lunedì 29 giugno 2015

Dylan Dog - ...e cenere tornerai

Dylan Dog N° 346
...e cenere tornerai

Soggetto e Sceneggiatura Paola Barbato

Disegni Raul & Gianluca Cestaro

Copertina Angelo Stano

Periodicità mensile
Uscita:27/06/2015

Un tunnel di paranoia. In questo è precipitato Dylan Dog. Senza motivo apparente i suoi nervi hanno ceduto, crede che tutto il mondo complotti contro di lui e che anche i suoi amici più cari gli siano infedeli. Persino Groucho potrebbe essere uno di quei nemici da combattere e lui non lo aveva mai sospettato. Ma quale sarà la realtà. La sua vita sarà destinata a cambiare o tutti i tasselli del puzzle torneranno a posto?

Finalmente un punto di svolta nella nuova gestione Recchionica di Dylan Dog. Finalmente le ultime due pagine di questo albo ci mettono qualche dubbio e qualche pulce nell'orecchio per il prosieguo di questo primo anno di gestazione.
Finalmente, oltre tutto, Stano realizza un copertina orribile come mai ne aveva fatte. Forse era di fretta, forse era svogliato, ma ho dovuto controllare tre volte per credere che in Bonelli non avessero sostituito il copertinista senza avvisare.
Ai testi, faccio tutto io, Paola Barbato. Non una delle sue storie più riuscite, con tanti dejà vù che, solo, i lettori più giovani possono aver apprezzato come novità. Una storia ripetitiva, ma che funziona solo per aver nel finale quelle due paginette di cui sopra. Ma comunque sia: ci sarà mai spiegato come mai Dylan sia finito in questo stato di paranoia? Sarà stato un tè con i pasticcini drogato od una sua elucubrazione sulla sua vita?
Ai disegni i Cestaro. Il loro stile è duro e graffiato, particolarmente adatto per rendere la situazione caotica e disperata in cui è precipitato l'ex Old Boy. Sono disegni poco amichevoli, ma decisamente curati. L'idea di introdurre volti famosi nella narrazione, per dare un aspetto ogni volta diverso alle persone che Dylan incontra, non è originale, ma è efficace. Quello che turba è come questa tecnica, troppo facilmente, risolva il problema narrativo. Probabilmente la scelta è stata presa ponderatamente e consultando testi di medicina o specialisti, ma non so quanto il lettore non la trovi una scorciatoia.

La storia si salva per aver gettato un seme destinato a crescere nel prossimo futuro. Speriamo che l'albero che ne nascerà dia buoni frutti.

venerdì 26 giugno 2015

Justice League 37

JUSTICE LEAGUE #37
(contiene Justice League 34, Justice League Dark 34, Green Arrow 33-34)
di Geoff Johns, J.M. DeMatteis, Jeff Lemire, AA.VV.
9788868739454
9772280013001-50037
16,8×25,6, S, 84 pp, col.
€ 4,50

Justice League

Lex Luthor è membro della Justice League a tutti gli effetti. Opera sul campo assieme ai più grandi eroi della Terra ed ognuno di loro cerca di capire qualcosa di più dei veri scopi del miliardario.
Intanto Luthor, grazie alla Lexcorp, stringe accordi con le industrie Wayne e perfeziona i contratto di consulenza con Capitan Cold, come responsabile della sicurezza.
Nel mentre: Flash cerca di aiutare Power Ring a gestire il potere malvagio che l'ha investita.

Poche pagine. L'unico appunto che si può muovere a questa storia di Johns è che ci sono troppe poche pagine. Sarebbe bello sapere cosa succederà e come si muoveranno gli ingranaggi di questa storia, ma l'attesa è lunga. I disegni di Kolins ricordano il vecchio ciclo di avventure di Flash, scritto dallo stesso Johns, ma non mi piacciono del tutto. Forse è troppo fedele alla rappresentazione reale di pose ed atteggiamenti o, forse, non riesce a disegnarle come dovrebbero essere, tant'è che mote vignette paiono forza e spezzano il ritmo narrativo.

Justice League Dark

Deadman è vivo. Ha portato a Nanda Parbat il demone Pantheon, senza saperlo, ed adesso deve trovare un modo per risolvere il guaio in cui ha cacciato, inconsapevolmente, anche tutta la JLD.
Intanto i rapporti tra i membri del gruppo non riescono a migliorare ed il pomo della discordia è sempre John Constantine con il suo atteggiamento egoistico ed egocentrico.

Una storia semplice, di transizione, che ci fa scoprire qualcosa di più di Deadman, una narrazione delle origini dei personaggi che ultimamente si era un po' persa.
Disegni di Guinaldo in linea con le caratteristiche della serie anche se gli sfondi, ogni tanto paiono un po' troppo vuoti.

Freccia Verde è una continua illusione di ultimo numero. Ogni volta, nell'editoriale, ci dicono "qui si conclude", ma poi non è mai vero. Questa volta sì. Con una buona storia, finalmente fuori dalle logiche dei clan, meno dispersiva e vacua, dove i personaggi ritornano protagonisti, Sorrentino e Lemire chiudono il loro ciclo su Freccia Verde. Lasciano al prossimo autore qualche personaggio in più, lo stesso nemico con il quale avevano iniziato loro ed un ciclo abbastanza discutibile alle loro spalle.

giovedì 25 giugno 2015

He-Man and the Masters of the Universe 14

HE-MAN AND THE MASTERS OF THE UNIVERSE #14
(Contiene He-Man and the Masters of the Universe monthly 9-10)
 di Dan Abnett, Michael S. O’Hare
 9788868739652
 9772284343005-50014
 16,8×25,6, S, 48 pp, col.
 € 2,95

L'idea di Re Randor di penetrare al centro di Eternia, attraverso i suoi sei gironi infernali, per incontrare Zoar e chiederle la resurrezione di Sorceress sembra folle, ma è avvallata sia dai suoi sudditi, Moss Man, Stratos, Battle Cat, Teela che da suo figlio He-Man.
L'impresa risulta essere estremamente difficile e brutte avventure aspettano ognuno dei protagonisti.

Insomma. La storia di Abnett è un po' tignosa e ripetitiva, almeno nel primo dei due numeri che compongono questo albo. Bisogna dire che si riprende notevolmente nel finale e tira in ballo dei protagonisti storici che aspettavamo da un po' di tempo. Interessante la scelta del linguaggio storico che l'autore ha decise di mettere in bocca ai suoi protagonisti. Probabilmente ha tentato un esperimento alla Thor della Marvel, per vedere come avrebbe risposto il pubblico. Dei disegni si occupa O'Hare. Ci piazza mascelloni e tratti decisi in ogni dove, ma alla fine non dispiace anche perchè risulta particolarmente adatto per raffigurare Moss Man e Stratos; meno per He-Man e suo padre.

Continua ad essere una buona collana, anche se si resta in attesa di sviluppi veramente interessanti. Riempitiva, ma simpatica, la scelta di pubblicare a fine albo i riassunti degli episodi della serie tv e delle curiosità a loro legate.

martedì 23 giugno 2015

La principessa e il ranocchio


Tiana è una ragazza con un doppio lavoro ed un sogno: acquistare un vecchio zuccherificio in riva al fiume per farlo diventare il più bel ristorante di New Orleans.
Naveen è un principe diseredato dai genitori che, con il suo maggiordomo, raggiunge New Orleans per trascorrere il famoso Mardì Gras divertendosi, cacciando ragazze e suonando Jazz.
Dr. Facilier è uno stregone Voodoo che ha un solo obiettivo: diventare padrone di New Orleans per ripagare i suoi debiti in anime con gli spiriti dell'aldilà.
Le storie di questi tre personaggi ben presto si incroceranno e tireranno in ballo anche comparse minori, ma importanti: la bella e viziata Charlotte, figlia dell'uomo più ricco di New Orleans e Re del Carnevale, Louis l'alligatore jazzista, la strampalata lucciola Ray, Mamma Odie, strega Voodoo dai grandi poteri e tanti altri.
Naveen e Tania saranno legati da un incantesimo che li trasformerà in rospi, ma in quella condizione vedranno qualcosa che avevano perso di vista quando erano umani. Una maledizione è sempre tale o, qualche volta, può essere utile per aprire nuovi orizzonti?

“Cosa ti manca? Cosa non hai? Cos'è che insegui se non lo sai?” (cit. G. Morandi)
Sembra essere un po' questo il messaggio subliminale che Ron Clements, Rob Edwards, Greg Erb, John Musker, Jason Oremland, gli sceneggiatori della pellicola, lanciano agli spettatori di ogni età. I due protagonisti appaiono come le due facce della stessa medaglia: dedita al lavoro e per nulla al divertimento Tania, solo divertimento e nessuna responsabilità Naveen. I due ragazzi sembrano avere bisogno di vivere un'avventura fuori dagli schemi in cui si sono relegati ed esservi catapultati da ranocchi è il modo migliore.
Le scenografie di James Aaron Finch ci portano dritti in una calda, accogliente, New Orleans degli anni '20 del secolo scorso, durante il periodo dell'anno in cui è più animata: il Carnevale. Grazie al gran lavoro dei disegnatori si respirano a pieno sia le atmosfere cittadine che quelle di palude, tanto che dispiace non essere lì a partecipare ai festeggiamenti.
I personaggi sono ben caratterizzati. Intrigante fin dall'inizio è l'Uomo Ombra (voce italiana sia per i dialoghi che per il cantato di Luca Ward), che tanto ricorda sia l'iconico Baron Samedì della tradizione Voodoo che il Jafar di Aladin, La popolazione della palude è variopinta e divertente. L'alligatore Louis (Pino Insegno) è un pezzo da novanta a metà strada tra l'orso Balù de Il richiamo della Foresta ed il mito del Jazz Louis Armstrong. La lucciola Ray (Luca Laurenti) si distingue per la sua sincera stramberia e per quel finale un po' alla Peter Pan che lo coinvolgerà. Mamma Odie è un richiamo penetrante alla strega Voodoo di Monkey Island, che tanti videogiocatori hanno ancora nel cuore. Ben caratterizzati anche Charlotte La Bouff ed il suo Gan Papà, così come il corruttibile Lawrence (con la voce italiana di Franco Zucca). I protagonisti sono, forse, meno incisivi nella loro forma umana, sicuramente lo è Naveen. Tania è caratterizzata notevolmente meglio, essendo la protagonista della storia, con il suo background di felicità interrotta, di un sogno spezzato (funziona, ma, a dire la verità, è qualcosa di già visto).
Il film diretto da John Musker e Ron Clements (registi di due grandi successi Disney come La sirenetta e Aladdin, ai quali non mancano di offrire omaggi e ricordi agli spettatori, ad esempio i due carri durante la sfilata del Carnevale: uno dedicato a Jafar e l'altro a Tritone), è un ottimo ritorno al musical Disney grazie alla colonna sonora composta da Randy Newman. Il musicista azzecca sia le musiche di sottofondo che le canzoni principali. Tutto crea un’atmosfera tale da generare un microcosmo di quasi cento minuti in cui immergersi divertendosi. Azzeccata la scelta italiana di sfruttare al meglio le sinergie tra doppiatori per la recitazione e doppiatori per le parti cantate. A Domitilla D'Amico si affianca Karima Ammar, nei panni di Tiana, mentre in quelli del Principe Naveen troviamo sia Francesco Pezzulli che Stefano Rinaldi, per il canto.
L'idea di John Lasseter, produttore esecutivo e gran genio dietro ai successi Pixar, di riproporre al pubblico un film in animazione tradizionale come 49° Classico Disney ha solo parzialmente pagato. La lavorazione più lunga e le tecniche classiche, ma credo anche una campagna pubblicitaria poco convincente, hanno rallentato i risultati di questo ottimo film d'animazione. Un film che, comunque, ha incassato al cinema il doppio di quanto speso per produrlo e che piano piano sta salendo con le vendite in home video.

Io, devo dire, che ho amato particolarmente l'animazione sotto ogni suo aspetto. Ho apprezzato sia ciò che si muoveva in primo piano che sullo sfondo, sia le bolle d'acqua che salivano dalla palude che le psichedelie del Voodoo, le lucciole ed i fenicotteri, le rane e gli umani. Il cinema d'animazione, ormai, è imprescindibile dal digitale, ma vedere un bel film tradizionale scalda sempre l'occhio ed il cuore. Ormai, purtroppo, questo sarà sempre più una rarità. Disney non credo ne abbia in progetto altri, e questo film è ormai del 2009, lo Studio Ghibli ha chiuso e ciò che ne rimane si dedicherà a progetti piccoli. Godiamoci i colori caldi e le linee morbide di questi ultimi lavori, con un po' di nostalgia e con tanta attenzione alle nuove tecniche. Quello che più conta, però sono i messaggi che cercano di passare attraverso queste storie. Qui ce n'è uno tanto semplice quando intrigante, stiamo attenti a non perdercelo.
Titolo originale The Princess and the Frog
Lingua originale Inglese
Paese di produzione USA
Anno 2009
Durata 97 min
Genere animazione

Regia Ron Clements, John Musker

Soggetto basato sulla fiaba omonima dei Fratelli Grimm
Sceneggiatura Ron Clements, Rob Edwards, Greg Erb, John Musker, Jason Oremland
Produttore Peter Del Vecho
Produttore esecutivo John Lasseter
Casa di produzione Walt Disney Animation Studios
Distribuzione (Italia) Walt Disney Pictures
Character design Rick Maki
Animatori Dale Baer, Eric Daniels, Ian Gooding, Bert Klein
Montaggio Jeff Draheim
Musiche Randy Newman
Scenografia James Aaron Finch

Doppiatori originali

Anika Noni Rose: Principessa Tiana
Keith David: Dr. Facilier
Jenifer Lewis: Mamma Odie
Jim Cummings: Ray
Bruno Campos: Principe Naveen
Peter Bartlett: Lawrence
Michael-Leon Wooley: Louis
Jennifer Cody: Charlotte La Bouff
John Goodman: Eli "Gran Papà" La Bouff
Oprah Winfrey: Eudora
Terrence Howard: James
Ritchie Montgomery: Reggie
Jerry Kernion: Henry Fenner
Corey Burton: Harvey Fenner
Elizabeth M. Dampier: Tiana da bambina
Breanna Brooks: Charlotte da bambina

Doppiatori italiani

Domitilla D'Amico: Principessa Tiana (voce)
Karima Ammar: Principessa Tiana (canto)
Francesco Pezzulli: Principe Naveen (voce)
Stefano Rinaldi: Principe Naveen (canto)
Luca Ward: Dr. Facilier
Franco Zucca: Lawrence
Graziella Polesinanti: Mamma Odie (voce)
Maria Cristina Brancucci: Mamma Odie (canto)
Luca Laurenti: Ray
Pino Insegno: Louis
Micaela Incitti: Charlotte La Bouff
Sergio Cammariere: Senatore John
Paolo Marchese: Eli "Gran Papà" La Bouff
Angiola Baggi: Eudora
Roberto Draghetti: James
Roberto Stocchi: Reggie
Oliviero Dinelli: Henry Fenner
Ambrogio Colombo: Harvey Fenner
Giulia Tesei: Tiana da bambina
Arianna Vignoli: Charlotte da bambina
Enzo Avolio:Darnell
Vladimiro Conti: Due Dita
Stefano Mondini: Buford

domenica 21 giugno 2015

Star Wars - Darth Vader 1


DARTH VADER 1

Contiene: Darth Vader #1

PANINI DARK 1

Autori: Kieron Gillen (S), Salvador Larroca (D)

17x26, S., 48 pp., col.

PANINI COMICS

Disponibile dal 04/06/2015

prezzo: € 2.90

L'Oscuro Signore dei Sith è uno dei pochi sopravvissuti alla distruzione della Morte Nera ad opera dei ribelli. L'ira per il fallimento covata dall'Imperatore Palpatine è riversata su di lui. Come se non bastasse la recente incursione dei ribelli durante una trattativa per delle armi lo ha messo ulteriormente in cattiva luce. Darth Vader è costretto a rimediare agli errori commessi andando a trattare con Jabba The Hut per nuove forniture di armi, ma non tutto è come sembra.

Ai testi Kieron Gillen, direttamente dalle saghe degli X-Men, ed ai disegni Salvador Larroca, tanta, ma tanta roba nel suo passato Marvel. L'incipit è buono, il legare la storia iniziale del ciclo con quelle dei ribelli dell'altra collana è davvero interessante. Poi, come non si può adorare lo spietato per eccellenza: Darth Vader. Carisma allo stato puro. Ben disegnato, anche se con, un po' troppe, variazioni negli abiti che indossa, tra una tavola e l'altra, rispetto alla versione cinematografica. La trama sembra essere intrigante in quanto porta in scena sia personaggi storici che qualche faccia nuova. Chi proseguirà nella lettura dell'albo bimestrale potrà imbattersi in nuove, interessanti, pericolose, conoscenze .
 
Per i collezionisti non mancano le variant cover ed anche un cofanetto che le contiene tutte, oltre ad un'altra variant esclusiva per questa edizione speciale.

Io mi fermo qui, magari aspettando un bel volumetto brossurato.

giovedì 18 giugno 2015

Superman L'Uomo d'Acciaio 14

SUPERMAN L’UOMO D’ACCIAIO #14
(Superman Wonder Woman 11, Worlds’ Finest 24-26)
di Charles Soule, Paul Levitz, Thony Silas, AA.VV.
9788869710124
9772284402009-50014
16,8×25,6, S, 84 pp, col.
€ 4,50
 
Superman/Wonder Woman

Superman è tornato in sé ed è pronto ad aiutare la Justice League contro Brainiac ed il suo piano criminale. L'intenzione del riduttore di mondi è quella di sottrarre, attraverso il coma, le coscienze di tutti gli abitanti del pianeta. Ad essere immuni sembrano veramente in pochi e gli eroi che non lo sono devono fornire il loro aiuto dalla Fortezza della Solitudine. La superiorità di Brainiac appare schiacciante. Superman e Wonder Woman devono tentare due mosse disperate per cercare di salvare l'umanità.

Dalla coralità dei problemi sembra, quasi, una storia adatta ai canoni della Justice League (vista anche la mole di eroi impegnati). Saltando gli episodi pubblicati sull'antologico di Superman si rimane sempre un po' spiazzati. Come Lois Lane è riuscita a sfuggire al controllo mentale di Brainiac e perché è ancora verde? Come Superman è tornato in se stesso e perché non ha le pupille? Vabbè, col prossimo numero finisce.
I disegni di Silas sono affilati e cinetici, ma non dinamici. Spigolosi fin troppo sono per intenditori. A volte piacevoli a volte no, vanno a gusti.

World Finest

Power Girl e Cacciatrice sono ad un passo dal tornare su Terra-2. Con loro anche un passeggero clandestino, ma loro non lo sanno. Prima, però, devono chiudere alcuni conti in sospeso. Power Girl ha, addirittura, una pesante eredità da passare alla dott.sa Spear.
Riusciranno a tornare al loro mondo? Lo ritroveranno come lo hanno lasciato?

I disegni delle tre storie che coinvolgono le eroine di Terra-2 vanno migliorando più ci si inoltra nell'albo, ma senza mai raggiungere vette di eccellenza. Se McDaniel è il più scarso del trio, Kolins e Kirkham salvano la situazione, ma non riescono a coinvolgere il lettore. Il primo ha un tratto caotico, i secondi due molto da fumetto anni '80 del secolo scorso, caratteristica che rende la storia poco convincente.
Alla fine tutto torna nella sceneggiatura di Levitz, che ci lascia anche un'eredità che altri scrittori dovranno gestire.
Mi mancherà la Cacciatrice, Power Girl un po' meno, visto che non credo che le loro storie continueranno ad essere pubblicate in questo contenitore.

mercoledì 17 giugno 2015

Orfani: Ringo - Tabula Rasa

Orfani: Ringo N° 9
Tabula rasa

Soggetto Mauro Uzzeo e Roberto Recchioni

Sceneggiatura Mauro Uzzeo

Disegni Matteo Cremona

Copertina Emiliano Mammucari

Colori Giovanna Niro e Fabiola Ienne

Periodicità mensile
Uscita:16/06/2015

Il viaggio dei quattro transfughi prosegue alla ricerca di una via di scampo dalla Juric e dai suoi corvi. La Pianura Padana, avvolta nella sua cinerea nebbia artificiale, è inospitale, ma potrebbe donare loro un po' di respiro. Purtroppo la zona non è disabitata, anzi i suoi abitanti si sono trasformati in quella che è diventata una tribù crudele e spietata.
Se Seba e Nuè hanno ancora energie per difendersi, Rosa sembra esserne a corto ed il suo fisico indebolito. I ragazzi si troveranno a vivere un'avventura solitaria quando Ringo, drogato ed imprigionato, non sarà lì ad aiutarli.

Il tema dei folli cannibali è trito ed abusato. Il pistolotto vegetariano di più di due pagine mi mancava e mi stava mettendo addossa la voglia di smettere di leggere. La sceneggiatura di Uzzeo ha il sapore di una minestra riscaldata. Ripropone, come permette di citare ai suoi stessi protagonisti, situazioni già viste nei numeri precedenti, anche se intrise di una violenza ed una decisione maggiore. L'unico evento, riguardante Rosa, che speravo non avrebbero tirato fuori è comparso e questo la dice lunga su come questa seconda stagione di Orfani si stia trascinando.
Degne di nota sono le tavole intere di Cremona di cui il numero si fregia. Tre, quattro, pagine a tutto disegno che pacificano il lettore con l'albo.
La scelta dei colori, caldi per la vicenda legata a Ringo, freddi per quella con i protagonisti i ragazzi, permette ai narratori di servirsi di un ritmo anomalo, ma che rimane chiaro nelle alternanze cromatiche.

La mia preoccupazione è che sono in produzione stagione tre e quattro di Orfani. Mi preoccupo di come i futuri lettori saranno intrattenuti, non più di tanto però. La mia avventura terminerà con il numero 12 di questa serie. Resto, comunque, in attesa di beneficiare della curiosa copertina del prossimo numero, realizzata da Mammucari e dedicata a Milano.

martedì 16 giugno 2015

Superman L'Uomo d'Acciaio 13

SUPERMAN L’UOMO D’ACCIAIO #13
(contiene Batman Superman 13, Superman Wonder Woman 10, Superman Wonder Woman Annual 1, Worlds’ Finest 23)
di Greg Pak, Charles Soule, Jae Lee, AA.VV.
9772284402009-50013
9788868739164 
16,8×25,6, S, 96 pp, col.
€ 4,95

Batman/Superman

Kaiyo è un demone del caos originaria di Apokolips che ha come obbiettivo quello di incasinare le vite di Superman e Batman. Dopo che i due l'hanno delusa non modificando la storia di Terra-2 ha deciso di cancellargli la memoria e di abbandonarli nella dimensione alternativa, così per vedere cosa potrebbe succedere.

Questo, come già detto in precedenza, è il vero motivo per il quale continuo a comperare Superman L'uomo d'Acciaio. Vedere i disegni di Jay Lee dare vita alla storia di Greg Pak è veramente piacevole. Entrambi si trovano a loro agio e non mi disturba la dinamica del mondo parallelo. Interessanti anche i nuovi personaggi di Catwoman e Lois Lane. Vedremo cosa succederà.

Superman/Wonder Woman

Gli effetti della battaglia contro Doom continuano a farsi sentire su Superman. La lotta morale con Clark Kent perdura nella sua mente, ma la richiesta d'aiuto portatagli dalla Terra da Acciaio e Lana Lang non può essere ignorata.
Brainiac sta costruendo una rete satellitare per mandare in coma contemporaneamente tutti gli abitanti del pianeta. Solo un intervento massiccio e congiunto di tutti gli eroi potrebbe dare qualche speranza all'umanità, ma senza Superman il tentativo sarebbe ancora più disperato.
Intanto sulla Terra, Lois Lane è diventata l'esecutrice dei comandi di Brainiac: la sua testa di ponte per il nostro mondo. Mentre nello spazio è il padre di Supergirl, trasformato in un Superman Cyborg, a gestire le opzioni di conquista.

Doomed è un casino. Siamo alla parte 8, io mi sto perdendo tutte le dispari, ma non ho intenzione di recuperarle su un altro mensile. Ho scoperto che Brainiac è stato il primo avversario che l'Azzurrone ha sconfitto appena entrato in azione, che Lois Lane è verde, che Lana Lang ha un ruolo ben meno marginale che nella storia originale del vecchio Superman e che Charles Soule ha preso parecchio spunto da Superior Spiderman per la parte "mentale" della sua storia. Quello che c'è di buono è che se si ha un po' di fantasia, dai discorsi dei protagonisti, si riescono a ricostruire le parti mancanti. Ai disegni una ridda di matite. Pascal Alixe ha un tratto duro e graffiato e gli viene affidata la sequenza spaziale con Acciaio e Lana Lang: non è lo stile che piace a me, ma si lascia guardare. Chi la fa da padrone è Paulo Siqueira, una specie di Tony Daniels in miniatura. Grazie a lui godiamo di una splashpage spettacolare dedicata ad una Wonder Woman in difficoltà, che ha fatto benissimo a firmare.



A chiudere l'albo Cacciatrice e Power Girl impegnate a sistemare qualche danno (dal mese scorso). Un bene averle lette, ma non aggiungono niente al valore di questa pubblicazione.
Di grande sintesi la copertina disegnata da Tony Daniels.

lunedì 15 giugno 2015

Tomorrowland

1964.  Fiera Universale di New York. Un bambino di nome Frank Walker decide di presentare al concorso scientifico la sua invenzione: un jetpack. Il destino, nei panni di una ragazzina di nome Athena, gli permette di entrare a far parte di una comunità d'elitè che vuole contribuire a migliorare la vita dell'uomo.
2015. Casey Newton, teenager, ha il sogno di raggiungere le stelle. Vorrebbe volare nel cosmo e scoprire nuovi mondi. Il suo sogno, però, rischia di infrangersi da quando la NASA ha interrotto il programma Shuttle e deciso di demolire le rampe lancia razzi. Un giorno, però Casey, trova una spilletta a forma di T che, solo toccandola, le permetterà di vedere nel futuro. Davanti ai suoi occhi e tutto intorno a lei si paleserà un città ad alta tecnologia, senza crimini, diversità e popolata da grandi scienziati, letterati ed artisti. Da quel momento il suo unico scopo sarà trovare il modo per raggiungerla. Una strana bambina riuscirà a metterla in contatto con il solo che sembra potercela portare: il Frank Walker di oggi, difficile sarà convincerlo a portarcela.

Floppone incommensurabile. Come ogni anno in questo periodo Disney decide di farsi del male (economico).  L'anno scorso era toccato a The Lone Ranger, quello prima a John Carter da Marte (a ragione), quest'anno a Tomorrowland. Costato 140 milioni di dollari, più 100 di marketing, il film di Brad Bird (Gli Incredibili) ne ha incassati poco più di 70 milioni worldwide. Ma è veramente meritato il flop? Forse sì, forse no.
Il film parte da un'idea originale di casa Disney (come spesso accade con la casa americano, infatti stesso destino era toccato a I Pirati dei Caraibi ed abbiamo visto lo sfacelo di soldi che ha raccolto): l'attrazione Tomorrowland. L'impresa è ambiziosa. Sin dall'inizio si respira la voglia di realizzare qualcosa di diverso, originale, di partire da un soggetto nuovo e di svilupparlo, anche il classico castello di Cenerentola, dei titoli di testa, diventa futuristico e rappresenta lo skyline di Tomorrowland. Ci si appoggia alla faccia di George Clooney per far partire la macchina della promozione, ma i trailer non convincono.
Per tutta la durata del viaggio si vive tra stupore e razionale voglia di capire come tutto funzioni e come sia possibile raggiungere il Paese delle Meraviglie che Casey vede. Questo stupore e queste sensazioni ci vengono portate da attori in grado di dar vita ai loro personaggi con le giuste intensità. Britt Robertson, di cui ignoravo l'esistenza, è brava. E' il mezzo attraverso il quale lo spettatore viaggia e vive l'avventura. George Clooney lo conosciamo, lascia per paio d'ore i panni di produttore/regista/attore impegnato e si dedica a questa avventura per famiglie nella quale è l'adulto disincantato da un'utopia che l'ha tradito. Raffey Cassidy è la sorpresa; non che sia una sorpresa il personaggio che interpreta, quello lo si capisce alla prima inquadratura. E' una sorpresa lei come attrice. Brava, precisa, puntuale. Sperando non si perda lungo la strada, ha davanti a sé un possibile ottimo futuro. Hugh Laurie non mi capita spesso di vederlo sul grande schermo, anche se di film ne ha interpretati. Quando mi capita è sempre per ritrovarlo, più o meno, questo ruolo. Comunque: sa il fatto suo. Sarebbe stato più coraggiosa, da parte dei produttori, la scelta invertire i ruoli dei protagonisti maschili: mi sarebbe piaciuto vedere Hugh nei panni di Frank e George in quelli di Nix. 
Avvolgente ed azzeccata è la colonna sonora di Giacchino, che ormai non ne sbaglia una, e ben rispecchia il periodo d'oro che sta attraversando l'ispirazione dell'artista (per uno, come me, che di musica è ignorante).
Allora cosa c'è che non va in questo film?
L'idea è buona: tocchi la spilletta ti ritrovi a Tomorrowland, smetti di toccarla torni alla tua realtà. Secondo me sono due i fattori che non hanno funzionato.
Il primo è il periodo d'uscita mondiale: maggio. A maggio, ormai, esce troppa roba. Escono in tanti, i ragazzi ancora vanno a scuola, i soldi sono pochi e, da parte loro i film subiscono una cernita intensa. La selezione si compie per mezzo di un buon trailer e se il trailer, televisivo o nell'internet, lascia qualche dubbio allora il film perde la sua battaglia.
La seconda: è la trama prolissa e con qualche buco narrativo di troppo. Brad Bird e Damon Lindelof sviluppano il soggetto che hanno progettato con Jeff Jensen. Brad Bird crede molto nel tema di poter realizzare un futuro migliore mettendolo nelle mani di esseri umani particolarmente dotati che possano esprimersi al meglio. Alla fine non è un concetto tanto diverso da quello che aveva in mente lo stesso Walt Disney: l'idea alla base della sua Disneyland era quello di poter permettere a tutti di vivere in pace e tranquillità e mostrare come questa utopia fosse possibile. Quindi dove sbagliano i due sceneggiatori? Non è detto che sia uno sbaglio, ma un azzardo lo corrono di certo. Introducono il mondo meraviglioso, l'effetto Wow, subito. Già nei primi minuti del film il piccolo Frank ci porta a Tomorrowland e poi torniamo alla realtà. Lo spettatore, ormai, sa cosa aspettarsi nel prosieguo della pellicola ed è difficile sorprenderlo. Infatti la vera sorpresa sarà nel nostro mondo, nella nostra contemporaneità, anche se verrà da un passato lontano. 
I personaggi sono scritti con esperienza. Vengono stravolte le dinamiche narrative classiche e questo può risultare un po' difficile per lo spettatore alla prima visione. L'empatia con i protagonisti raggiungerà il climax solo nel finale. Ma è un male? Non entriamo in confidenza con le persone che conosciamo poco alla volta? Io ho apprezzato questa scelta narrativa, ma posso capire che molti non l'abbiano vista di buon occhio. Certo il film resta leggermente troppo lungo e con qualche spiegazione eccessivamente prolissa e questo non è un bene, visto che il film  stesso invita, spesso, ad accettare gli eventi per quel che sono e non cercane la causa.

Una piccola chicca l'ho lasciata per ultima. A circa metà film Casey entrerà, per un certo motivo, in un negozio di fumetti e  ooooooommmmiiooooo......!!! E' la location più bella che io abbia mai visto in vita mia. Ragazzi è un luogo così nerd che la fumetteria di Big Bang Theory è la mia cantina! Quella scena, che non dura neanche poco, permette a questo film di meritarne l'acquisto in Bluray, quando ne scenderà prezzo sotto i 10€, per poter effettuare decine di fermo immagine eslporativi. Qui ci dovrebbe scappare l'Oscar per migliore scenografia in un unico ambiente!

Il film? Da rivedere. Secondo me alla seconda dovrebbe soddisfare di più anche i più esigenti.

Titolo originale Tomorrowland
 
Lingua originale inglese
Paese di produzione
Stati Uniti d'America
Anno 2015
Durata 130 min
Rapporto 2,20 : 1
Genere avventura

Regia Brad Bird
 
Soggetto Brad Bird, Damon Lindelof, Jeff Jensen
Sceneggiatura Brad Bird, Damon Lindelof
Produttore Brad Bird, Damon Lindelof, Jeffrey Chernov
Produttore esecutivo Bernard Bellew, Brigham Taylor
Casa di produzione Walt Disney Pictures
Distribuzione (Italia) Walt Disney Pictures
Fotografia Claudio Miranda
Montaggio Walter Murch
Effetti speciali Kelly Coe, Jayme Smith, Brad Zehr
Musiche Michael Giacchino
Scenografia Scott Chambliss
Costumi Jeffrey Kurland

Interpreti e personaggi

Britt Robertson: Casey Newton
George Clooney: Frank Walker
Hugh Laurie: David Nix
Raffey Cassidy: Athena
Tim McGraw: Eddie Newton
Judy Greer: Jenny Newton
Pierce Gagnon: Nate Newton
Kathryn Hahn: Ursula
Keegan-Michael Key: Hugo
Chris Bauer: padre di Frank
Thomas Robinson: giovane Frank Walker

Doppiatori italiani

Rossa Caputo: Casey Newton
Francesco Pannofino: Frank Walker
Luca Biagini: David Nix
Micaela Incitti: Ursula
Christian Iansante: Eddie Newton

venerdì 12 giugno 2015

Batman 38

BATMAN
(contiene Batman 36, Detective Comics 36, Grayson 2-3)
di Scott Snyder,James Tynion IV, Benjamin Percy, Tim Seeley, AA.VV
Editore: RW LION
Collana: BATMAN 2012 - n° 38
Serie: BATMAN - n° 95
ISBN: 977188747233450095 
Prezzo: 4,50€

Batman

I suoi Superamici stanno cercando di farlo fuori.  Il Joker è tornato e li ha sotto il suo controllo. Nonostante la sua armatura rinforzata e dotata delle difese contro ognuno di loro, Batman è in difficoltà contro Superman. Il modo di combattere del suo amico è diverso da quando è in se stesso: adesso non si cura di arrecare danno a dei civili, pur di raggiungere il suo scopo.

Ho paura che si vada sempre di più verso le armature stile Iron Man: ammetto che questo mi spaventa. E' ovvio che un uomo comune, per quanto forte ed addestrato, debba trovare il modo di proteggersi da semi dei, ma, magari, un po' più di originalità avrebbe giovato. Spero colo che questi esoscheletri non diventino la norma per l'eroe di Gotham. Per il resto la storia è ben scritta con buoni tempi narrativi, anche se il sorpresone finale si era capito dalla prima vignetta. Su Capullo che vuoi dire? Finalmente si può dilettare a mettere insieme una Justice League incasinata e torna il Joker: si può divertire di più?

Detective Comics

Il virus che sta infettando l'aeroporto di Gotham si sta spargendo velocemente. L'unico modo per salvare milioni di vite è quello di trovare il suo creatore: Magnus Magnuson. Batman è in difficoltà: malato e costretto nell'aeroporto deve chiedere aiuto ad un suo amico morto. Dick Grayson dovrà, da lontano ed in segreto, carpire le informazioni per scovare il criminale.

Grayson

L'ex Pettirosso è in missione sotto copertura nella Spyral, l'agenzia segreta che si impegna a scovare le identità segrete di supereroi. La sua missione è quella di recuperare un paio di occhi cibernetici ad alta tecnologia, finite nelle mani sbagliate (che poi dipende dal punto di vista). Le relazioni con i suoi compagni di squadra iniziano ad essere complicate. L'operato dell'Agente 37, questo il suo nome adesso, è  osservato con una lente di ingrandimento.

La storia, in questi due numeri, si sviluppa bene. Il meccanismo narrativo di Percy sembra funzionare. L'interazione con la Cacciatrice, il misterioso Minosse, la caccia agli eroi mascherati sono un bel plot. Quello che mi disturba sono i disegni. Sono belli, curati, ma non danno la sensazione di dinamismo e paiono leggermente piatti. Sarà che mi ricordano da molto vicino la brutta esperienza con Avengers A.I.

Come di consueto una storia extra. Questa volta si tratta del prosieguo  della vicenda di Tynon IV, partita il numero scorso, con i matti fuggiti da Arkham e con nella testa le profezie del Joker. Curioso intermezzo con in disegni di quel Nolan che tanto ha dato in passato al Cavaliere Oscuro. Tratto spesso nelle linee e colori viola, rosso e verde dominanti che trasudano la follia del Joker.

Questo quarto anno di Batman in Italia sembra essere iniziato bene.

giovedì 11 giugno 2015

Star Wars - 1

STAR WARS 1
NUOVA SERIE (2015)
17x26, S., 48 pp., col.
Contiene: Star Wars #1
PANINI COMICS

prezzo: € 2.90/ € 5
Disponibile dal 07/05/2015

Dopo la distruzione della prima Morte Nera, l'Impero è alla ricerca di armi e materiali per costruire la seconda. Per loro è importante qualsiasi rifornimento, per questo instaurano una trattativa con Jabba The Hut. Quello che non sanno gli ufficiali dell'Impero è che a trattare con loro non sono gli emissari di Jabba, ma i ribelli. Non ribelli comuni, oltretutto, ma Han Solo, Luke Skywalker, la Principessa Leila ed un wookie dal carattere difficile. Ci mancherebbe solo Darth Vader a contrastarli.

Con questo numero, di foliazione ridotta, ma di prezzo importante, Panini Comics inizia il suo avvicinamento ad Episodio VII. Ritornano in edicola, ed in fumetteria in millemila copertine (quattro più una bianca che conta poco, ma te la puoi far illustrare dal tuo disegnatore preferito. Quando lo trovi. Se ha tempo. Se ha gli srumenti giusti per disegnare sulle copertine lucide. Ecc.ecc.ecc.), i fumetti di Star Wars. Una saga in canone, ossia ufficiale a tutti gli effetti come se fosse un nuovo film, che si colloca subito dopo gli eventi del primo Star Wars: New Hope (Una nuova speranza).
Ma com'è questo bimestrale?
John Cassaday alle matite, credo solo per questo primo numero d'esordio, si impegna molto a ricreare l'aspetto fisico dei principali protagonisti della saga ideata da George Lucas e ci riesce decisamente bene. Meno bene nel raffigurare alcune scene in dinamica: non deve essere facile riprodurre su carta l'effetto della spada laser.
L'incipit di questa nuova collana è progettato da Jason Aaron. In poche pagine, equilibra bene il tempo da dedicare alla presenza dei protagonisti e offre già uno spunto per le dinamiche future (forse anche perchè sappiamo come vanno a finire le vicende e questo aiuta).

Una marea di copertine non aiuta le vendite, anche perché sappiamo che il collezionismo italiano è quello che è e nulla acquista valore (anzi ne perde).
Le pagine sono poche e la pazienza del lettore dovrà essere tanta, quasi come quella della sua controparte americana.
Il mio consiglio è di aspettare gli albi monografici per una lettura omogenea e completa.

Ah, uscirà anche un albo completamente dedicato a Darth Vader. Non so voi, ma io un giro sul numero uno me lo faccio.
 

 

mercoledì 10 giugno 2015

The Breed

Cinque amici decidono di andare a trascorrere un tranquillo week end nella casa lasciata in eredità dalla zio a due di loro. La casa si trova su un'isola disabitata, al centro di un tranquillo laghetto ed è raggiungibile sono con l'idrovolante o con la barca, da quando il centro di addestramento di cani per ciechi non è stato dismesso.
Subito i ragazzi rimangono affascinati dallo chalet in legno che li ospiterà. Lo spiritosone afroamericano si diletta ad intrattenere la biondina disponibile, il duro del gruppo è il fratello del ragazzo studioso che a sua volta è fidanzato con la sua ex, campionessa sportiva.
Il week end inizia con divertimenti ed alcool, e con problemi con i fusibili in cantina (saltano ogni cinque minuti, neanche vi fosse nascosto un allevamento di condizionatori portatili nel sottoscala). Le amicizie si saldano ed arriva anche un piccolo cucciolo di cane a far loro compagnia. Ma dietro a ciò che c'è di bello e batuffoloso si annida sempre un pericolo. Sarà la madre del cucciolo, preoccupata per la sua scomparsa, ad azzannare la bionda ed instillare terrore nel gruppo.
Quando, poi, decine di cani decideranno che i cinque ragazzi sono un gran bel banchetto la situazione volgerà al peggio.

Non è il peggior horror che ho visto, ma non ci sono molte sequenze che si salvano. Forse giusto quelle con Michelle Rodirguez in bikini.
La tenera minaccia è poco spiegata, sì il solito vaccino mutante che instilla intelligenza nei canidi, le morti sono in prevedibile sequenza e la recitazione è alquanto scadente. Il film si vede sia per la presenza della citata Rodriguez che per quella del pelatone di colore di CSI, mica tanto per altro.
Qualche buco narrativo affiora preponderante nei momenti finali del film, tipo: ma se è esplosa tutta la baracca lei come ci è arrivata lì? E la macchina? Non l'avevano parcheggiata da un'altra parte?
Momenti spiritosi ce ne sono: la freccia che trafigge il polpaccio, i cani sulle ali dell'idrovolante e qualche dialogo involontario.
Seppure il film non sia riuscito particolarmente bene, nonostante tra i produttori esecutivi ci sia Wes Craven, non tutto è da buttare. L'idea dei cani intelligenti e pericolosi (mi ricorda UP!) non è proprio brutta, anche se non eccessivamente originale. Gestita meglio, con toni un po' più cupi e sfruttando le buone sequenze di attacco dei cani, avrebbe potuto rendere meglio.

Che siano tornati i cicli estivi di film horror anche in prima serata è un bene. Ogni tanto passano qualche film sconosciuto e sorprendente, ogni tanto passano delle pellicole più zoppicanti. Immerso nel deserto del panorama televisivo italico, che inizia a replicare l'impossibile, anche questo filmetto scalcinato si lascia guardare.

Per i neofiti del genere, per i meno smaliziati, per chi si spaventa con poco e per chi li ha visti tutti, ma questo gli manca.
Titolo originale The Breed
 Lingua originale inglese
 Paese di produzione Germania, Sudafrica, USA
 Anno 2006
 Durata 91 min
 Rapporto 1,85:1
 Genere horror

Regia Nicholas Mastandrea

Sceneggiatura Robert Conte e Peter Wortmann
Produttore Thomas Becker, David Lancaster, Marianne Maddalena, Karen Vundla e David Wicht
Produttore esecutivo Wes Craven, Basil Ford, Hal Sadoff, Moses Silinda, Jorg Westerkamp e Henry Winterstern
Casa di produzione Film Afrika Worldwide, ApolloProMovie & Co. 1. Filmproduktion, DEJ Productions Inc. e First Look International
Distribuzione (Italia) Medusa Film
Fotografia Giulio Biccari
Montaggio Nathan Easterling
Effetti speciali Anton Voster
Musiche Marcus Trumpp
Scenografia Johnny Breedt
Costumi Dianna Cilliers
Trucco Pia Cornelius, Carla Fourie, Zanmarie Hanekom, Dineo Seretse e Jaco Snyman

Interpreti e personaggi

Michelle Rodriguez: Nicki
Oliver Hudson: John
Taryn Manning: Sara
Eric Lively: Matt
Hill Harper: Noah
Nick Boraine: Luke
Lisa-Marie Schneider: Jenny

Doppiatori italiani

Perla Liberatori: Nicki
Alessandro Tiberi: John
Tatiana Dessi: Sara
Roberto Gammino: Matt
Massimo De Ambrosis: Noah
Carlo Scipioni: Luke
Emanuela D'Amico: Jenny

martedì 9 giugno 2015

Batman 37

BATMAN - Edizione JUMBO
(contiene Batman 35, Detective Comics 35, Grayson 1, Detective Comics Annual 3)
di Scott Snyder, Brian Buccellato, Greg Capullo, AA.VV. 
Editore: RW LION
Collana: BATMAN 2012 #37 Variant - n° 2
Serie: BATMAN - n° 94
ISBN: 9788868739249 
ISBN Cofanetto: 9788868739225

16,8×25,6, S, 96 pp, col.

€ 9,50 con cofanetto
€ 5,50 jumbo
€ 4,50 Variant Harley Quinn e Regular

Batman


Chiusa la diatriba con l'Enigmista, si ritorna al futuro. Anzi al presente. Con le conseguenze di Eternal (non letto perchè su testate che non seguo). Bruce Wayne ha una nuova alleata, un nuovo rifugio e Villa Wayne è la nuova sede dell'Arkham Asylum. L'illusione della pace e della tranquillità dura ben poco. Wonder Woman e Flash iniziano una lotta senza quartiere contro il Cavaliere Oscuro. A loro si aggiungeranno altri due membri della Justice League. Perchè lo stanno attaccando così palesemente? Riuscirà a difendersi un uomo comune da degli esseri dotati di superpoteri? Sarà lui dalla parte della ragione od ha nascosto qualcosa ai suoi amici, tanto da indurli a vendicarsi?

Parte bene e con il botto, molti botti e molte botte, questo nuovo ciclo Johns/Capullo. Il tratto pulito e distintivo del disegnatore con lontane origini italiche entra bene nei nuovi eroi che deve raffigurare. L'unico che gli vine meno naturale sembra essere Aquaman. Magari con il proseguio migliorerà. Il colpo di scena ideato da Johns è intrigante. Come potrà essere accaduto tutto ciò? Ci sarà veramente quel lui dietro a questi eventi? Nei mesi avremo le risposte.

Detective Comics

Un aereo senza controllo atterra a Gotham City. Al suo interno cadaveri putrefatti.
Un misterioso virus potrebbe essere stato liberato nell'aria al momento dell'apertura del portello stagno.
Chi vuole lo sterminio della città in cui opera il Crociato Incappucciato? Sarà Batman in grado di indagare su quanto sta succendedo senza raggiungere suo figlio Damian nella tomba?

Partendo da Lost e The Strani, Percy mette tutta la città senza speranza sull'orlo del baratro. I disegni di Percy sono un po' così. Ci fai l'abitudine al tratto acquarelloso e poco definito ed alla fine ci convivi. Non è uno stile che piace al primo impatto e speriamo che una volta entrato nelle corde non venga presto a noia.

Oltre alle due testate principali, su questo numero, fanno capolino altre storie:
- Il Pallido di Tynion IV e Jones, che sembra riportare alla luce il mito del Joker. Disegni da film horror e storia gotica, tendenti al fluido, che ben si accompagnano con questa storia;
- La seconda parte di Icarus: La teoria del caos, che vede Buccellato scrivere per Dell'Edera, Fornes, Hepburn un capitolo collaterale della saga conclusasi il mese scorso e con Elena ancora in vita;
- Grayson. La nuova serie dedicata al ragazzo meraviglio. Nelle mani di Seeley e King, con i disegni tendenti allo statico di Janin, prende nuova vita Dick Grayson. Interessante lo spunto sulla Spyral, organizzazione segreta che conosce le identità segrete di molti, troppi super eroi. Se sparirà questa curiosità la serie diventerà, temo, noiosa ed insulsa come Nightwing negli ultim periodi.

Il numero che ho letto è la versione Jumbo. Rispetto alle altre contiene, inserite al centro come di consueto, pagine extra dedicate alla nascita di Robin. Il ragazzo meraviglia originale compie 75 anni e l'editore italiano ci presenta la prima storia in cui è apparso. Opera di Bob Kane mette sotto gli occhi la semplicità narrativa che manca alle storie di oggi, che tendono ad essere troppo complicate pur di stupire il pubblico. Non si può mancare di notare l'assenza, e lo dico con grande soddisfazione, del politicamente corretto che sta rovinando il mondo a favore di una chiara e limpinda presa di posizione degli eroi: noi manteniamo l'ordine, ma non esitiamo a far fuori chi ci si para davanti. Sarebbe veramente difficile far pubblicare oggi una storia del genere, meno male che 75 anni fa Bob Kane è riuscito a rompere gli argini ed a dar vita al suo, futuro, eroe oscuro. Gran bel salto nel tempo che vale l'euro in più che l'acquisto di questo albo richiede.



lunedì 8 giugno 2015

Il Grande Magazzi

Con una magia delle sue, la buonanima di Leo Ortolani, ha tirato fuori dal cilindro una bella doppia edizione della sua trilogia dedicata al Grande Magazzi. Apparsa per la prima volta sulla Collection di Rat-Man nei numeri dall'ottantotto al novanta, per tutti i lettori, vecchi e nuovi, è disponibile sia in versione regolare, 144 pagine a colori, brossurate in formato 18x26 al prezzo di 7€, e la deluxe, cartonato di 144 pagine a colori, ma in formato 23.5x31 e con copertina in rilievo arricchita con inchiostro metallico, al prezzo di 19.90€.
Ma la storia?
Oler Magazzi è un pluriripetente della Scuola di Magia ed insieme ai suoi amici Bastondoro e Soprannome dovrà tentare di fermare il ritorno dall'oltretomba del temibile Valdifass.
Ortolani, storia/chine/matite, è in splenda forma e ci regala una delle sue più belle "parodie". Come sappiamo quelle del Leo non sono vere e proprie parodie: prende spunto da film, libri, harmony che ha letto e nella sua mente prendono forme, per noi umani, impensabili. Grazie al suo spirito permette ad un Harry Potter strampalato, con le caratteristiche fisiche del suo Rat-Man, di incontrare la Bella di Twilight. Con questo mash-up avvicina due successi cinematografici e li rende dipendenti l'uno dall'altro. Cosa succederebbe se Harry Potter frequentasse lo stesso liceo di Bella Swan? "Ciao Nonna" come direbbe Oler.
Tornano personaggi storici come Aldo e Giuda, nei panni di Carlèn e Dolores, e son sorrisi a tutto spiano quando prendono il centro del palcoscenico. Tornano con i colori di Lorenzo Ortolani e Elena Prearo. Tornano, come tutta la storia, in forma smagliante.

La versione Deluxe
Difetti? Io ho letto la versione da 7€, uguale in tutto per tutto a quella più cara. Penso che qualcosa sia andato sacrificato per contenere i costi e proporre una colorazione convincente. La copertina, per quanto esteticamente gradevole, sembra essere troppo cedevole tra le dita e rischia di rovinarsi. La rilegatura cede se letto troppe volte ed un volume come questo, con queste battute fulminanti (il tofu e la sgnaccamaroni per citarne alcune) va riletto spesso, anche solo a pezzetti. Le pagine finali, quelle con le vignetta extra (a mo' di scene tagliate in un film in dvd) sono di una carta diversa da tutto il resto del volume. Purtroppo questa scelta si è nota da subito, già da volume chiuso: le pagine sono più gialle delle altre. Tutto questo niente toglie alla genialità della storia ed al prezzo di 7€, poco meno di quello con cui ci comprava tutti e tre i volumi della Collection bianco e nero.
La versione brussorata: per chi lo vuole leggere anche se non è dipendente da Rat-Man e vuole godere della scrittura di Ortolani.
La versione deluxe: collezionista! Oppure regalo ad un collezionista di Rat-Man.

In ogni caso: buona lettura.

mercoledì 3 giugno 2015

Dylan Dog - Gli spiriti custodi

Dylan Dog N° 345
Gli spiriti custodi

Soggetto e Sceneggiatura Luigi Mignacco
Disegni Sergio Gerasi

Copertina Angelo Stano

Periodicità mensile
Uscita:29/05/2015

Teresa ha un marito: Sal. Sal ha il vizio del gioco clandestino ed è un buon cliente della mafia russa. Come se non bastasse l'aver violato la donna del boss lo ha messo con entrambi i piedi nella fossa. Questo non sarebbe un problema per Teresa che ha già chiesto il divorzio. Lo è per i suoi parenti defunti che continuano a vivere nella magione di famiglia come fantasmi: nessuno di loro vuole condividere l'eternità con Sal.
Vista la dimensione ectoplasmatica del problema, Teresa decide di rivolgersi a Dylan per mantenere in vita il futuro ex-marito fino alla data del divorzio.

A parte una discrepanza logica nella narrazione, che risolverebbe il problema dei fantasmi di casa senza il bisogno di assumere Dylan Dog, la ghost story imbastita da Mignacco è godibile. Tanta carne al fuoco, fin troppa visti gli eventi di cui è arricchita, ma ben cotta. Gli spiriti sono variegati e le loro capacità incuriosiscono rendendo la storia dinamica.
I disegni di Gerasi, nonostante sia del 1978, portano con loro uno stile un po' datato. L'uso dei neri, che sembra incidere e graffiare il foglio, rende i viventi eccessivamente spigolosi mentre meglio si adatta per gli abitanti dell'aldilà. Gli sfondi sono ricchi e curati, non trascura i dettagli che possono abbellire la scena, gli ambienti nei quali lascia agire i personaggi non sono mai eccessivi, ma sempre ben bilanciati.

Nonostante la storia si intrigante e piacevole, mi chiedo quando, la tanto attesa trama verticale ordita da Recchioni sarà realtà. Per adesso qualche spunto, qualche accenno e qualche vignetta di sviluppo dei personaggi si vede, ma a cinque mesi dalla conclusione della prima stagione mi aspetto qualcosa di più. Oh, sempre tanta roba in più dell'ultimo periodo di gestione Gualdoni.