Nella Terra di Mezzo, la Contea è il tranquillo, verde, luogo dove hanno dimora gli hobbit. Creature pacifiche e tranquilla è raro che vivano avventure. Nonostante la discendenza Tuc da parte di madre, neanche Bilbo Baggins è un hobbit avventuroso. Solo quando un vecchio amico di famiglia, lo stregone Gandalf il Grigio, busserà alla sua porta per proporgli un'avventura, che lui prontamente rifiuterà, la sua vita subirà uno scossone. La sera stessa della visita di Gandalf alla sua porta busseranno 13 nani, Dwalin, Balin, Nori, Dori, Ori, Fili, Kili, Bifur, Bofur, Bombur, Oin, Gloin ed il loro capo Thorin Scudodiquercia erede del trono dei nani sotto la montagna del popolo di Durin. L'allegra combriccola, dopo aver svuotato la dispensa del povero ignaro Bilbo, diventerà seria e discuterà, alla presenza di Gandalf, di come riconquistare il loro regno: Erebor. Infatti, sessanta anni prima, il drago Smaug ha cacciato i nani dal loro regno sotto la Montagna Solitaria per impossessarsi delle fortune accumulate in oro dal nonno di Thorin, Thror. A Bilbo stesso viene porto l'invito di partecipare all'avventura, su suggerimento di Gandalf e con l'opposizione di Thorin. Dopo discussioni ed indecisioni i 15 membri della compagnia partono per la loro avvenutra.
Lottando contro Troll, Goblin, Orchi, stregonerie ed incantesimi dovranno raggiungere la Montagna Solitaria.
Un viaggio inaspettato narra della partenza dalla Contea della compagnia ed il loro arrivo a poca distanza dalla Montagna Solitaria. Non si può negare che Peter Jackson, di ritorno nella Terra di Mezzo, dopo King Kong ed Amabili Resti, tiri la sfoglia, allunghi il brodo, in modo quasi eccessivo, ma... Ma lo fa per bene, accidenti. Infila nella narrazione parti di trama completamente assenti nel romanzo di Tolkien e le incastra perfettamente con gli eventi che tutti i lettori del libro hanno scolpiti nella mente. Frodo e Bilbo che chiacchierano prima dell'arrivo di Gandalf e dei suoi fuochi d'artificio nella Contea, l'ampia esplorazione dello Stregone Bruno Radagast (solo accennato nel libro), le ragioni spiegate dell'odio tra nani ed elfi (mai spiegato realmente), le origini della rivalità tra Thorin ed Azog, tutto è piacevolmente raccontato visivamente e scorre senza increspare la trama.
Jackson è un maestro nel creare l'atmosfera ed i paesaggi neozelandesi sono da mozzare il fiato, un'inquadratura dopo l'altra. La colonna sonora di Howard Shore è epica. La canzone della montagna che i nani cantano nella notte a casa di Bilbo è da brividi, come quella delle pulizie è divertente.
Gli effetti speciali, un misto tra quelli usati ne Il Signore degli anelli e qualche nuova implementazione, crea l'atmosfera in modo impagabile. Troll, Goblin ed Orchi sono creature di fantasia, ma sembrano reali come i paesaggi che le ospitano, le viscere delle Montagne Nebbiose sono esempio di architettura verticale eccezionale, Gran Burrone suggerisce tranquillità e ristoro, tutti i tasselli messi in campo rendono l'immersione dello spettatore in questo mondo fantastico piena e densa.
Martin Freeman (Guida Galattica per autostoppisti) è un Bilbo perfetto ed espressivo, è un piacere ritrovare Ian McKellen, Cate Blanchette, Hugo Weaving, Elijah Wood, Christopher Lee. Tutto il cast dei nani è calato completamente nella parte, anche se non sono nani veri, e rende l'esperienza coinvolgente.
Il film l'ho visto in 3D, non HFR, classico e nonostante la buona gestione della tecnologia, la gustosa profondità, gli effetti che non prevedono solo il lancio di oggetti contro lo spettatore e tutto il contorno sono ben realizzati. Però, eh sì, c'è sempre un però quando si parla di 3D, però credo che l'esperienza visiva di questo film si gusti meglio in 2D. Credo che i colori della natura, delle ambientazioni cavernose ed i dettagli delle creature fantastiche si possano godere meglio con la visione classica della pellicola. Appena avrò la possibilità di vederlo in Blu Ray sul divano di casa mia me ne renderà conto.
Appuntamento a tra circa un anno per Lo Hobbit - La desolazione di Smaug, seconda delle tre parti dedicate da Jackson all'immortale libro Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien.
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