Nicholas Van Orton è un ricco e brillante uomo d'affari con una vita routinaria e nessuno svago. La svolta nella sua vita avviene quando suo fratello, Conrad, in occasione del suo 46°compleanno, gli regala l'iscrizione ad una società, la CRS, che organizza esperienze di vita. Nicholas, nonostante i dubbi, s'iscrive convinto sia da Conrad che dalla sua stessa curiosità. Da quel giorno la sua vita cadrà piano piano in un incubo organizzato. Rovinato ed incastrato riuscirà a risalire la china?
Il film è del 1997 e la prima volta che lo si vede risulta essere intrigante e spiazzante. Ben costruito, una trama organizzata in modo tale da non creare buchi narrativi, nonostante la complessità di quanto succede attorno al protagonista.
Accanto all'affermato e bravo Michael Douglas si muovono in ruoli minori, ma ben caratterizzati, Sean Penn, Conrad, e Deborah Unger, la ragazza che fungerà da collegamento con la realtà.
David Fincher, reduce dal successo Alien³ e Seven ed in attesa di dirigere Fight Club, Panic Room e di recente Il curioso caso di Benjamin Button, The Social Network e Millennium - Uomini che odiano le donne conferma di essere un ottimo regista. I suoi movimenti di camera, la costruzione delle inquadrature e le atmosfere rendono piacevole un film di notevole durata. Nel 1997 proporre un film della durata complessiva di 129 minuti era un atto coraggioso, non come in questi giorni in cui la durata media si aggira sui 150 minuti, e lui c'è riuscito bene. Senza annoiare e senza eccessivi cali di ritmo la pellicola si snoda intrigando lo spettatore lasciandolo soddisfatto.
I ritmi moderni rendono il film un po' lungo e lento, ma tutto sommato resta gobile anche con gli anni che si ritrova sulle spalle.
Titolo originale The Game
Paese USA
Anno 1997
Durata 129 min
Genere thriller
Regia David Fincher
Sceneggiatura John Brancato, Michael Ferris
Fotografia Harris Savides
Montaggio James Haygood, Angus Wall
Musiche Howard Shore
Interpreti e personaggi
Michael Douglas: Nicholas
Sean Penn: Conrad
Deborah Unger: Christine
James Rebhorn: Jim
Armin Mueller-Stahl: Anson
Carroll Baker: Ilsa
Anna Katarina: Elizabeth
Michael Massee: Airbag EMT Galliano
Tommy Flanagan: tassista
Doppiatori italiani
Oreste Rizzini: Nicholas
Massimo Rossi: Conrad
Cristiana Lionello: Christine
Il film è del 1997 e la prima volta che lo si vede risulta essere intrigante e spiazzante. Ben costruito, una trama organizzata in modo tale da non creare buchi narrativi, nonostante la complessità di quanto succede attorno al protagonista.
Accanto all'affermato e bravo Michael Douglas si muovono in ruoli minori, ma ben caratterizzati, Sean Penn, Conrad, e Deborah Unger, la ragazza che fungerà da collegamento con la realtà.
David Fincher, reduce dal successo Alien³ e Seven ed in attesa di dirigere Fight Club, Panic Room e di recente Il curioso caso di Benjamin Button, The Social Network e Millennium - Uomini che odiano le donne conferma di essere un ottimo regista. I suoi movimenti di camera, la costruzione delle inquadrature e le atmosfere rendono piacevole un film di notevole durata. Nel 1997 proporre un film della durata complessiva di 129 minuti era un atto coraggioso, non come in questi giorni in cui la durata media si aggira sui 150 minuti, e lui c'è riuscito bene. Senza annoiare e senza eccessivi cali di ritmo la pellicola si snoda intrigando lo spettatore lasciandolo soddisfatto.
I ritmi moderni rendono il film un po' lungo e lento, ma tutto sommato resta gobile anche con gli anni che si ritrova sulle spalle.
Titolo originale The Game
Paese USA
Anno 1997
Durata 129 min
Genere thriller
Regia David Fincher
Sceneggiatura John Brancato, Michael Ferris
Fotografia Harris Savides
Montaggio James Haygood, Angus Wall
Musiche Howard Shore
Interpreti e personaggi
Michael Douglas: Nicholas
Sean Penn: Conrad
Deborah Unger: Christine
James Rebhorn: Jim
Armin Mueller-Stahl: Anson
Carroll Baker: Ilsa
Anna Katarina: Elizabeth
Michael Massee: Airbag EMT Galliano
Tommy Flanagan: tassista
Doppiatori italiani
Oreste Rizzini: Nicholas
Massimo Rossi: Conrad
Cristiana Lionello: Christine
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