Dylan Dog N°: 323
L'occhio di Balor
Periodicità: mensile
Soggetto e Sceneggiatura: Giuseppe De Nardo
Disegni di: Giampiero Casertano
Copertina: Angelo Stano
Da quando una giovane ragazza irlandese si è trasferita per vivere a Londra strani omicidi accadono. Un mostro che sembra provenire dall'antica mitologia celtica uccide uomini che possono avere a che fare col passato di Honey. Come al solito, quando una bella ragazza sbarca in città, Dylan se ne innamora e cerca di corteggiarla, invano, in tutti i modi. Cercando di starle vicino finirà per indagare sull'incubo per conto dell'ispettore Bloch.
De Nardo, De Nardo, tu mi stupisci. Anche se questa è una di quelle storie che poteva vedere come protagonista uno qualunque dei personaggi Bonelli, tra Dylan, Martin e Brendon, bisogna dire che la presenza dell'Old Boy risulta più che giustificata. L'autore di sceneggiatura e soggetto va a prendere una mitica creatura irlandese e le da una vita ed una missione. Dylan è quasi un comprimario in una storia che lo coinvolge tanto da mettere in pericolo la bella Honey.
I disegni di Casertano sono sempre pieni e piacevoli. Anche se la protagonista non è la classica bellezza, nelle tavole che il disegnatore milanese classe 1961 realizza lei risulta ammaliante e misteriosa. Tutto risulta essere curato, dai sobborghi di Londra, al pub, all'Irlanda. Piacevole riempirsi gli occhi con questi disegni.
Come piacevole torna ad essere la copertina di Angelo Stano. Notturna, illuminata dalla luce della Luna, cattura l'attenzione e getta il lettore nelle atmosfere di Un lupo mannaro americano a Londra.
A pochi numeri dal passaggio alla gestione di Roberto Recchioni, una cartuccia ben sparata dal team Bonelli che cura Dylan Dog.
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