Finalmente la Marvel ha introdotto il concetto di magia nel suo Universo Cinematografico. Se con Thor erano stati affrontati in modo laterale, ma già presentati al grande pubblico, come poteri divini, qui si analizzano nel dettaglio. La magia è da sempre presente e da sempre qualcuno la usa per fare del male, altri per fare del bene e proteggere il nostro pianeta. La resa visiva degli effetti, dal più semplice cerchio tracciato nell'aere ad i complessi effetti derivati dalle tecniche in CGI sperimentate in Inception, convincono lo spettatore che sta assistendo a qualcosa di particolare. La suddivisione dello schermo in sezioni alla Escher rende, giustamente, complicato seguire tutto ciò che vi accade, ma porta stupore e divertimento.
Non è da sottovalutare anche l'introduzione del concetto di Multiverso che viene presentata dall'Antico a Strange. Spero solo che Marvel decida di giocarsela il più tardi possibile questa carta. Onestamente io preferisco i personaggi originali che le loro versioni alternative.
Il film è ben calibrato, diviso in tre tronconi netti nei quali si assiste all'evoluzione del personaggio principale. Si parte da un arrogante Dottore in medicina e si arriva ad un altruista Maestro in magia. Il tutto passa per una formazione, a scopo egoistico, battute simpatiche (e ti rendi conto su Shamballa di quanta gente non veda i provini dei film in televisione, ma vada al cinema spinta da una sensazione) e scontri a mani nude, ed incantesimi, che avrebbero potuto essere coordinati meglio, ma che hanno reso l'idea. In fondo Stephen Strange non aveva mai combattuto prima e tutti gli aiuti che ha ricevuto erano fondamentali.
Ciò che, con il passare degli anni, ho paura che potrebbe ancorare nel passato gli effetti speciali di questo film è la scelta dei colori fluo e psichedelici impiegati in certe sequenze: oggettivamente d'impatto, ma che potrebbero invecchiare poco bene.
Per quanto riguarda le riprese dal vero: decisamente convincenti e coinvolgenti gli scenari Nepalesi, intrigante lo skyline di New York con la torre degli Avengers.
Le scenografie sono grandiose. Ma. Ma la strada di Hong Kong si vede che è ricostruita in studio, gran bel lavoro ricco di dettagli e soluzioni tecniche, ma è decisamente palese che non è "reale". In ogni caso la sua distruzione, davvero un peccato, è stata ammirevole. Come ammirevole è stata la scelta di come presentarcela.
Beyoncè |
Il film, seppur piacevole e scorrevole, si regge principalmente sulle grandi capacità recitative di Benedict Cumberbatch. La sua disponibilità a calarsi in questo, rischioso, personaggi, creato da Stan Lee e Steve Ditko, Non era facile interpretare un altro eroe col pizzetto, dopo il successo di Tony Downey Jr Stark, con i medesimi pregi e difetti del su predecessore: pieno di sè, ironico, ricco, con un problema fisico e che sta vivendo una crisi depressiva. L'interpretazione dell'attore inglese è stata di livello ed il suo personaggio più si è immerso nella magia più e risultato coinvolgente per il pubblico.
Ho giusto un po' di tempo che avanza. |
A far da contorno Mordo, destinato ad evolversi in futuro, Wong. l'Antico e Kaecilius. Chiwetel Ejiofor interpreta il primo e affronta, anche lui, un'evoluzione intrigante. Benedict Wong è Wong e la sua faccia tonda ed il suo carattere lo rendono indispensabile. Tilda Swinton, a sorpresa per molti, è l'Antico. Anche lei mette sullo schermo tutta la sua classe e le sue capacità. Senza fronzoli e con la testa rasata si rivela la guida perfetta per i suoi discepoli. Mads "Hannibal" Mikkelsen è il motore della distruzione. Il traditore Kaecilius. Un personaggio fiacco che, per certi versi, mi ha ricordato l'elfo oscuro di Thor Dark World (uno dei peggiori film Marvel di sempre).
Dottoressa, mi curi! |
Ai superdotati si aggiunge l'interesse romantico di Strange, Christine Palmer, alla quale presta le fattezze Rachel McAdams. Dottoressa di Pronto Soccorso, caritatevole amante dei casi disperati, è il volto umano della vicenda. Il suo affetto per Strange la porta ad avere un ruolo da protagonista nella sua vita. Speriamo non faccia la fine di Natalie "Foster" Portman.
Un personaggio non personaggio è il mantello che si adagia sulle spalle del protagonista. Dotato di una personalità ed una comicità sua è un diversivo che alleggerisce, forse fin troppo in qualche caso, situazioni pesanti.
Nella versione italiana i fan di Benedict Cumberbatch faranno fatica ad abituarsi alla sua voce. Infatti, per questo ruolo, a Francesco Pezzulli, che lo doppia in Sherlock, gli è stato preferito, alla sua prima esperienza con questo attore, Francesco Bulckaen. Un doppiatore in più che si aggiunge alla lista di italiani che gli hanno prestato la voce.
Il film è piacevole, le due ore scorrono senza farsi sentire, ed è un intrattenimento diverso rispetto a quello usualmente proposto da Marvel. I toni rimangono leggeri, non c'è mai una reale cupezza ed un po' più del solito lo spettatore è accompagnato, tenuto per mano, verso un finale rassicurante.
Ovviamente: Sì. C'è una scena dopo i primi titoli grafici e: Sì. C'è una scena al termine dei titoli di coda. Entrambe sono fondamentali per avere qualche informazione sugli sviluppi dell'UCM.
Titolo originale Doctor Strange
Lingua originale inglese
Paese di produzione Stati Uniti d'America
Anno 2016
Durata 115 min
Rapporto 2.35:1
Genere Cinecomics
Regia Scott Derrickson
Soggetto Stan Lee & Steve Ditko (fumetto), Jon Spaihts, Scott Derrickson, C. Robert Cargill (storia)
Sceneggiatura Scott Derrickson & C. Robert Cargill
Produttore Kevin Feige
Produttore esecutivo Charles Newirth, Stan Lee, Victoria Alonso, Stephen Broussard, Louis D'Esposito
Distribuzione (Italia) Walt Disney Studios Motion Pictures
Fotografia Ben Davis
Montaggio Wyatt Smith, Sabrina Prisco
Musiche Michael Giacchino
Scenografia Charles Wood
Costumi Alexandra Byrne
Interpreti e personaggi
Benedict Cumberbatch: Stephen Strange / Dottor Strange
Chiwetel Ejiofor: Karl Mordo
Rachel McAdams: Christine Palmer
Benedict Wong: Wong
Michael Stuhlbarg: Nicodemus West
Benjamin Bratt: Jonathan Pangborn
Scott Adkins: Lucian
Mads Mikkelsen: Kaecilius
Tilda Swinton: Antico
Doppiatori italiani
Francesco Bulckaen: Stephen Strange / Dottor Strange
Massimo Rossi: Karl Mordo
Gaia Bolognesi: Christine Palmer
Carlo Cosolo: Wong
Roberto Gammino: Nicodemus West
Stefano Thermes: Jonathan Pangborn
Valerio Sacco: Kaecilius
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