giovedì 3 ottobre 2013

Dylan Dog - Una nuova vita

Dylan Dog n° 325
Una nuova vita
Soggetto, Sceneggiatura e Disegni : Carlo Ambrosini
 Copertina: Angelo Stano

Cosa lega il soldato Doinel ed il Dotto Walcott? Come mai due persone così distanti nel tempo pensano di essere chi non sono in realtà? Perché il Dottor Walcott vuole uccidere suo fratello minore Edmond, che soffre di un leggero autismo ed è bloccato su una sedia a rotelle? Chi è la misteriosa donna che si prende cura del ragazzo quando il fratello maggiore deve assentarsi e chi è il bambino vestito da Arlecchino che sta sempre con lei?
Dylan Dog entra in questa vicenda familiare e metafisica grazie all'attrazione che prova per l'infermiera che cura la sua caviglia malandata ed una spirale lo avvolgerà sempre più intensamente. L'aiuto di una vecchia amica gli farà persino pensare che vi sia coinvolto Satana in persona.

Il discorso su questo albo dovrebbe essere il più generale possibile, ma prima iniziamo a parlarne nel dettaglio.
Ammiro Ambrosini. E' stato uno dei primi autori moderni della Bonelli a realizzare un albo tutto da solo, sempre sulle pagine di Dylan Dog. Ha avuto la sua serie personale, finita male, Napoleone e questo è il problema. Ho smesso di leggere Napoleone per via dello stile narrativo eccessivamente onirico e disegnato in maniera troppo rude. Il problema di Ambrosini, per me ed i miei gusti, è che non ha più perso quello stile. Uno stile che rende difficile la lettura e la comprensione delle sue storie. Succede anche in questo albo. Finita la storia ti piazza lì altre due tre pagine che sparigliano alcune carte e ti perplimono. Lo stile di disegno, seppure ricercato, non incontra il mio gusto e spesso arriva ad infastidirmi. Tutto sommato siamo di fronte ad una sceneggiatura originale, anche se non troppo solida.
La copertina di Stano è una novità. L'artista lascia i colori e lo stile che lo hanno distinti, in eccellenza, in questi ultimi anni e approccia la nuova vita di Dylan Dog con colori texturizzati in modo differente. La scelta, sicuramente concertata con il nuovo curatore della serie Roberto Recchioni, di rendere il protagonista un mummia sulla copertina del primo albo del nuovo corso è azzeccata ed annuncia nel modo migliore l'opera di risveglio dedicata all'Indagatore dell'Incubo.
Parlando invece del lavoro su Dylan Dog del quale la casa editrice sta per mettere a conoscenza i propri lettori. Il progetto del RRobe sembra essere interessante. Realizzare ogni anno una season di Dylan Dog con un unico filo conduttore; un po' come se fosse una serie televisiva, è veramente un'idea azzeccata. Dare un po' più di continuità a questo personaggio non è affatto male. Sicuramente avverranno cambiamenti, meno formali rispetto il "dal voi al lei" di questo albo e molto più di sostanza. L'arrivo di personaggi nuovi (tra cui una ragazza musulmana) ed il pensionamento di Bloch (ma ci crediamo veramente?) sarà un motore di sicuro interesse, ma penso che questa sarà solo la punta dell'iceberg. Tra le righe delle varie interviste in rete sembra, persino, che Tiziano Sclavi stesso sia tornato a curarsi della sua creatura. Dubito che vedremo una sua nuova sceneggiatura tradotta in fumetti, ma la speranza è l'ultima a morire.
Al primo passo nella nuova direzione rappresentato da questo albo ne seguiranno altri, ma in che modalità? Da quello che è trapelato sembra che quest'anno - fino ad Ottobre 2014 - Recchioni proporrà il meglio degli albi che erano già stati preparati in casa Bonelli. Probabilmente adattati al nuovo corso, ma sarà un periodo di transizione. A partire dal prossimo Ottobre, quindi, avrà inizio la prima stagione del reboot della vita dell'Old Boy. Le attese e le aspettative sono elevate. Speriamo che l'energia dell'autore romano si riversi in modo positivo in questo progetto.

In bocca al lupo.

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