venerdì 30 ottobre 2015

Dylan Dog - Lacrime di pietra

Dylan Dog  N°  350 
Lacrime di pietra

Soggetto, sceneggiatura e disegni: Carlo Ambrosini

Colori: Giovanna Niro
Copertina: Angelo Stano

Periodicità: mensile 
Uscita: 29/10/2015 


I postumi della recente imbalsamazione hanno portato Bloch a sottoporsi, in ospedale, ad una dieta e degli esami approfonditi. Qui si è innamorato di Crispille, giovane ex ballerina portoghese non vedente. Nello stesso giorno in cui Dylan la incontra e l'ex ispettore gli confessa i suoi sentimenti, un delinquente incrocia la strada della donna e di sua suocera, che la accompagna ogni volta che esce di casa. I dubbi assalgono Sherlock che inizia una sua personale e privata indagine. Cosa nasconde Crispille? E qual è il rapporto che la lega alla Beata Crispille, omonima santa portoghese della quale la statua si trova davanti alla cappella dell'ospedale?

Soggetto, sceneggiatura e disegni tutto ad opera di Carlo Ambrosini. Devo ammettere che alla notizia del ritorno, come autore completo, dello storico disegnatore di Casa Bonelli mi sono preoccupato parecchio. Mi ricordo che l'ultima volta era rimasto abbastanza deluso del suo operato e l'evento mi aveva parecchio intristito. Con gli anni Ambrosini ha portato il suo stile ad essere sempre più graffiato ed inciso, nel solco di molti autori sud americani. Tratto che può piacere o meno. Personalmente, spesso, questo mi infastidisce perché non permette di mantenere costanti i tratti somatici dei protagonisti e lascia molto all'improvvisazione.
La storia, invece, mi ha sorpreso parecchio. A parte i riferimenti ad eventi successi nel numero precedente od in questa stagione, la trama impostata da Ambrosini si costruisce mattone dopo mattone e smontando le piccole certezze ed illusioni che la mente del lettore tende a creare. Anche se alcune scelte narrative (tipo lo spiegone finale) possono essere opinabili, l'impianto regge e la trama si sviluppa in modo concreto. Viene dato spessore a tutti i personaggi e si percorre la via sclaviana dell'orrore nel quotidiano, dove i veri mostri, verso gli altri e verso noi stessi, siamo noi.
Giovanna Niro si occupa dei colori di questo albo speciale. E' brava. Può sperimentare molto e questo le permette di utilizzare una paletta di colori molto varia ed adatta ai diversi momenti della storia. Bello il rendere del passare del tempo, giocando con le luci, dell'ultima parte dell'albo.

Copertina di uno Stano, più realista del solito, che non mi impressionato come in precedenti occasioni. I suoi personaggi non somigliano a loro stessi, ma più a Denny Devito in compagnia di un Robert De Niro alto e giovane. Forse il conoscere la genesi dell'illustrazione me ne ha causato il disamore. Ciò che l'immagine mi lascia intendere è di due uomini a difesa di una donna, non, come suggerito dagli autori, due amici pronti a duellare tra loro. Punti di vista.

Non capisco, però, l'utilità di questo numero a colori. Sì, siamo a 350, ma Bonelli ha sempre festeggiato le centinaia non le cinquantine. C'è, comunque, solo da dire grazie per il regalo, visto che l'albo è in vendita senza nessun sovrapprezzo.

giovedì 29 ottobre 2015

Devilman Vs Hades

DEVILMAN VS HADES 
Numero 1
Testata  STORIE DI KAPPA 
Nr. Testata  244
Data di uscita  24/09/2015 
Autore  Go Nagai, Team MOON 
Dimensioni  13x18 
Stampa  b/n
Pagine  224
ISBN 
Sovraccoperta  Si 
Cover con alette  No
Solo in fumetteria

Miki è morta durante la saga classica di Devilman. Il suo omicidio è stato la molla che ha spinto Amon a vendicarsi della sua specie ed ad entrare in guerra con i demoni. Ora che, però, anche l'umanità è stata sterminata dal Devilman, Akira decide di recarsi negli inferi e riprendersi, anche con la forza, l'anima della sua amata. Gli ostacoli non saranno pochi, gli avversari, anche quelli che erano stati da lui già uccisi, torneranno per fermarlo su ordine di Hades.

Questo manga in tre volumi è uscito nel 2012 per il 40° anniversario della nascita della serie Devilman. Serie di culto per milioni di lettori in Giappone e nel mondo, che ha visto una trasposizione televisiva, degli OAV (home video) e diversi seguiti cartacei, più o meno influenzati da Nagai Go.
Qui Nagai non ci mette becco. Accetta la proposta di Team MOON di vedere cose succederebbe se il nemico di Mazinga Z, che ha incrociato la strada del Grande Mazinga, affrontasse il demone più potente della Terra. Nasce così il plot di Devilman vs Hades. L'Hades del titolo altri non è che l'Imperatore delle Tenebre mai sconfitto dai robottoni nipponici e ritiratosi a miglior vita.
La storia ripercorre i passi, in chiave moderna e generosamente violenta, di Orfeo che scende agli inferi per ritrovare la sua amata. Qui, però, Akira lo fa a suon di massacri e cazzottoni, sacrificando al suo passaggio, anche, Persefone moglie di Hades. La decisione di rendere la disputa più complicata di una discussione davanti ad un Branca Menta con ghiaccio è interessante e genera un'ondata di morti viventi sulla superficie del pianeta. La storia si sposta presto dagli inferi sotterranei a quelli a cielo aperto. I personaggi secondari, qui, vanno e vengono decisamente in fretta. Interessanti i capitoli dedicati a Jinmen e Silen, ma quest'ultima esce di scena con troppa solerzia.
Oltre la storia, narrativamente un po' caotica, ma in divenire, il punto debole del manga sono i disegni. Tendenzialmente bellissimi e di alto livello. Curati allo spasimo quando si tratta di rappresentare i protagonisti o le bellezze femminili, perdono nelle scene d'azione. Per intenderci, non è che siano brutte, ma sono eccessivamente caotiche, tanto da renderne alcune praticamente inleggibili. Altra tara del Team MOON sono le situazioni, anche un po' fuori luogo ed al limite dello slapstick, con il protagonista deformed nelle brevi vignette in cui interagisce con la spalla comica. Mi sarebbe piaciuto vedere queste situazioni rese in un modo nagaianamente migliore. Non che il Maestro non lo facesse, ma il suo stile di disegno deformed si amalgamava bene con il suo tratto reale. Qui viene sospesa la complicità tra mangaka e lettore, la scelta degli autori riporta lo riporta alla realtà espellendolo dalle pagine del fumetto.

A fine albo troviamo una semplice intervista a Nagai dove, chiaramente, ci dice che è contento che altri autori lavorino sui suoi personaggi e gli paghino i diritti di sfruttamento. Anche io lo sarei.

Sono solo tre volumi e posto per loro i libreria c'è. Speriamo nella maggiore qualità narrativa dei prossimi.

mercoledì 28 ottobre 2015

He-Man and the Masters of the Universe - 17

HE-MAN AND THE MASTERS OF THE UNIVERSE #17
(Contiene He-Man and the Masters of the Universe monthly 15-16)
di Dan Abnett, Pop Mhan
9788869711602
9772284343005-50017
16,8×25,6, S, 48 pp, col.
€ 2,95

Gli echi del passato di Eternia tornano tonanti durante il viaggio di Adora ed He-Man verso Anwant Gar. La sorella del principe Adam rivive le sofferenze che ha causato nel passato su Etheria, ma riesce a fornire un supporto tattico importante a suo fratello.
L'Orda di Hordak è sulle loro tracce e loro devono raggiungere la più presto la loro destinazione. Cosa troveranno sull'isola? Il popolo esiliato per l'assassino di Re Grayskull sarà ospitale con gli estranei? I messaggeri del continente riusciranno a convincerli a collaborare per respingere l'invasione?

La storia di Dan Abnett sta prendendo pieghe lontane dalla mitologia classica dei MOTU. Dopo la trasformazione di Teela nella nuova, serpentina, Sorceress, i vari cambi di ruolo dei personaggi (Orko, Randor) tutto quello che sapevamo dalla serie televisiva è mutato. Per le nuove generazioni è sicuramente una scelta coinvolgente ed interessante, per le vecchie è stupefacente, ma, anche, difficile da accettare. La narrazione è fluida, i colpi di scena limitati, ma il mix che lo scrittore ha creato rende la serie decisamente piacevole.
In queste storie (datate ottobre 2014) la mano di Mhan sembra stanca ed imprecisa. Il disegno rimane fluido, ma abbastanza lontana dai livelli di alcuni numeri precedenti.

Bellissima la copertina, con l'idea di mostrare l'evoluzione di He-Man dal passato ad oggi. Ovvio quale siano i miei due preferiti.
La scelta di RW-Lion di gestire un monografico mensile permette di mantenere un buon ritmo anche al lettore italiano. Sarebbe stato meglio un albo cartonato ad uscita semestrale od annuale? Forse, ma non lo sapremo mai

martedì 27 ottobre 2015

La Ragazza Incompleta - Character poster n°4


Il tempo vola e Anna Diaz, la disegnatrice e la madre grafica di tutto ciò che vedrete, ci ha preparato l'ultimo poster prima della partenza del Kickstarter, il 5 di novembre.


Oggi conosciamo l'ultimo personaggio di questo quartetto.
Lui è Kazelis, detto Il Mercante.

Da dicembre 2014 ad oggi di passi avanti ne abbiamo fatti tanti. Tra dieci giorni sarà anche merito Vostro se noi e La Ragazza Incompleta potremo iniziare a correre.


Seguiteci, sosteneteci come avete fatto fino ad oggi ed anche un po' di più. Perché?
Perché ce la vogliamo farcela!

giovedì 22 ottobre 2015

Puffi Schleich 2016



Momento lacrimuccia per questa sera.
Ecco a voi i nuovi puffi Schleich per il 2016.
Il tema di quest'anno è la giungla. Vediamo i puffi impegnati in un'impegnativa esplorazione di terre selvagge.
Si nota il richiamo a due puffi di anni passati. Il primo è quello che ispira tutta la serie: l'esploratore. Il secondo è un richiamo alla storia antica e classica, che chi ha visto i cartoni da bambino non può aver dimenticato: il puffo selvaggio. Qui in versione più scolorita e non "aliena"e dotato di scudo.
La serie sembra carina. Speriamo che sia anche realizzata con cura, in Germania od in Cina che sia.

Aspettiamo (im)pazientemente gennaio 2016 per metterci le manone bramose sopra.
•20776 (2.0776): Safari smurfin/ Safari schlumpfine/ Safari smurfin/ Jungle schtroumpfine/ Safari Pitufina/ Safari Puffetta

•20777 (2.0777): Papa Safari Smurf/ Papa Safari schlumpf/ Pappa Grote smurf/ Grote smurf safari/ Papa jungle schtroumpf/ Grand Pitufo Safari / Grande puffo Safari

•20778 (2.0778): 20778 Jungle Brainy Smurf/ Jungle Brillen schlumpf/ Jungle schtroumpf à lunettes/Pitufo filósofo Safari /Puffo Quattrocchi safari

•20779 (2.0779): Jungle Exhausted Smurf/ Jungle Erschöpft Schlumpf/ Uitgeputte jungle smurf/ Safari Épuisé Schtroumpf/Jungle agotado Pitufo/Puffi Jungle Esausto

•20780 (2.0780): Jungle Explorer Smurf /Forschungsreisende Jungle schlumpf/ Ontdekkingsreiziger jungle smurf/ Safari Explorateur schtroumpf/Pitufo jungle Explorador/Puffo esploratore jungle

•20781 (2.0781): 20781 Jungle Nature Watcher Smurf/ Naturbeobachter Schlumpf/ Natuur observeerder smurf/ nature observateur schtroumpf/Pitufo Naturaleza observador /Puffo natura osservatore



 
•20782 (2.0782): 20782 Jungle adventurer Smurf/ Jungle Abenteurer Schlumpf/ Jungle avonturier smurf/ Jungle aventurier schtroumpf/ Pitufo jungle aventurero /Puffo avventuriero Jungle
•20783 (2.0783): 20783 Jungle native Smurf/ Jungle Ureinwohner Schlumpf/ Jungle oerbewoner smurf/ Jungle natif schtroumpf/ Pitufo jungle nativo /Puffo Jungle nativo

mercoledì 21 ottobre 2015

Morgan Lost - L'uomo dell'ultima notte

Morgan Lost  n°1
L'uomo dell'ultima notte

Soggetto e SceneggiaturaClaudio Chiaverotti
Disegni Michele Rubini

Copertina Fabrizio De Tommaso


Colori Arancia Studio

Uscita 20/10/2015
Periodicità Mensile

Un 1950 ucronico fa da sfondo all'ultima creatura di Casa Bonelli. In questo passato alternativo, dove Hitler non è mai morto, i cellulari già esistono, i serial killer sono famosi ed hanno fan come i nostri cantanti, al posto degli autobus ci sono i dirigibili e le macchine volanti sono una realtà si muove Morgan Lost. Personaggio dal recente passato tormentato, con un lutto ben inciso sulla pelle ed una maschera che non è una maschera a ricordarglielo in continuazione, ha deciso di diventare un cacciatore di taglie. Praticamente lui è un autorizzato serial killer di serial killer. Un cacciatore daltonico che vede il mondo in sfumature di grigio ed in toni di rosso.
Il suo lavoro, la sua caccia, si sposta ancora di più sul personale quando un copycat lo riporta al momento più doloroso della sua vita.

Morgan Lost è qualcosa di diverso. Si inserisce perfettamente in quel processo di rinnovamento grafico ed editoriale che Bonelli sta portando avanti dalla nascita di Orfani. Lo si vede dalla copertina del primo e del secondo numero, lo si nota dalle scelte tipografiche, ma, sopratutto, spadroneggia la tricromia con la quale sono stampate le sue pagine. Oltre al bianco ed al nero classico si aggiungono le sfumature di rosso che sottolineano particolari delle vignette. Guarda caso gli stessi colori dello spettro che riesce a percepire il Bell'Uomo.

Il protagonista è graficamente non troppo distante da Brendon, precedente creatura di Chiaverotti e tutte le volte che lo chiamano Morgan a me vengono in mente Dexter e sua sorella. Incarna passioni e paure dell'autore e sembra esserne l'alter ego cartaceo.
Una caratteristica non indifferente rispetto alla precedente esperienza editoriale di Chiaverotti, è che Morgan Lost è mensile, con tutti i suoi pro ed i suoi contro. Se da un lato il lettore attingerà frequentemente alla sua mitologia, riuscirà lo sceneggiatore, che ha sempre scritto tutte le avventure dei personaggi da lui creati, a mantenere sul filo le storie di questa sua nuova creatura o lascerà spazio anche ad altri scrittori? Intanto questa nuova incarnazione delle sue passioni, di viola vestita, sarà fucina per nuovi talenti e palcoscenico per graditi ritorni. Le copertine sono affidate ad un graffiante Fabrizio De Tommaso ed il numero di debutto alle matite di Michele Rubini. Rubini che tende ad essere molto accurato nel disegnare i diversi personaggi femminili, molte in molti ruoli chiave, anche se tra loro le distinzioni fisiche non sono così facili da notare. Il disegnatore, spesso, si dimostra parecchio statico durante il resto della narrazione. Esempio di questa sua caratteristica è la principale scena d'azione che, nonostante abbia un buon ritmo, non riesce a trasmettere la dinamicità che richiederebbe.
L'episodio in se gioca a mettere in mostra pregi e difetti del protagonista e lo fa a suon di citazioni visive e narrative. Si parte con un New Helipoilis con gargoyles egizi in stile Gotham City, si passa per Il Silenzio degli Innocenti senza dimenticare di dare una strizzatina d'occhio a Balde Runner e Nirvana ed un colpo di gomito a Brazil (oh, si sottintende davvero a Dexter durante le citazioni, non era solo una mia impressione allora). Tutto questo nelle prime cinquanta pagine e solo con le citazioni evidenti. D'altronde lo stesso Chiaverotti ha dichiarato di essere un grande appassionato di cinema e, probabilmente, questo suo omaggiarlo farà parte di tutta la produzione che caratterizzerà Morgan Lost. Sembra che a differenza del suo fratello maggiore, Morgan, non cavalcherà di ventura per lande sconosciute alla caccia di taglie, ma le cercherà nella sua città. Un luogo dove sondare le menti dei folli assassini sarà come cavalcare in sella a Falstaff alla ricerca di avventure senza via d'uscita.

Di sicuro non ci si può esimere dal leggere il secondo tempo di questa storia, quindi in numero 2 andrà acquistato e sarà dalla sua conclusione, o dal terzo capitolo, che si potrà avere un'idea precisa di come comportarsi con questa collana.

Morgan Lost si potrà trovare in Variant Cover presso lo stand Bonelli a Lucca Comcis 2015.

martedì 20 ottobre 2015

Orfani: Nuovo Mondo - L'aliena

Orfani: Nuovo Mondo N°  1 
L'aliena

Soggetto e Sceneggiatura: Roberto Recchioni e Luca Vanzella 
Disegni: Gigi Cavenago 

Copertina: Matteo De Longis 

Colori: Annalisa Leoni 

Periodicità: mensile 
Uscita: 16/10/2015 

Rosa, unica sopravvissuta all'italica traversata con Ringo, Seba e Nuè, è in viaggio, in criosonno verso il Nuovo Mondo. Nonostante si tratti di un viaggio interstellare, le frontiere del pianeta sono ben presidiate ed il respingimento è l'unica opzione da adottare verso i profughi. Infatti, il viaggio di Rosa non è autorizzato: solo chi viene estratto alla lotteria della Juric può avere l'onore di andare a sopravvivere lontano dalla Terra, pianeta ormai al collasso.
E' proprio per difficoltà nell'atterraggio che Rosa si troverà in una foresta selvaggia, popolata di animali affamati e dalle truppe di ricerca delle forze di frontiera.
Unico, per il momento, aiuto che avrà per mettere in salvo la pelle e proteggere lo sgorbietto che ha in grembo è Host un assistente di volo robotico dall'aspetto di un casco da moto.

Tralasciando i disegni di Gigi Cavenago in ottima forma ed i colori di Annalisa Leoni, veterana della serie che riporta i toni usati negli albi precedenti anche in questa terza avventura targata Orfani, mettiamo l'accento su Recchioni e Vanzella ai testi.
E' innegabile che tutte le novantasei pagine offrano un dolente retrogusto di già visto. La foresta selvaggia ricorda non poco Avatar, le creature che la abitano hanno un che di Nagaiano, i Cani non sono molto lontani dai Corvi (ma qui la spiegazione c'è), la lotteria in stile The Island, Host verrebbe da chiamarlo Wilson.
Rollo
La gravidanza di Rosa è il vero motore della storia, sarà curioso vedere come questa futura madre proteggerà la creatura che ha in grembo. Interessante scoprire il suo scopo su Nuovo Mondo e l'interazione con l'ambiente. Nonostante l'originalità dello spunto non riesco a togliermi dalla testa il paragone tra Rosa e Ripley, non so è una mia sensazione. Per mantenere il plurale del titolo è doveroso offrire alla causa un altro potenziale orfano, che arriva da dove proprio te lo aspetti.
Diaz
In primo piano abbiamo una forte tematica contemporanea: l'immigrazione clandestina. Argomento trattato alla Star Trek, quando già la serie televisiva degli anni sessanta del secolo scorso sconvolgeva le coscienze senza che se ne rendessero conto. E' un argomento importante che, inevitabilmente, schiera gli autori e Bonelli su una posizione chiara. Questa scelta si può definire coraggiosa. Si permette ad un autore di proporre il suo pensiero, col filtro della finzione, a rischio di perdere lettori. Lettori che se acquistano Orfani con altri albi della casa editrice milanese potrebbero decidere di interrompere il loro rapporto in modo totale. Personalmente spero che una presa di posizione, implicita, non dichiarata, come questa non passi inosservata e che porti ad un dialogo costruttivo e non ad uno dei tanti, tante volte visto in televisione, scontri distruttivi.

Giusta la scelta degli autori di cambiare palcoscenico, anche per via di un certo numero di fattori, ma mi chiedo quanto possa essere coinvolgente questa nuova stagione di dodici episodi mensili. Ringo ha girato spesso a vuoto, l'augurio è di non ripetere gli stessi errori e di sorprendere il lettore guidato verso un episodio finale spero più sorprendente di quello che suppongo possa essere.

La domanda, personale, ora è: seguire tutta la serie mensilmente, pagarla a prezzo pieno od attendere la sua comparsa sui banchetti dell'usato? O l'edizione BAO, che presto arriverà, quando andrà in sconto? Ancora non ho una risposta. Meglio rileggerlo un altro paio di volte prima di decidere.

lunedì 19 ottobre 2015

La Ragazza Incompleta - Character poster n°3


Oltre la metà della strada d'avvicinamento alla partenza del Kickstarter e terzo character poster. 
Anche oggi sulla pagina Facebook de La Ragazza Incompleta è apparso un nuovo personaggio. Lui è Sanhiro. Può sembrare una figura serafica e tranquilla, ma lo sarà davvero?
Quanti di voi sono già andati a conoscerlo? Più o meno di quelli che si son scontrati con Bandido o che hanno ammirato Ann?

Chi ci aspetta settimana prossima? Mistero!

Seguiteci, sosteneteci come state facendo e condividete senza remore. Perché?
Perché ce la vogliamo farcela!


giovedì 15 ottobre 2015

Kickstarter: istruzioni (interessate) per l'uso



Visto che tra  pochi giorni ne saremo ospiti anche noi, spieghiamo un po' cos'è Kickstarter.

Kistarter è, insieme al suo diretto concorrente Indiegogo, una piattaforma sociale di crowdfounding per progetti creativi di ogni genere. Quindi? Che vuol dire? Vuol dire che viene utilizzata da chi ha un'idea, un porgetto, per raccogliere i soldi tra gli iscritti e realizzarla. 
Ma come si partecipa?
Chi presenta il progetto deve mettere massima onestà e serietà nel suo lavoro, rispettando la fiducia che gli viene donata dai suoi sostenitori. Chi crea decide i due parametri fondamenti per la riuscita del Kickstarter: budget e durata temporale. In pratica in un determinato tempo bisogna arrivare al 100%, o più, del budget per poter vedere realizzato il sogno.
Qui diventa fondamentale convincere i possibili investitori con delle ricompense allettanti, che permettano di raggiungere l'obiettivo nel minor tempo possibile.
Chi sostiene lo fa decidendo di aderire ad una delle ricompense che il progetto propone, pubblicizzandolo tra i propri amici e sperare che l'obiettivo venga raggiunto nel minore tempo possibile.
Se clicchi vai direttamente qui.
E poi? Poi ci sono due eventi che segnano lo scadere dell'ultimo giorno online: il progetto ha successo od il progetto fallisce.
Se il progetto ha successo, quindi raggiunge il budget prefissato, Kickstarter sblocca i soldi e tutta la macchina può partire. Noi puntiamo decisamenta a questa opzione, perchè ce la vogliamo farcela a tutti i costi. Sapevatelo.
Se il progetto non ha successo i soldi tornano sulle carte di credito dei sostenitori, senza che essi perdano un centesimo.

L'obiettivo può essere raggiunto in due modi: ottenendo il 100% del finanziamento richiesto od ottenendone molto di più. Nel secondo caso, solitamente, i fondatori tendono a divide i proventi del successo con i loro sostenitori (detti backers) offrendo ulteriori ricompense (pledge) a chi li ha spinti al successo.
Ecco, un coraggioso che ha raccolto quasi 60.000$ per farsi un'insalata di patate (!).
Ovviamente il progetto che raggiunge il successo non è pronto all'istante. I soldi raccolti servono proprio a chi ha proposto l'idea per realizzarlo. Quindi, di solito, c'è un tempo d'attesa prima di ricevere il prodotto finito. Questo tempo è dichiarato in sede di raccolta fondi, di solito lo si trova nella descrizione delle offerte durante la donazione.
Tipo questa.

Ma come può stare in piedi un sito così? Dove trovano i soldi? I soldi li prendono dai progetti che hanno successo. Da ogni idea che arriva in fondo loro tranttengono circa il dieci percento del budget ottenuto. E' tanto? E' poco? Boh, intanto è. Ma noi interessa? Poco. Quello che conta è che Kickstarter è una via per farsi conoscere, proporre idee originali e diffonderle in tutto il globo, grazie alla rete. Se tanti donano poco anche i progetti più ambiziosi possono raggiungere il successo. Se tanti donano tanto, beh, speriamo lo facciano su La Ragazza Incompleta.

Spero di avervi aiutato a capire qualcosa di più di questa creatura sconosciuta che è Kickstarter e vi attendo numerosi dal 5 novembre per sostenerci.
Intanto, qui, continuiamo ad incuriosirvi e tentarvi con le ultime novità.


martedì 13 ottobre 2015

La Ragazza Incompleta - Character poster n°2


Forse quella del lunedì inizia ad essere una buona abitudine. 
Anche ieri sulla pagina Facebook de La Ragazza Incompleta è apparsa un'immagine nuova. Qui sopra potete ammirare, in tutta la sua rocciosità Bandido.
Ad oggi già 140 di voi sono andati a conoscerlo, certo non è una ragazza in asciugamano e ci aspettavamo un calo delle visite. Grazie mille a tutti da parte mia e da parte di Anna Diaz, che, come sempre, è responsabile di affascinare i vostri.
Il 5 novembre sarà una data importante e vogliamo arrivarci al meglio, magari regalandovi un altro paio di  poster per presentarvi altri personaggi.

Seguiteci, sosteneteci come state facendo e condividete senza remore. Perché?
Perché ce la vogliamo farcela!

lunedì 12 ottobre 2015

Batman 41

BATMAN #41 (98)
(Contiene Batman 39, Detective Comics 39, Grayson 7)
di Scott Snyder, James Tynion IV, Francis Manapul, Tim Seeley, Tom King, Greg Capullo, Dustin Nguyen, Brian Buccellato, Stephen Mooney
9788869712074
9771887472334-50098
16,8×25,6, S, 72 pp, col.
€ 3,50

Batman

Il dionesio, l'unica sostanza in grado di contrastare il virus con il quale il Joker ha infettato la città di Gotham. Il solo problema è che la fonte più pura di questa sostanza, utilizzabile per la creazione di un vaccino, si trova proprio nella spina dorsale del clown. In cerca d'aiuto, Batman, deve rivolgersi ad alleati, avversari ed alla Corte dei Gufi. Sarà, il suo, un piano senza speranza o riuscirà a fermare l'eterno pagliaccio?

Forse non l'ho seguito bene io, ma la storia del dionesio mi sembra saltata fuori un po' così per caso, ma magari il leggere troppa roba mi sconfonde i neuroni. Tuttavia la storia di Snyder sembra cadere, pericolosamente, verso una banalizzazione della mitologia appena creata. L'ultima pagina, però, lascia speranze per un ultimo numero degno della saga. Capullo, oltre che della bella copertina in condivisione, si occupa, come sempre e speriamo ancora per molto di rendere reali le paure instillate dallo scrittore. Interessanti le sue versioni dei personaggi "nuovi" di cui si occupa. Come sempre piacevole la luminosità delle tavole che, anche nelle scene più buie, permettono di godere di tutti i dettagli.

La dottoressa Zaheer ed i folli che l'hanno sequestrata giungono al luogo dove il Joker voleva che arrivassero. Cosa scopriranno? Quale verità è pronto a rivelare loro il folle criminale?

Finisce, con un numero d'anticipo ed un finale interlocutorio, il folle viaggio dei personaggi in mano a Tynion IV e Nguyen. Una storia folle, con un finale amaro, ma che, grazia all'ottima gestione dell'alone della presenza del Joker, non manca di soddisfare. Un'avventura di poche pagine totali, ma di grande valore aggiunto sia per l'abilità narrativa che per il tratto grafico che l'ha accompagnata. 

Detective Comics

Anarky ha liberato, grazie alle maschere recapitate ad ogni abitante di Gotham, gli istinti più bassi della popolazione. La violenza imperversa per le strade, ma Batman ed un riottoso Bullock stanno cercando di contrastare gli eventi. Per farlo devono, nonostante la poca reciproca simpatia, collaborare e trovare indizi che svelino loro la vera identità del criminale. Secondo la teoria del Detective più abile del mondo, esiste un collegamento tra il Cappellaio Matto, e la sua ricerca di Alice, con Anarky. Forse, qualcosa nel loro passato li accomuna. Seguendo le tracce del Bianconiglio i due rischieranno la vita.

Contorta, intricata, ma di semplice lettura. La storia di Manapul esplora i tratti caratteriali di più personaggi in contemporanea, e come personaggio si intende anche il GCPD con i suoi segreti e le sue storture. Buccellato ha questo tratto violento ed aggressivo che ben si adatta alla storia.  Finora piacevole. La prova del fuoco sarà ala momento di tirare le conclusioni.

In Grayson, oltre all'avventura spaziale di Dick, vengono esaminati lati oscuri di Spiral, di Helena Bertinelli e quello meno oscuro di Midnighter. Finisce il primo arco narrativo dedicato al Pugno di Caino, che con il proseguire dei numeri ha dedicato sempre meno spazio alla trama orizzontale tra il signor Malone ed il suo infiltrato. Partito bene, inizia un po' ad adagiarsi sulle dinamiche narrative che hanno decretato la chiusura de "L'inutile Nightwing".

venerdì 9 ottobre 2015

Justice League 41

JUSTICE LEAGUE #41
(Contiene Justice League 39, Justice League Dark 39, Green Arrow 37-38)
di Geoff Johns, J.M. DeMatteis, Andrew Kreisberg, Ben Sokolowsky, Jason Fabok, Andres Guinaldo, Daniel Sampere
9788869712203
9772280013001-50041
16,8×25,6, S, 84 pp, col.
€ 4,50

Justice League

Il virus Amazo ha subito un'ennesima variazione. Coloro che si sono ammalati e sono sopravvissuti, adesso, fanno coscienza collettiva con il paziente zero e vogliono sterminare tutti gli infetti. I tre sopravvissuti, Superman, Wonder Woman e Lex Luthor, dovranno trovare il modo di fermare il virus prima che lui fermi loro. In ogni caso le conseguenze saranno irreversibili.

Geoff Johns sta avvicinando l'universo DC a quello Marvel. Questo virus sembra essere la chiave di volta per fare qualcosa che in un altro palazzo di New York era stata realizzata decine di anni fa, per due volte.
La saga, illustrata egregiamente da Fabok (ma che bella è la sua Diana?), se ne verranno sfruttate le conseguenze nel modo migliore sarà il motore d'avviamento di una nuova era nelle pubblicazioni cartacee della controllata della Warner Bros.

Justice League Dark

Finalmente, davvero?, tutti i membri della Justice League Dark si sono ritrovati. Il problema è che devono combattere una creatura che sta fagocitando tutto il Tempo esistente. Riusciranno ad impedire la stessa minaccia.

Quelli della Justice League Dark non trovano neanche il tempo per un panino o per andare in bagno. Mi chiedo dove trovino le energie per castare incantesimi o solo per alzarsi in piedi e combattere tutti i nemici che DeMatteis gli piazza davanti. Con i disegni di Guinaldo la storia procede nitida e spedita, ma sembra, quantomeno, necessario qualche numero più leggero, per tirare il fiato. In fondo anche questi eroi oscuri sono persone normali. Cioè, si fa per dire.

Freccia Verde sta iniziando ad assumere toni interessanti. Saranno i disegni di Sampere che stravolgono il concetto di Sorrentino, sarà la storia derivata dal serial televisivo, grazie a Andrew Kreisberg e Ben Sokolowsky, ma, finalmente, le avventure di questo personaggio sembrano iniziare ad avere un senso.
Forse è troppo presto per dirlo, ma, sinceramente, questo mese, voglio dargli una possibilità. Che poi, oh, il villanzone è sempre quel che è. Però son passi avanti nella direzione giusta.

giovedì 8 ottobre 2015

Avengers 27

AVENGERS 27
ALL NEW MARVEL NOW!
Contiene: Avengers #41, Avengers World #17-18
Autori: J. Hickman (S), F. Barbiere (S), M. Deodato (D), M. Checchetto (D)
AVENGERS 42
MARVEL ITALIA
17x26, S., 80 pp., col. 
Disponibile dal 10/09/2015
prezzo: € 3.50

A tre mesi dalla fine del tempo tutto diventa uno. Le serie della Casa delle Idee che fu di Stan Lee unisce i flussi temporali, ci annuncia che sono vive ancora una dozzine di Terra e che la Cabala sta facendo di tutto per sterminare quelle sopravvissute. Lo stesso scopo, uccidere mondi per salvare il proprio, è quello che persegue il criminale Mr Fantastic dell'universo Ultimate, al servizio dello SHIELD. La Terra Ultimate, per la prima volta, fa capolino nelle avventure dei nostri Vendicatori. Dopo quindici anni è un evento così speciale da meritarsi la riproposizione della copertina del primo numero di The Ultimates come cover di questo preludio alla vigilia della fine.
Nel mondo reale, intanto, scopriamo i retroscena della relazione tra Cannonball e Smasher e come Roberto Da Costa ha acquisito l'AIM, ma anche come deve lottare per mantenerne il possesso.

Insomma la storia di Hickman anziché semplificarsi inserisce sempre più dettagli e curiose curiosità, incasinando il lettore anche con l'alternanza su testate parallele come Superior Iron Man. All'inizio mi aveva colpito l'idea complessa di Hickman, ma, come forse ho già scritto in queste pagine digitali, la soluzione migliore sarebbe stata quella di proporre una corposa graphic novel. Avremmo goduto di un flusso narrativo costante, non avremmo dovuto saltare da una collana all'altra per capire, non ci saremmo dimenticati dettagli. La scelta è stata un'altra e la complessa orchestrazione di Hickman ne sta risentendo.

I disegni di Deodato Jr., Avengers, e Checchetto, Avengers World, sono sempre di grande impatto e sono una buona scusa per non buttare tutto all'aria prima della fine del tempo.

Aventi così ancora per due mesi.

martedì 6 ottobre 2015

La Ragazza Incompleta - Character poster n°1


Ieri sulla pagina Facebook de La Ragazza Incompleta è apparsa l'immagine qui sopra.
Ad oggi ha avuto 595 visualizzazioni. Grazie mille, da parte mia e da parte di Anna Diaz che ha dato una forma fisica alla mia idea.
Chi è Ann lo potete leggere nelle poche righe del character poster che vi abbiamo offerto.
Se Anna avrà il tempo proverà a regalarvi ogni settimana, da qui al 5 novembre, un nuovo poster per presentarvi altri personaggi.

Seguiteci, sosteneteci come state facendo e condividete senza remore. Perché?
Perché ce la vogliamo farcela!


lunedì 5 ottobre 2015

Star Wars Rebels

Quattordici anni dopo la vendetta dei sith e cinque anni prima della nascita della nuova speranza, un gruppo di ribelli ruba all'Impero e commercia con i Ribelli. Ben presto, però, si troveranno a dover scegliere se rimanere per sempre contrabbandieri o passare definitivamente a lottare contro coloro ai quali rubano.
Lo spettro è una piccola nave spaziale. Ai suo comandi Hera e l'equipaggio composto da Kanan, Zeb, Sabine e C1-10P (Copper). Sabine è una Mandolariana, Zeb, l'ultimo della sua specie e Kanan nasconde un segreto. Segreto che dovrà rivelare quando entrerà in contatto con il giovane Ezra Bridger, giovane ladro e truffatore di belle speranze, che vive su Lothal dell'Orlo Esterno. Nel suo piccolo il ragazzo lotta contro l'Impero, mettendogli i bastoni tra le ruote quando se la prende con gli abitanti della sua città, guadagnandoci qualcosa. Tra i due nascerà un rapporto che andrà oltre l'amicizia e che li metterà faccia a faccia con l'Inquisitore e la Flotta dell'Impero Galattico.

Sorvoliamo sul fatto che questo prodotto d'animazione sia propaganda Ribelle contro l'Impero e cerchiamo di parlarne obbiettivamente.
Ma gli Stormtroopper? Impareranno prima o poi a sparare? Ma quante occasioni hanno avuto, in questa serie, per liberarsi della feccia della Repubblica ed hanno sbagliato mira? Troppe! Anche l'Inquisitore, nonostante il terrore che mette nel nome e nell'aspetto, fatica a essere risolutivo contro questa marmaglia. Bisognerà prendere più di petto la situazione.
Dicevamo.
Com'è Rebels? E' un buon prodotto dagli standard di animazione tendenti al basso. Si è scelto di animare i personaggi, sia principali che non, solo nei movimenti e nel volto e si sono trascurati capelli, peli ed altri dettagli. Capisco che anche nell'animazione classica si facesse, ma qui si nota di più. I fondali, come da tradizione, sono spesso di riciclo, ma quello che mi ha maggiormente infastidito è stata l'eccessiva, inumana, staticità delle truppe all'arrivo di Tarkin. Stessa scena dell'arrivo di Vader nel film classico, ma qui tutti immobili. Sembrava fossero parte dello sfondo. Non un riflesso, non un dondolio. Minuti e minuti di staticità. Peccato.

Ecco, questi sono i principali problemi di questa bella serie d'animazione digitale. L'assenza di George Lucas sul ponte di comando non si sente troppo. Si assiste alla ricomparsa di personaggi conosciuti, si vivono bene le ambientazione, si entra nel vivo delle avventure dell'equipaggio dello Spettro. I personaggi godono tutti di una buona caratterizzazione e non mancano gli episodi che ne approfondiscono le varie sfumature. Tutti interagiscono e la dinamica che gli autori creano sembra genuina e reale. Le scene di combattimento sono abbastanza curate, le musiche (d'ispirazione cinematografica) coinvolgono e stimolano alla visione continua.

La trama è un continuo sviluppo. Se alcuni espedienti sembrano essere abbastanza evidenti per lo spettatore esperto, sono narrativamente efficaci per chi in queste dinamiche non è abituato a trovarvisi.

Il doppiaggio italiano è piacevole. Il sonoro adeguato. L'edizione in DVD curata, tre dischi da cinque episodi da 22 minuti l'uno, grazie anche agli speciali, concentrati sull'approfondimento dell'episodio appena visto (in inglese sottotitolato in italiano). Tutto sommato non permette di rimpiangere l'edizione in raggio blu non disponibile per il nostro mercato.

Per chi non l'ha visto. Per chi l'ha visto. Per chi vuole far appassionare i bambini a Star Wars. Per l'adulto cresciuto a pane e Guerre Stellari. Che poi l'ultimo episodio...

Lingua orig. inglese 

Paese Stati Uniti 
Generi western
Autore Simon Kinberg 

Regia Dave Filoni

Supervisore Studio Lucasfilm Animation, LucasFilm, Disney Television Animation 
Reti Disney XD, Disney Channel (episodio pilota) 
1ª TV 3 ottobre 2014 – in corso 
Durata ep. 22 minuti 
Reti it. Disney XD, Rai Gulp 
1ª TV it. 3 ottobre 2014 – in corso 
Dialoghi it. Carlo Cosolo 
Dir. dopp. it. Carlo Cosolo 

venerdì 2 ottobre 2015

Sexual Parasite: Killer Pussy.

Un gruppo di giovani in gita. Una macchina che finisce la benzina ed i cellulari che non hanno campo. Sono obbligati a scendere dal loro mezzo ed a proseguire a piedi in mezzo alla boscaglia. Dopo lungo camminare, dopo aver patito la fame, finalmente trovano un luogo dove rifugiarsi. Quella che sembra essere una vecchia centrale elettrica abbandonata, in realtà, nasconde un mistero. Qui è posto sotto ghiaccio il corpo di un'esploratice infettata da un parassita mortale. Un parassita che si nutre degli uomini con cui lei entra intimamente in contatto. I ragazzi la libereranno e con tutte le loro forze dovranno sopravvivere.
Tutto questo nel Giappone del 2004.

Giappone 2004. Nel panorama dei mediometraggi esce questo indecente capolavoro di Takao Nakano, che praticamente fa tutto lui tranne il recitare. Dal mondo degli AV giapponesi recluta due attrici, Sakurako Kaoru e Natsumi Mitsu, disinibite e "carismatiche" per far presa sul pubblico. A loro affianca delle vittime sacrificale ed un'idea che sarà ripresa in Denti di Mitchell Lichtenstein, commedia horror americana inutile del 2007, della donna mangiatrice di uomini, in tutti i sensi, ma non con la bocca.

Gli effetti speciali sono qualcosa di tremendamente ridicolo, il parassita responsabile è un guanto di gomma decorato come la testa di Godzilla, ma anche altamente geniale, quando il mostro si prepara a mangiare.


Dei sessanta minuti di durata, ovviamente, avendo materiale a disposizione, il regista non riesce a non incentrare la storia sulla fisicità delle sue donne. E per intenderci Sakurako Kaoru è Tifa di Final Fantasy dal vivo.


La realizzazione è spartana. Le location ridotte al minimo, l'incredibile (nel senso di poco credibile) foresta amazzonica e i tre o quattro interni dove i ragazzi tendono a morire come mosche. L'uso intenso del sangue è meritevole di nota. E' tanto, ma gustoso. Certe scelte nel suo utilizzo sono al limite delle sue proprietà fisiche, ma rendono bene l'idea.


Il regista (e tutto il resto) non si riparmia neanche una citazione per un classico dei B-Movie del cinema italiano. In una sequenza è possibille riconoscere la presenza della canzone Deep Down che venne, nel 1968,  utilizzata da Mario Bava nella colonna sonora di Diabolik, film da lui diretto.

Ovviamente non è un cult. Ovviamente non è un must. Decisamente ci vuole la maggiore età ed una propensione al ridicolo per vederlo, tendenzialmente in lingua originale sottotitolato od in inglese od in italiano. Sicuro che un'ora del proprio tempo da buttare su questo film ce la si può anche giocare. Se non altro per l'idea. Dai, su, premiate l'idea.

Titolo originale Kiseichuu: kiraa pusshii 

Lingua originale giapponese 

Paese di produzione Giappone 

Anno 2004 

Durata 60 min 

Genere orrore 

Regia Soggetto Sceneggiatura Effetti speciali Takao Nakano 

Produttore Hideaki Nishiyama 
Casa di produzione Total Media Corporation 
Fotografia Nobuhito Kisuki 

Interpreti e personaggi

Sakurako Kaoru: Mikage Ryoko
Natsumi Mitsu: Mari Akabane
Tomohiro Okada: Akira Yono
Tôgo Okumoto: Hiroshi Omiya

giovedì 1 ottobre 2015

Dylan Dog - La morta non dimentica

Dylan Dog N°  349 
La morta non dimentica

Soggetto e Sceneggiatura: Paola Barbato 
Disegni: Bruno Brindisi 

Copertina: Angelo Stano 

Periodicità: mensile 
Uscita: 29/09/2015 

Direttamente dal paesino in cui si sono ritirati in pensione, Block e Jenkins si presentano, formali, alla porta dell'Indagatore dell'Incubo. Qualcosa di strano sta succedendo in una casa a pochi passa dalla loro: un uomo, del quale entrambi hanno partecipato al funerale , è stato visto seduto in casa sua.
Stranamente anche a Londra, l'Ispettore Carpenter, sta avendo a che fare con dei manichini che se ne vanno in giro per la città. Questi manichini sembrano essere dei cadaveri eviscerati ed impagliati, lasciati in giro come messaggio per qualcuno. Che quel qualcuno sia proprio Dylan Dog? E che quel messaggio, all'apparenza sempre più personale, sia opera di una sua vecchia conoscenza impossibilitata a morire? Che ci sia Nora Cuthbert dietro a questo evento eccezionale?

Tornano Nora e Gus, quindi vi dovete andare a rileggere (a meno che non abbiate una gran buona memoria) il numero 338 della serie regolare di Dylan Dog, per fare un po' il punto della situazione. Paola Barbato, già autrice della sceneggiatura dove sono apparse queste buonanime immortali per colpa dell'Old Boy, sfrutta pienamente, per la prima volta, la continuity. Dopo tanti anni, tornano dei personaggi che sembrano avere la possibilità di divenire ricorrenti. Nora e Gus sono una coppia psicopatica, ridotta senza ragione dalla condizione in cui sono costretti e con il solo obiettivo di tornare ad incrociare la strada di chi li ha ridotti così. La narrazione è abbastanza faticosa. A volte accelera, a volte rallenta, sopratutto quando ti chiede di ricordare cosa sia successo un anno fa. Il mio consiglio è quello di trovare una mezz'ora e ripassare prima Mai più, Ispettore Bloch e poi dedicarsi alla lettura del nuovo albo acquistato in edicola. I meccanismi narrati della Barbato risulteranno più chiari e fluidi.
Ai disegni Bruno Brindisi. Non lo so, accidenti. A volte mi piace, a volte no. Alcune pagine dici wow, in altre ti limiti ad oh. Caratterizza bene i personaggi, offre citazioni da altri mondi narrativ, dona a Nora l'aspetto di una giovane Madonna Ciccone, si esalta nelle scene semi-splatter (visto che, per forza di cose, di sangue ce ne è poco), ma ogni tanto si perde. A volte, nella ricerca di nitidezza dell'immagine, col tratto sottile, tende a creare l'effetto opposto ed a confondere l'occhio di chi legge.

La copertina di Stano, tendenzialmente dominata da ombre e colori scuri, perde di luminosità anche per la scelta del posizionamento del titolo. Se sapete da 349 numeri che la banda del titolo sarà a quell'altezza: non metteteci tutti quei dettagli sotto. Il cuore sul tavolino quasi sparisce, le gambe di Nora praticamente mozzate. Si stringe di meno l'inquadratura e si guadagna in godibilità dell'immagine, a mio modesto parere.

Il mese prossimo è il momento del numero 350, full color. Disegni e storia saranno di Carlo Ambrosini che nella sua ultima uscita tutta a colori su Orfani: Ringo non mi ha convinto per niente. Speriamo che quel numero, per lui e per Bonelli, sia stata un buona palestra e che entrambi sappiano stupirci con scelte coraggiose e coinvolgenti.