Dylan Dog Magazine N° 2
Dylan Dog Magazine 2016
Periodicità: annuale
Uscita: 24/03/2016
Torna dopo un anno di pausa e di paura, il seconda Magazine di Dylan Dog, l'Almanacco secondo la visione di Roberto Recchioni.
Sono presenti i dossier d'approfondimento e due storie, una breve ed una lunga.
Concentrandoci prima sulla parte informativa, che quest'anno si diverte a parlarci degli Zombie in televisione, le famiglie da incubo e ci coinvolge in un interessante excursus sulla visionaria bellezza dei Freak secondo il regista Guillermo del Toro. Tranne l'ultimo servizio citato, che ho trovato interessante e decisamente utile come spunto per, volendo, approfondire gli aspetti dell'arte del regista messicano, ho trovato gli altri sciapi. Alcuno di loro mi ha fornito uno spunto, una curiosità, una scintilla che mi mettesse in moto in caccia, o ricerca, di qualche nuovo titolo, di film o libro, della stagione passata. Tutti i servizi mi sono sembrati decisamente troppo superficiali e necessitanti di ulteriore profondità per arrivare ad essere interessanti. Spunti che, invece, come detto, offre il dossier sul regista di Hellboy e Pacific Rim, tra gli altri.
Le due storie presentate sono:
Il mostruoso banchetto
Soggetto e sceneggiatura: Alberto Ostini
Disegni: Paolo Bacilieri
Nella quale una famiglia della nobiltà inglese risiedente a Wickerdford, meta scelta dall'ex ispettore Bloch per godersi la sua pensione, sta organizzando un matrimonio decisamente ricco per il suo primogenito. Questa famiglia, però, ha un profondo segreto che la contraddistingue dalle altre. Dylan ci capita in mezzo in quanto innamorato della sposa che non si capacita di essere stato abbandonato nel giorno delle di lei nozze.
Ricordi di un’estate
Soggetto e sceneggiatura: Alberto Ostini
Disegni: Luca Genovese
Qui Dylan Dog, imbucato al matrimonio di cui sopra grazie all'aiuto del fratello dello sposo, condivide un doloroso ricordo di un'estate lontana con il suo ospite. Isolati dalla festa di matrimonio del Hawthorne in una vecchia cisterna, i due uomini discutono di amicizia, di famiglia e di lealtà.
Il giochetto delle storie inaspettatamente collegate funzione. Rende intrigante la seconda storia e svela quello che succede tra le pieghe dei racconti. Entrambe sono state ben scritte da Ostini e, seppure il suo stile non mi sia congeniale, riccamente illustrata da Bacilieri la prima e, già più in linea con i trascorsi del padrone di casa ed Indagatore dell'Incubo, da Luca Genovese.
Se per anni gli almanacchi si erano contraddistinti per storie poco intriganti e dossier acculturanti, quest'anno la tendenza sembra essersi invertita con quest'ultimo.
Speriamo che il 2017 porti maggiore equilibrio lungo le via della Forza... ehm dell'orrore.
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