Dylan Dog N° 368
Il passo dell'angelo
Soggetto, Sceneggiatura e Disegni: Gigi Simeoni
Copertina: Gigi Cavenago
Periodicità: mensile
uscita 29/04/2017
Prezzo: 3,20€
Una scuola di ballo di altissimo livello dove studiano giovani della Londra bene. La fine dell'anno scolastico con esami sulle materie classiche ed il saggio di danza alle porte. Un passo di danza complicatissimo battezzato "il volo dell'angelo ribelle". Due ragazze suicide. Una loro amica, Maggie, che ingaggia Dylan Dog per scoprire cosa stia succedendo davvero dietro le aristocratiche mura della scuola. Tutti gli indizia portano nella direzione della severa ed austera maestra di danza: Mary Wilson. I sospetti verranno confermati? O qualcosa di ancora più terribile attende l'Old Boy.
La continuity! Dylan Dog e Raina! Miii!!! Chi l'avrebbe mai detto!!!
E dopo queste note di finto stupore passiamo a parlare di questo albo realizzato tutto dai Gigi. Simeoni se la canta e se la suona, mentre Cavenago gliela incarta.
Copertina? Non male. Mette in risalto tutto quello su cui si basa la storia all'interno, senza spoilerare come accaduto in passato. Colori cupi, espressioni cupe, diciamo che cupeggia.
All'interno i 3,20€ di storia si sviluppano in modo semplice e lineare. I sospetti che crescono nel lettore vengono, purtroppo o per fortuna, confermati nel prosieguo della storia. Se l'orrore si sviluppa in modo scontato, vengon messi in mezzo ancora i nazisti (brutta gente per carità, ma a settanta anni dalla fine della seconda guerra mondiale...) e le situazioni in cui viene calato l'Indagatore dell'Incubo non sembrano essere gestite al meglio. Tra il suo imbarazzo nell'essere corteggiato, al gestire l'orrore, ci si aspettava maggiore esperienza. Anche dalla polizia, per carità, che con tutti i C.S.I. che abbiamo sotto gli occhi giornalmente certe spiegazioni non reggono per nulla. I disegni sono anche piacevoli e sicuramente curati per rappresentare ciò che l'autore aveva in mente. Muoversi nell'ambiente della danza è sia difficile, per essere fedele a ciò che accade sul palco, sia confortevole per l'ambientazione orrorifica. Da Suspiria in poi sono state trovate le chiavi per comunicare il terrore attraverso le atmosfere operistiche, ma, ogni volta che un autore ci prova rischia di ricalcare le orme di Dario Argento, copiandole senza aggiungere nulla di nuovo.
L'albo è piacevole e si lascia leggere. Simeoni ci sa fare, sotto i diversi punti di vista, ed essere autore completo gli assicura una marcia in più nel panorama fumettistico italiano.
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