Settimana avulsa per malanni, febbri, raffreddori e chi più ne ha più ne metta. Il risultato post spostati ed in ritardo. Quindi: cerchiamo di recuperare.
Martin Mystère N° 329
La minaccia di Allagalla
Soggetto e Sceneggiatura: Luigi Mignacco
Disegni Enrico Bagnoli e Maurizio Gradin
Copertina: Giancarlo Alessandrini
Un insolito e violento terremoto colpisce lo Sri Lanka. In una zona immersa nella vegetazione, ai piedi del monte Allagalla, un laboratorio segreto nascosto dal verde e dal tempo custodisce un segreto pericoloso.
Un impossibile terremoto sconvolge New York a poche settimane di distanza. Un misterioso filmato, su bobina ed estremamente vecchio, arriva nelle mani del Detective dell'Impossibile ed una volta proiettato mostra la distruzione di New York, negli anni '40 del secolo scorso, ad opera di giganteschi robot.
Un ricatto da dieci miliardi di dollari incombe sulla grande mela: se non pagato porterebbe alla distruzione dell'isola di Manhattan da parte di un pazzo. Solo uno strano ragazzo, Bat-Boy, ed il BVZM potrebbero salvare l'ignara città dal suo destino.
Pesante. Monolitica. Noiosa. Come molte delle ultime avventure dedicate al personaggio creato da Alfredo Castelli. Mignacco si impegna, come sempre, a creare scene di gente seduta a parlare, parlare, parlare. Risulta assente, in ogni dove, un minimo di dinamica. La sceneggiatura è piatta, inutile e noiosa e, senza ombra di dubbio, tale ricchezza di difetti si riflette nel fumetto finito.
Sui disegni è discorso a parte. Bagnoli è scomparso l'anno scorso ed ha lasciato opere incompiute. "La minaccia di Allagalla" è stata pensata come un omaggio ad un suo lavoro giovanile "Il terrore di Allagalla" è, probabilmente, non poteva restare inedita. Si vede che i disegni sono in stile antico e, a volte, imprecisi, ma va bene così: Bagnoli è stato uno dei disegnatori che più hanno influenzato lo stile del BVZM e questo si accetta. Non si accetta lo schifo di lavoro svolto, senza eccessiva ombra di dubbio, da parte di Maurizio Gradin. L'inserimento inopportuno ed inappropriato di orrendi sfondi in computer grafica da il colpo finale all'oscenità perpetuata in questo albo. A parte lo scempio del Gradin: ma chi glielo ha permesso? Chi ha supervisionato questo albo e lo ha dato alle stampe? Chi?
Un omaggio ad Enrico Bagnoli si è rivelato uno dei peggiori albi di sempre.
Mi dispiace dirlo, ma 330 potrebbe essere un buon numero per smettere di comperare le biografie a fumetti di Martin Mystère.
Un cattivo usato, tra qualche mese, a uno o due euro è sempre meglio dello stesso cattivo nuovo a cinque.
Peccato.
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