giovedì 16 maggio 2019

Ut - La serie completa

Ut - La serie completa

Soggetto e Disegni Corrado Roi 

Sceneggiatura Paola Barbato 

Editore Sergio Bonelli editore 
1ª edizione 25 marzo 2016 – 24 agosto 2016 
Periodicità mensile 
Albi 6 (completa)  

Prezzo: 4€ regular, 5.5€ Variant

Dopo la scomparsa dell’Uomo, quel che resta del pianeta è popolato da nuove specie antropomorfe, governate solo dai loro bisogni primordiali. UT è una creatura elementare, feroce e infantile, i cui compiti sono cercare insetti per l’entomologo Decio e sorvegliare un’antica mastaba. Da lì, un giorno, emerge accidentalmente un individuo diverso da tutti gli altri, Iranon, enorme, frastornato e privo di memoria. Decio incarica UT di non perderlo mai di vista, perché “è il solo esemplare della sua specie”. La comparsa di Iranon, però, non è passata inosservata, e gli equilibri faticosamente conquistati inizieranno a saltare…
Nella ricerca di tracce del proprio passato, Iranon conosce Labieno, uno scultore genetico che crea opere d’arte in parte vive. Questi gli chiede aiuto, in cambio di informazioni su Hog e sulle Case, e convince lui e Ut a mettersi sulle tracce di un misterioso vandalo che deturpa le sue creazioni. I due vengono così in contatto con alcune opere d’arte viventi, i cui tormenti influenzano entrambi, anche se in maniera totalmente diversa. Per poter ottenere le informazioni di Labieno dovranno affrontare i nemici dello scultore e salvare dalla follia un misterioso cancello animato…
Ut e Iranon fanno la conoscenza di Iv, Hor e Tommasa, che salvano da un’imboscata. Si uniscono alle tre, che li conducono nelle Vie dei Pensieri, consentendo loro di accedere al Periekon, il luogo nel quale vivono reclusi quindici filosofi che condividono un unico pensiero. Lì Iranon viene condotto da Gau, colei che li comanda e che custodisce alcune reliquie che riguardano Hog, l’architetto genetico. Iranon crede di aver ricevuto informazioni preziose, ma ben presto gli diventa chiaro che qualcuno sta cercando di manipolarlo, poiché in quel luogo viene nascosto un segreto…
Riemerso dalla terra e fatto prigioniero dalla specie dei Talpini, Caligari viene inaspettatamente liberato da Decio. L’entomologo gli racconta della comparsa dell’originale di Iv, la cui presenza preoccupa lui stesso e Gau, intimandogli di risolvere al più presto la situazione. La prima reazione di Caligari è di aizzare le Vie della Fame contro Iranon e Ut. I due subiscono a loro volta l’influenza della nuova arrivata, che, sebbene ancora stordita dall’improvviso risveglio, sembra conoscere cose che nessuno sa, come la Fiaba che Ut racconta a Yersinia per nutrirla. Questo sarà il primo segnale che le cose stanno inesorabilmente cambiando…
Iranon e Ut costringono Iv a portarli nelle Vie della Fame sino all’ingresso segreto delle Case, che si trova nell’abitazione dove viveva Yersinia. Ma non appena entrati un imprevisto fa rimanere indietro Ut insieme a Leopoldo, così che dovrà affrontare il suo percorso completamente da solo. La Casa, nella quale si sono fuse tutte le altre, sembra accoglierlo bene, fino a quando una reazione brusca di Ut non ne scatena il panico, dato che è terrorizzata da ogni forma di violenza. E proprio la violenza in cui inevitabilmente sfocia il percorso di Iranon e Iv farà precipitare le cose.
Si giunge alla resa dei conti tra le Case e Iranon, che finalmente, dopo lunghissima ricerca, avrà modo di ricordare il proprio passato e la ragione per cui è nato. Decio, e Gau, anche loro all’interno delle Case, cercano di impedire che questo avvenga, tentando di trovare un modo per evitare che gli errori del passato si ripetano. Caligari e Iv, invece, tramano contro di lui e contro il luogo che lo ha generato. Ma sarà Ut, alla disperata ricerca di Leopoldo, il solo che riuscirà a raggiungere davvero il punto più profondo delle Case e finalmente carpire il segreto della Fiaba.
Riassumere sei numeri in breve, senza dire troppo e senza dimenticare molto, a diversi mesi di distanza dalla loro lettura, non è facile. Per farlo, allora, mi sono affidato ai brevi riassunti che fanno capolino nelle pagine internet della Sergio Bonelli Editore dedicate a questo strano soggetto.
Anche perchè, a nessuno, se non agli autori, è ben chiaro cosa volesse raccontare Ut e quello che ci raccontano i redattori Bonelli è il percorso lineare accanto al quale si sviluppa l'intricata narrazione della immaginaria storia narrata sulle pagine dedicate a Ut.

Ut è una nota musicale, il primo dei sei suoni del sistema esacordale teorizzato da Guido d'Arezzo, corrispondente all'odierno Do. Sarà questo che ha ispirato il nome del protagonista del sogno da bambino di Corrado Roi?
Ut è un ricco parco di citazioni alte di letteratura e cinema, ma che non si ferma a citare gli altri e prova a vivere di vita propria, con le sue parole lo stesso Roi, nell’introduzione all’ultimo volume dicendo: «Troppo spesso il fumetto guarda alle altre arti, come per esempio il cinema, cercando riferimenti anziché creare da zero», ci tiene a sottolineare questa parte del suo lavoro. L'autore del soggetto e dei disegni ammette di aver cercato di restituire una centralità al fumetto come medium.
Quello che salta all'occhio dopo una prima lettura è che Ut non è un fumetto semplice, ma che richiede un ampio bagaglio culturale per essere decifrato in modo corretto. Un bagaglio culturale trasversale che non di limita ad un campo specifico, ma che chiede, per la decriptazione, uno sforzo al lettore.
In Ut ci sono riferimenti alla letteratura di Umberto Eco, del quale uno dei personaggi avrà le sembianze, al cinema di Wiene, il nome Caligari non può che venire da lì, alla narrativa di H.P. Lovercraft, in nome Iranon sembra essere ispirato da un suo racconto, e molti altri.
Gli autori ci calano in questo mondo dove l'homo sapiens si è estinto e gli abitanti del pianeta non sono altro che copie generate dalle Case. Copie che non conoscono ciò che l'umanità, come la intendiamo noi, era, ma che, a volte e tendono a cercare di emulare. La Fame del primo albo ne è un caposaldo palese, pur di nutrirsi le copie si divorano tra loro senza rispetto. Che sia anche un riferimento incrociato al mondo dell'arte, alla sua autoreferenzialtà, alla mancanza di originalità che lo percorre e che lo divora, finché non appare qualcosa di veramente originale da divorare?
Ut è un fumetto così strano che non si riesce a dire se sia piacevole o meno leggerlo. Se vi sia una trama effettiva o se sia una storia circolare raccontata attraverso metafore di difficile interpretazione.

Ut è un fumetto che nasce, a mio parere, come una riscossione di crediti accumulati da Corrado Roi presso la Sergio Bonelli Editore. Un fumetto personale che se non avesse avuto Paola Barbato alla sceneggiatura e i disegni dello stesso Roi nessuno avrebbe preso in considerazione di pubblicare. Un fumetto di difficile lettura, di difficile interpretazione, che non si capisce se vuole aiutare il lettore a crescere o se vuole essere solo essere un esercizio personale ad alta tiratura.

Dei disegni di Roi nulla si può dire. E' una serie suo e solo lui poteva inchiostrarla e disegnarla. Ogni tavola è una piccola opera d'arte che non scade nel banale nella quale il disegnatore ricerca, sempre, un effetto mirato per ciò che vuole rappresentare.

Ut, forse, è un fumetto che si può anche non leggere perché frustra la nostra ignoranza. Se si sceglie di leggerlo è bene sapere che una sola lettura veloce, come molti fumetti bonelliani di questi anni, non basta. E' un fumetto che chiede di sedimentare e di essere riletto per essere meglio apprezzato. Ma non è detto che ci si riesca.

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