Dragonero Adventures N° : 1
Tre giovani eroi
Soggetto e Sceneggiatura: Luca Enoch
Disegni: Riccardo Crosa
Colori: Paolo Francescutto
Copertina: Riccardo Crosa, colori Paolo Francescutto
Periodicità: mensile
Prezzo: 3,50€
Ian e Myrva sono due fratelli scavezzacollo che vivono in un mondo dove la magia reale, come i draghi, i troll e gli orchi. Amano le avventure, vivono storie fantastiche nella loro tenuta, fino al giorno in cui un oggetto misterioso viene ritrovato nel bosco vicino a casa loro. In compagnia del loro amico orco Gmor, decidono di indagare e si ritrovano, incoscienti entusiasti, a viaggiare, attraverso portali magici, in luoghi indicibilmente lontani tra loro.
Premessa: non ho mai letto l'originale di Dragonero. Quando era uscito seguivo troppe serie e sia i fondi che lo spazio in casa iniziavano a scarseggiare. Ovviamente nel tempo me ne sono pentito, visto che in tanti ne hanno parlato così bene. Avevo lasciato passare, per evitare un ritorno di fiamma, anche questo Dragonero Adventures dedicato ai regazzini da mamma Bonelli. Uscito nel novembre del 2017 ha, però, fatto capolino tra le mie cose da leggere qualche settimana fa questo numero uno. In effetti era l'unico delle serie per regazzini che mancava all'appello in questo blog. Dopo la delusione di 4Hoods e la curiosità di Creepy Past, mi chiedevo cosa potesse essere questo Dragonero Adventures. Così eccoci qui.
Partiamo dall'impatto grafico. I disegni di Riccardo Crosa sono veramente dettagliati e curati, la sua impostazione delle tavole offre dinamicità e sfrutta soluzioni narrative interessanti. Devo, però, abituare l'occhio a vedere protagonisti di statura così piccola e dai lineamenti imberbi. Se per la giovane protagonista, Myrva, è un'operazione più facile, per Ian e Gmor è più difficile. I loro ruoli richiamano una aspetto meno delicato, ma credo che questa sensazione sia dovuta alla scarsa, mia, confidenza con i fumetti per ragazzi italiani. Fosse stato lo stesso soggetto in un manga, probabilmente, avrei accettato ciascun protagonista senza problemi.
I colori di Paolo Francescutto sono spettacolari. Il lettore viene attratto dalla copertina, con un drago indispettito di cui all'interno dell'albo non vi è traccia, ma l'opera mastodontica è tra le pagine dell'albo. I colori luminosi mettono in risalto i disegni che vanno a riempire e trasmettono allegria anche nelle situazioni più difficili.
Enoch è sempre un grande. Però. Ok, è un fumetto per regazzini, ma il passaggio tra i tre ed il mago talpa? Personalmente l'ho trovato un po' troppo spicciativo. Una mezza pagina di dubbi da parte di un protagonista ci sarebbe stata bene e, poi, via verso l'avventura. Ecco, un paio di punti in maggior coerenza con la realtà le avrei apprezzate di più.
Dragonero Adventures rende assolutamente inutile 4Hoods. Intrigante e divertente, forse io ne sono fuori target, offre una lettura coinvolgente. Se avete un regazzino dalle vostra parti potrebbe essere una lettura di suo interesse. Tentar non nuoce.
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