martedì 9 novembre 2010

Dylan Dog Gigante n. 19

Dylan Dog Gigante n. 19, annuale
Copertina: Angelo Stano

Belve di città
Soggetto e Sceneggiatura: Luigi Mignacco
Disegni: Luigi Piccatto

Seline, la ragazza che Dylan ha salvato dagli incubi della tigre, ritorna a Londra per indagare su dei loschi traffici d’armi. Fatalmente, ricomincia in città una nuova serie di delitti che la polizia attribuisce a una belva feroce e su cui Dylan Dog dovrà investigare, con il rischio di giungere a verità che non avrebbe mai voluto conoscere...

Il bello di questi numeroni giganti è che ogni tanto permettono di chiudere archi narrativi iniziati decenni fa. Con questa storia si mette un punto nella situazione venutasi a creare dopo il numero 37 "Il Sogno della Tigre". I disegni spigolosi di Piccatto si mettono al servizio di una discreta sceneggiatura di Mignacco, nella quale torna in ballo la figura dell'industriale falsamente filantropo interessato al collaudo della sua nuova arma sui più deboli. Il tutto nel momento in cui ritorna una vecchia amica, e futura ex fiamma, di Dylan coinvolta, anni prima, in delitti eseguiti con un modus operandi molto simile. La storia si fa leggere, anche se non sbalordisce.

Autoscatto
Soggetto e Sceneggiatura: Giancarlo Marzano
Disegni: Piero Dall’Agnol

Una semplice sessione di foto in una, apparentemente, comune cabina fotografica, trasporta l’Indagatore dell’Incubo in una seconda Londra dove nulla è come sembra e da cui fuggire è impossibile.

Storia breve di Marzano e pennelli allenati di Dall'Agnol per questo racconto ispirato al "Favoloso mondo di Amelie" con Audrei Tautou del 2001. Il collezionista di foto stavolta è morto ed il suo spirito vive al di là di una cabina fotografica, nella sua Londra. Breve, ma intensa storia di sentimenti.

Il penitente
Soggetto e Sceneggiatura: Pasquale Ruju
Disegni: Giovanni Freghieri

Un uomo si manifesta negli incubi di Dylan, accusandolo di una misteriosa colpa e sottoponendolo a terribili torture che lasciano ferite anche quando il Nostro si risveglia. Per salvarsi da questa persecuzione, che ha già condotto altri alla pazzia e alla morte, l’Old Boy dovrà scoprire ciò di cui è accusato.

I disegni di Freghieri sono sempre affascinanti, anche se in questo caso li ho trovati un po' carenti di inchiostro, la storia di Ruju è un classico di amore attraverso i secoli. Bella e ben costruita, lascia un, giusto, tocco di amaro in bocca alla fine della lettura, ma tante volte ciò che assomiglia troppo alla realtà lo fa.

La confessione
Soggetto e Sceneggiatura: Giovanni Gualdoni
Disegni: Daniela Vetro

Cosa è accaduto di tanto orribile all’inquilino di Craven Road per costringerlo a puntarsi una pistola alla tempia e farla finita? È ciò che si scoprirà leggendo le sue ultime parole, affidate a una lettera d’addio che l'Indagatore dell'Incubo sta terminando di scrivere prima di togliersi la vita...

L'amore da girare il mondo, ma i soldi lo fanno girare più veloce. Mai fidarsi delle apparenze. I due avvisi che Gualdoni ci lancia possono aiutarci a vivere meglio. I disegni della Vetro son piacevoli, ma ormai tutti i nuovi artisti o si somigliano tra loro o somigliano troppo a cavalli in scuderia da più tempo. Peccato non essere più stupiti dalle nuove leve, speriamo che crescano in fretta trovando il loro stile.

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