venerdì 21 dicembre 2012

Barry Lyndon

Parte I: con quali mezzi Redmond Barry acquisì lo stile e il titolo di Barry Lyndon.
1756. L'Irlanda è terra di transito di un reggimento militare del Regno Unito. In un piccolo villaggio Redmond Barry, giovane piacente, è innamorato della sua bella cugina Nora Brady. Quando, però, il villaggio viene attraversato dal reggimento ed il capitano John Quinn chiedere la mano di Nora. I fratelli della ragazza, puntando alla dote del militare, acconsentono. Redmond non si rassegna e sfida a duello il capitano dell'esercito. Nonostante il contro dei pronostici, il giovane irlandese vince, ma viene obbligato a lasciare la sua terra natia, in circa di migliori fortune, arruolato nell'esercito di Sua Maestà.
La vita del militare non fa per lui e la diserzione è la scelta più ovvia.
Nonostante tutto i piani non si realizzano per il meglio, tanto che dovrà entrare nell'esercito prussiano e fare anche da spia per il suo nuovo capitano.

Parte II: contenente un resoconto delle sventure e dei disastri che accaddero a Barry Lyndon.
Grazie al suo nuovo mentore. Barry si rende famoso per la sua bravura con la spada e per la sua bellezza, tanto da attirare a se diverse donne. La preda che potrebbe cambiargli la vita è la giovane Lady Lyndon. Nonostante sia sposata con sir Charles Reginald Lyndon, da cui ha avuto un figlio, non si risparmia dal concedersi a Barry. La relazione evolve in sentimenti profondi, tanto che un anno dopo la morte di sir Charles i due si sposano e poco dopo generano un discendente maschio. La rivalità tre il primogenito e Barry era già elevata e la nascita del piccolo Bryan Patrick, non fa che peggiorare le cose. Pochi anni dopo l'amore è già finito e la vita di Barry Lyndon è tutta votata alla ricerca dell'effimero riconoscimento sociale attraverso i soldi della moglie.
Tutto non può che peggiorare.

Nel 1976 il film ottiene 4 premi Oscar e quello più meritato è, senz'altro, quello per la fotografia. Lo studio che il mostro sacro della regia Stanley Kubrick svolge per la realizzazione di ogni singola scena è decisamente intenso. Ogni inquadratura, ogni campo largo, è un quadro rinascimentale. Paesaggi bucolici e romantici sono il punto forte del film. Un film biografico dalla narrazione un po' lenta e da un minutaggio lungo, ma gradevole e delicato. Mai urlato, mai volgare è una delizia sia per gli occhi che per le orecchie grazie a dialoghi raffinati e forbiti.
Protagonista assoluto di questa opera, girata dal Maestro senza l'utilizzo di luci elettriche (ma solo con luce naturale ed al massimo impiegando candele e lampade ad olio), è il personaggio interpretato da Ryan O'Neal (Love Story). Compassato ed empatico è perfetto nel ruolo assegnatogli.

Un film con più di trenta anni sul groppone, ma che merita di essere visto. E' come andare ad una mostra sul Rinascimento nella quale i quadri si animano è ci fanno scoprire sentimenti, emozioni e passioni dei personaggi dipinti sulla tela.

Stanley Kubrick è Stanley Kubrick.

Premi e Nomination
  • 1976 - Premio Oscar
    • Migliore fotografia a John Alcott
    • Migliore scenografia a Ken AdamRoy Walker e Vernon Dixon
    • Migliori costumi a Ulla-Britt Soderlund e Milena Canonero
    • Miglior colonna sonora a Leonard Rosenman
    • Nomination Miglior film a Stanley Kubrick
    • Nomination Migliore regia a Stanley Kubrick
    • Nomination Migliore sceneggiatura non originale a Stanley Kubrick
  • 1976 - Golden Globe
    • Nomination Miglior film drammatico
    • Nomination Migliore regia a Stanley Kubrick
  • 1977 - Premio César
    • Nomination Miglior film straniero a Stanley Kubrick
  • 1976 - Premio BAFTA
    • Migliore regia a Stanley Kubrick
    • Migliore fotografia a John Alcott
    • Nomination Miglior film
    • Nomination Migliore scenografia a Ken Adam
    • Nomination Migliori costumi a Ulla-Britt Soderlund e Milena Canonero
  • 1975 - National Board of Review Award
    • Miglior film
    • Migliore regia a Stanley Kubrick
    • Migliori dieci film
    • 1977 - David di Donatello
      • David Europeo a Stanley Kubrick
    • 1975 - Los Angeles Film Critics Association Award
      • Migliore fotografia a John Alcott
    • 1975 - British Society of Cinematographers
      • Migliore fotografia a John Alcott
    • 1976 - Directors Guild of America
      • Nomination DGA Award a Stanley Kubrick
    • 1975 - National Society of Film Critics Award
      • Migliore fotografia a John Alcott
    • 1977 - Sant Jordi Award
      • Miglior film straniero a Stanley Kubrick
    • 1976 - Writers Guild of America
      • Nomination WGA Award a Stanley Kubrick
    • 1977 - Cinema Writers Circle Award
      • Miglior film straniero
    • 1978 - Guild of German Art House Cinemas
      • Miglior film straniero a Stanley Kubrick
    • 1975 - New York Film Critics Circle Award
      • Nomination Miglior film
      • Nomination Migliore regia a Stanley Kubrick



Bugiardino di Wikipedia.

Titolo originaleBarry Lyndon
Lingua originaleinglese, tedesco, francese
Paese di produzioneRegno Unito/Stati Uniti
Anno1975
Durata184 min[1]/
Colorecolore
Audiomono
Rapporto1,37:1 (negative ratio)[2]
1,66:1 (intended ratio)[2]
Generedrammatico, romantico, guerra[1]
RegiaStanley Kubrick
SoggettoWilliam Makepeace Thackeray(romanzo)
SceneggiaturaStanley Kubrick
ProduttoreStanley Kubrick
Produttore esecutivoJan HarlanBernard Williams
Casa diproduzioneHawk Films Ltd.PeregrineWarner Bros.
Distribuzione(Italia)Warner Bros. Italia
FotografiaJohn Alcott
MontaggioTony Lawson
MusicheLeonard Rosenman
Tema musicaleSarabande Main Title (National Philharmonic Orchestra)
ScenografiaKen Adam
CostumiMilena Canonero
TruccoAlan Boyle
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali
Doppiatori italiani

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