Tra cento anni da oggi la moneta di scambio non saranno più i soldi, ma il tempo. Sul polso di ogni uomo o donna che nascerà sarà installato un orologio il cui display sarà composto da 13 cifre: 4 cifre per gli anni, 2 cifre per le settimane, 1 per i giorni, 2 per le ore, per i minuti e per i secondi. Dopo il venticinquesimo anno di vita l'orologio partirà in un conto alla rovescia di un anno. Per pagare beni verrà salato tempo dall'orologio, per accumulare tempo si dovrà lavorare.
Le città verranno divise in zone, nella più ricca vivranno le persone con le 13 cifre piene e che si potranno godere la vita mentre nella più povera, il ghetto, vivranno coloro che avranno l'orologio sempre vicino alla scadenza.
La vita di Will Salas cambierà il giorno in cui aiuterà un ricco, Henry Hamilton, stanco della sua vita. In cambio dell'aiuto Henry regalerà a Will quasi tutto il suo tempo: più di 116 anni, dicendo di non sprecarlo.
A seguito della morte della madre, per un incremento inaspettato di prezzi, Will deciderà di vendicarsi della società e dei ricchi. Per far questo impegnerà gli anni donatigli per raggiungere il livello più alto e sfidare uno dei signori del tempo Philippe Weis.
In collaborazione con la figlia di Weis, Sylvia, dovrà sfuggire ai Guardiani del Tempo, coloro che controllano l'economia delle ore, cercando di sovvertire l'ordine stabilito delle cose e regalare tempo e libertà ai poveri.
L'idea è carina. Da tenere il fiato. Vivere all'ultimo secondo è più difficile che vivere all'ultimo Euro. Se non hai più soldi ti puoi sempre inventare qualcosa, ma se non hai più tempo ci rimani secco all'istante. Andrew Niccol, che se la canta ,se la suona e se la dirige, mette su un bel circo, interessante, anche se con un ritmo eccessivamente lento. Ci tiene molto a sottolineare l'importanza del tempo, talmente tanto da far perdere una ventina di minuti allo spettatore in scene ripetitive ed a vuoto. La sua fortuna è nell'essere sorretto da un ottimo cast. Justin Timberlake si dedica sempre di più e con più successo a questa sua passione e risulta essere convincete nel ruolo. Amanda Seyfried corre per tutto il tempo su tacchi vertiginosi, rischiando più caviglie di quante ne abbia, e solo per questo meriterebbe un premio. Cillian Murphy, lo Spaventapasseri di Nolan, è un convincente guardiano del tempo, col la sua faccia un po' così. Olivia Wilde cameizza il film nel ruolo della madre di Timberlake e lo fa nel modo giusto.
Il film è godibile, anche se ripetitivo a tratti, e non da sottovalutare per una buona serata tra amici, pop corn, bibite e gelati.
Titolo originale In Time
Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti
Anno 2011
Durata 115 min
Genere fantascienza
Regia, Soggetto, Sceneggiatura Andrew Niccol
Produttore Marc Abraham, Eric Newman, Andrew Niccol
Produttore esecutivo Amy Israel, Kristel Laiblin
Casa di produzione New Regency Pictures
Distribuzione (Italia) Medusa Film
Fotografia Roger Deakins
Montaggio Zach Staenberg
Effetti speciali Luma Pictures, Soho VFX, Wildfire Visual Effects
Scenografia Alex McDowell
Costumi Sara Akhteh, Carrie Arakaki, Alison Cole
Trucco Elena Arroy, Tracy Manzo, Michelle Vittone
Interpreti e personaggi
Justin Timberlake: Will Salas
Amanda Seyfried: Sylvia Weis
Johnny Galecki: Borel
Matt Bomer: Henry Hamilton
Cillian Murphy: Timekeeper Raymond Leon
Olivia Wilde: Rachel Salas
Alex Pettyfer: Fortis
Elena Satine: Jasmine
Vincent Kartheiser: Philippe Weis
Yaya DaCosta: Greta
Rachel Roberts: Carrera
Ethan Peck: Constantin
Toby Hemingway: Timekeeper Kors
Bella Heathcote: Michele Weis
Doppiatori italiani
Andrea Mete: Will Salas
Myriam Catania: Sylvia Weis
Francesco Bulckaen: Raymond Leon
Marco Vivio: Fortis
David Chevalier: Philippe Weis
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