Dylan Dog N° 360
Remington House
Soggetto e Sceneggiatura: Paola Barbato
Disegni: Sergio Gerasi
Copertina: Angelo Stano
Periodicità: mensile
Uscita: 27/08/2016
Prezzo: 3.20€
Una casa nella quale si è svolto il massacro di una famiglia. La guida turistica in questo triste luogo è il lavoro di Tara, nuova cliente di Dylan Dog. Lui in quella casa c'era stato proprio il giorno del tragico evento, in veste di poliziotto pivello di Scotland Yard. Lei spera di ottenere da lui qualche dettaglio in più sugli eventi di quel giorno, per riuscire a conservare il posto di lavoro. Nonostante le sue reticenze, l'Old Boy, si convince ad accompagnare la ragazza durante una visita, ma ovviamente, niente va come deve andare.
Davanti agli occhi dell'inquilino di Craven Road, come sotto l'influsso di una possessione, le persone iniziano ad uccidersi a vicenda.
Paola Barbato si ripete. Nel senso che ripete proprio un canovaccio che l'ha già vista protagonista in, almeno, una storia breve; la storia breve che l'ha vista protagonista sia ai disegni che ai testi. Una storia trita e ritrita, che non aggiunge niente di nuovo a quanto l'autrice ha proposto fino ad oggi. Anzi, quella che sembra scarsezza d'idee, le toglie un po' di appeal. La storia è tendenzialmente banale ed a tratti porta il lettore ad interrogarsi sulla logica delle azioni compiute in scena.
L'albo si salva per la capacita di Segio Gerasi di creare ambienti opprimenti e di rendere al meglio gli effetti spaventosamente speciali richiesti dalle situazioni.
Per assurdo, ovviamente l'albo è stato scritto con anticipo rispetto all'uscita del film al cinema, l'inizio della storia ricorda da molto vicino quello della pellicola dedicata alle nuove Acchiappa Fantasmi.
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