lunedì 18 giugno 2018

Dylan Dog - Tripofobia

Dylan Dog N° : 381 
Tripofobia

Soggetto e Sceneggiatura: Giovanni Eccher 

Disegni: Paolo Armitano e Davide Furnò 

Copertina: Gigi Cavenago 
  
Periodicità: mensile 
uscita: 30/05/2018 
Prezzo: 3,50€

Il Vee-jay David Stephenson è la nuova frontiera della musica dal vivo. Grazie alle sue ricerche ed al suo talento riesce a farti assaporare un colore o udire un odore. I suoi concerti sono sempre esauriti ed i suoi fan devoti. Ma cosa si nasconde dietro al suo talento? Mentre Dylan è alle prese con i misteri che si celano tra i suoni dell'artista, Scoltand Yard si interroga su quelli che sembrano delitti rituali. Ma un filo rosso sembra collegare i due casi. Sotto traccia lavora la tripofobia, la psicosi legata alla ripetizione di elementi modulari tondeggianti.

Certo che Dylan ha la fortuna di trovare la fidanzata giusta al momento giusto. In questa storia di Eccher, Lidya soffre di tripofobia e questa caratteristica la rende una perfetta alleata per il suo cavaliere. E', infatti, questa paura dei motivi grafici ripetuti in modo ravvicinato su grandi superfici il motore della storia. Storia che, finalmente, si riaggancia a quanto visto nei primi numeri della gestione Recchioni. Vuoi che il lettore sia stato portato sulla soglia degli eventi in atto da quattro anni, finalmente? Lo scrittore ci riporta alla mente dettagli perduti nel tempo e quasi mai più ripresi da chi lo ha preceduto. La scrittura, anche se a tratti passa da un'eccesso di contorsionismo a quello di una prevedibilità eccessiva, risulta lo stesso piacevole e coinvolgente.

Paolo Armitano e Davide Furnò sono una bella rivelazione grafica. Tratti decisi e disegno curato; il tutto perfettamente si adatta alla storia loro assegnata. Unico neo, giusto di colore, è che la protagonista femminile assomiglia, forse, un po' troppo a Julia, protagonista di un'altra serie Bonelli. Sembra quasi di vedere i due personaggi agire in una storia comune. In ogni caso, Lidya, risulta essere un personaggio femminile forte che, non fossimo in un seriale italiano, potrebbe lasciare il segno.

Un passo avanti, speriamo seguito da tanti altri a breve giro di boa.

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