ricorrere a sostanze stupefacenti per inventare nuove storie dedicate a Dick Grayson.
Pessimi.


BATMAN 55 (168)
(contiene Batman 54, Detective Comics 988, Nightwing 49, Detective Comics v.2 27) 

di Tom King, James Robinson, Benjamin Percy, Brad Meltzer, Matt Wagner, Stephen Segovia, Amancay Nahuelpan, Bryan Hitch

16,8×25,6, S, 96 pp, col.

€ 5,50

Nei giorni in cui non era Batman, dopo l'abbandono di Selina, Bruce Wayne aveva lasciato il mantello a Dick Grayson. Ora che è tornato a perlustrare le strade è Dick a non perderlo di vista. E' tornato a vivere a Villa Wayne, lo accompagna durante le pattuglie notturne, insomma: gli fa un po' da badante.

Tom King, con il ritorno di Matt Wagner alle matite, ci offre un albo un po' speciale. Le pagine scritte da King ci permettono di esplorare un po' di più (come se ce ne fosse bisogno) il rapporto che lega Bruce a Dick e Batman al primo Robin. La storia che ne salta fuori è un alternarsi coeso di presente e flashback ben riuscito.

Su Detective Comics debutta James Robinson e mette il Crociato Incappucciato su una semplice indagine per omicidio. Un tizio qualunque, morto in un luogo qualunque. Giusto un modo per distrarsi da Selina e pensare ad altro. Solo che quando c'è in ballo il Detective Migliore del Mondo un omicidio non è mai qualunque. L'incipit di questo nuovo debutto non è dei più originali, ma si distacca da quanto visto nel recente passato. Vecchi nemici fanno la loro comparsa e uno sviluppo inatteso potrebbe rivelarsi fondamentale. Speriamo che la coppia Robinson/Segovia ci lascia una run interessante.

Nightwing è sempre alle prese con la corsa sull'Isola del Pericolo e con Silencer, che non si rivelerà essere così malvagia come pensiamo. Giunge al termine la corsa, con ovvietà finale, e anche l'interazione con personaggi malvagi del tipo Flamingo e dr. Pyg. 
Ovvia la delusione che continua a proporre la narrativa associata a questo supereroe che funziona meglio in team che da solo. Di interessante è lo spunto offerto da Silencer: vista in Metal (che recupererò appena avrà un'edizione cartonata) viene introdotta nel mondo delle serie regolari, con un ruolo ed uno scopo tendenzialmente nuovi.

La maggiorazione del prezzo di copertina è intesa a remunerare le 24 pagine in più che l'editore ha aggiunto. Il suo scopo è rendere omaggio ai grandi autori che hanno scritto e disegnato Batman. Si parte con Bryan Hitch (con Brad Melzer alla macchina da scrivere) che permette alla prima avventura mai apparsa di Batman, Il caso del Sindacato Chimico, di essere letta con un nuovo punto di vista.

Da tanto che non le cito, ma questa copertina di Fabok merita veramente di essere apprezzata. E' un classico della sintesi della nascita del Cavaliere Oscuro, ma la colorazione rosso sangue e la luce di speranza alle spalle del mezzo busto di Batman le donano un significato emotivo importante.

venerdì 3 maggio 2019

Hanna

Hanna ha 15 e vive con suo padre, Erik, in una remota foresta polacca. Qui è cresciuta da quando era in fasce e da quando Erik l'ha salvata da una misteriosa clinica per madri single. Le donne entravano, partorivano, venivano pagate e lasciavano le loro figlie all'ospedale. Che poi un ospedale non era, ma un programma CIA, nome in codice Utrax, nel quale il DNA delle bambine veniva modificato, migliorato in modo da ottenere dei super soldati.

Una volta che Erik e Hanna riescono a sfuggire al programma, la CIA ordina la chiusura immediata di Utrax. Sarà Marissa Wiegler a doversi occupare di tutto, soppressione dei bambini e occultamento dei loro cadaveri.

La vita scorre tranquilla finchè le autorità non vengono a sapere che Hanna e suo padre sono ancora vivi.

Scatta la caccia all'uomo che porterà le diverse pedine in gioco a scoprire più su di se stessi e sugli altri.

Hanna è una produzione originale, mica tanto, Amazon. Si ispira all'omonimo film del 2011 diretto da Joe Wright e con Saoirse Ronan come protagonista. Il film durava meno di due ore, la serie quasi otto. Indovinate un po'? Ne è uscita una storia che sarebbe stata raccontata bene in meno di due ore, con altre sei ore che rimangono a penzoloni sui maroni dello spettatore.
Hanna non deve provare sentimenti, Esme Creed-Miles sembra non faticare a non farli trasparire durante la sua prova recitativa.
Erik...ma è davvero quel Joel Kinnaman della bellissima serie Netflix Altered Carbon quello che ho visto sullo schermo od il suo gemello, poco capace, che ha sostituito quello bravo perchè era andato all'Ikea di sabato pomeriggio a prendere i mobili per la taverna e non ne è più uscito?

Il doppiaggio italiano, con tutto questo finto russo da cartone animato, che sicuramente meglio non si poteva rendere, non aiuta questa produzione scarsa ad emergere dalle paludi della noi, cavallo maledetto, nelle quali si è impantanata bene presto.
La ripetitività delle situazioni, l'inutilità delle parti accessorie, rendono questa serie un prodotto tremendamente evitabile. Su Amazon Video c'è decisamente di meglio a cui dedicarsi.
La trama è qualcosa di così banale ed insulso che è quasi da considerarsi un'offesa nei confronti dello spettatore. Io sono arrivato in fondo solo per vedere se mi avrebbero sorpreso con qualcosa di originale, come promesso, ma, ovviamente non è successo.

Non fate il mio stesso errore, perchè se vedono che lo guardate poi, magari, gli viene la malaugurata idea di produrre anche una seconda stagione.

Titolo originale Hanna 

Paese Stati Uniti d'America 
Anno 2019 – in produzione 
Formato serie TV 
Genere azione, drammatico 
Stagioni 1 
Episodi 8 
Durata 47-55 min (episodio) 
Lingua originale inglese 
Rapporto 16:9 

Crediti
Ideatore David Farr 

Regia Sarah Adina Smith 

Soggetto Seth Lochhead e David Farr (film) 
Sceneggiatura David Farr 

Interpreti e personaggi

Esme Creed-Miles: Hanna
Mireille Enos: Marissa Wiegler
Joel Kinnaman: Erik Heller

Fotografia Dana Gonzales 
Montaggio Morten Højbjerg 
Musiche Ben Salisbury, Geoff Barrow 
Produttore Hugh Warren 
Produttore esecutivo David Farr, JoAnn Alfano, Tom Coan, Andrew Woodhead, Tim Bevan, Eric Fellner, Marty Adelstein, Becky Clements, Scott Nemes 
Casa di produzione NBCUniversal International Studios, Working Title Television, Focus Features, Amazon Studios 

Prima visione
Distribuzione originale

Dal 3 febbraio 2019 
Al in corso 
Distributore Prime Video 

Distribuzione in italiano
Dal 3 febbraio 2019 Al in corso 
Distributore Prime Video