Mercurio Loi N° : 11
Il circolo degli intelligentissimi
Soggetto e Sceneggiatura: Alessandro Bilotta
Disegni: Sergio Gerasi
Colori: Andrea Meloni
Copertina: Manuele Fior
Periodicità: bimestrale
uscita: 23/05/2018
Prezzo: 4,90€
Passeggiando per le vie della città eterna, Mercurio Loi, e con lui il suo assistente Ottone, si imbatti in una targa applicata al muro di cinta di una villa. Sulla targa vi è scritto "Il circolo degli intelligentissimi". Tale definizione lascia stupito il professore: se davvero, in Roma, è nato un circolo di persone così intelligenti, perchè lui non è stato invitato ad iscriversi? Che si siano dimenticati di chiamarlo? Mercurio non demorde e si presenta in prima persona alla loro porta, ma quando è Ottone ad essere il più richiesto cala in una profonda depressione non manifestata.
Essere intelligenti, superiormente intelligenti, può rendere infelici; sopratutto quando si incontra qualcuno che ti fa sentire inferiore. Questa è l'umiliazione che tende ad infliggere Bilotta al suo personaggio. Esalta la spalla a discapito della testa. Mercurio, in questo numero, orbita a parecchia distanza dalla storia, alla fine ne risulta essere coinvolto solo per l'attrazione del suo campo gravitazionale. Veri protagonisti sono l'ego personale degli intelligentissimi e le situazioni in cui si caccia Ottone. Forse, questo numero, è scritto come la vita e si succedono avvenimenti imprevisti in modo disordinato. Sta di fatto che lo stile scelto da Bilotta tende a confondere il lettore. Piacevole rivedere personaggi secondari come Enrica, il Colonnello Monforte, Diana e Dante Fusco.
Tutto sommato il lavoro di Gerasi non è male.Per questo numero 11 ha trattenuto il suo pennino ed ha disegnato molte meno linee perpendicolari. Si è, purtroppo, invece, troppo sbizzarrito con le facce buffe. I volti di Ottone e Diana, in molti casi, subiscono deformazioni al limite dell'integrità ossea dei loro crani. Ho trovato questa impostazione eccessiva.
Prima copertina di Manuele Fior che non mi piace. Sicuramente è tutto voluto, ma ho trovato i colori eccessivamente piatti e la raffigurazione di Ottone (?) inappropriata, tanto che fino all'uscita del numero avevo avuto il sospetto che fosse una donna travestita da Ottone.
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