Nathan Never N° 304
Dove muoiono le stelle
Soggetto e Sceneggiatura: Michele Medda
Disegni: Germano Bonazzi
Copertina: Sergio Giardo
Colori: Oscar Celestini
Periodicità: mensile
Uscita: 17/09/2016
Quando una superstar dalla vita blindata come Sadie entra in un locale e rischia la vita per mano di un folle ed in quel locale c'è Nathan Never, fuori servizio, la sua vita può considerarsi al sicuro. Quando la superstar richiede un agente all'Agenzia Alfa per indagare sulle minacce di morte che riceve a scavare nella sua vita non può che essere Nathan Never. L'investigatore privato scava così a fondo da arrivare a rovistare tra le vite delle persone che abitano nel, dimenticato, primo livello. Quello scoprirà sarà un sorpresa, poco piacevole.
Dopo anni torno a mettere le mani e gli occhi su un numero di Nathan Never. Cosa è cambiato da quando ho fatto la mia ultima incursione nel mondo dell'Agente Alfa?
Nathan Never sta vivendo un momento editoriale complicato. Con Agente Alfa, miniserie in sei numeri, sta affrontando una riscrittura ed un approfondimento delle sue origini, mentre sulla serie principale, credo, abbia affrontato qualche minaccia particolare. Cosa ci ritroviamo? Ritroviamo gli stessi personaggi, negli stessi ruoli, con nessuna novità apparente, ma scritti da Michele Medda e disegnati da Germano Bonazzi: due colonne storiche del mensile che si ritrovano insieme dopo tanto tempo.
La storia di Medda è un classico noir con la voce di Nathan fuori campo, a guidarci nelle indagini attraverso i suoi pensieri. La vicenda, pur essendo semplice e lineare, ci porta in luoghi che non vedevamo da tempo e mostra dei mutati particolari che popolano il primo livello. Interessante, ma mi aspettavo qualcosa di più.
Germano Bonazzi, forse perché a colori, forse perché gli anni passano per tutti, mi è sembrato un po' fuori forma. I suoi disegni restano incisivi, ma non sono all'altezza di quelle emozioni che ci hanno offerto i suoi lavori prodotti negli anni d'oro.
La copertina di Giardo è una vera sorpresa. Pur nella sua semplicità, sembra essere di un livello più elevata rispetto ai suoi lavori a cui ero abituato? Che abbia capito che disegnare copertine è diverso che realizzare una storia intera? Che abbia capito che l'immagine che introduce l'albo deve essere più curata ed iconica della pagine interne? Che abbia frequentato un corso di disegno?
Un ritorno che mi ha soddisfatto al 50%. La mossa di riunire un team artistico caro ad i vecchi lettori di Nathan ed al loro ritorno aggiungere la colorazione, decisamente buona, dell'albo è stata decisamente attrattiva. Leggere qualcosa di diverso ogni tanto e piacevole, ma non mi porterà a tornare a seguire le avventure dell'Agente Speciale Alfa per eccellenza. Magari un'incursione ogni tanto, per celebrare qualche ricorrenza e qualche traguardo. Niente di più.
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