BATMAN 14 (127)
di Tynion IV, Finch, Russell, Barrows, Davis, Caldwell
(Contiene Detective Comics #947,Detective Comics #950, Catwoman: Election Night #1)
9788893519052
16,8×25,6, S, 72 pp, col.
€ 3,50
Mischiamo un po'. Questo numero di Batman, il quattordicesimo della Rinascita, tende all'inutilità.
Spieghiamoci. Si conclude l'arco narrativo di Tynion IV, ma in modo deludente. Ovviamente, Batman e la sua squadra riescono a fermare il sindacato delle vittime, non senza perdere un membro del team allenato da Batwoman, ed a internarlo ad Arkham. Qui, però, si palesa la mancanza di coraggio dell'autore. Nella narrazione si decide di non rivelare l'identità della Prima Vittima. Naturalmente ha il viso così deturpato da non essere riconoscibile e da obbligare i suoi carcerieri a lasciargli la maschera. A questo punto potrebbe essere chiunque; davvero una prima vittima collaterale delle scorribande del Cavaliere Oscuro, un mitomane casuale, il Joker, la fata turchina o Pinocchio. Fino a questa scelta la storia si era rivelata intrigante, adesso mi è caduta nel banale e mi sembra di aver perso settimane di lettura. L'indecisione e la paura di prendere una decisione del buon James ha rovinato una trama ben costruita.
A corredo di questo troviamo due fumetti poco inerenti alla collana. Se per la miniserie dedicata a Catwoman ed al suo passato, visto il massiccio ed intenso intervento di Batman, si può fare uno sforzo, invece, proprio non capisco la storia breve di Prez. Cosa ha a che fare una Presidente degli Stati Uniti teen ager ed ex cameriera, la legge sulla regolamentazione delle armi e sui contraccettivi con la testata che pago 3.50€ ogni quindici giorni?
Un numero inutile. Si sarebbe benissimo potuto inciccionire il numero precedente, permettendogli di ospitare la conclusione della storia di Tynion ed evitare ai lettori questo scempio.
Speriamo che tutto torni ad alti livelli dal prossimo numero.
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