mercoledì 29 gennaio 2014

The Wolf of Wall Street

Jordan Belfort. Ventidue anni. La voglia di diventare miliardario negli anni '80 del secolo scorso.
Un'idea ben precisa è nella mente di Jordan: accumulare soldi a più non posso, facendo il broker a Wall Street, sulle spalle dei suoi investitori. E ci riesce. Nonostante il suo primo giorno di lavoro a ventidue anni sia il venerdì nero della borsa del 1987 riesce a rimettersi in piedi ed a 26 anni guadagnare 49 milioni di dollari in un anno. Ripartendo dal basso. Arruolando gente per strada, ignoranti, cameriere, spacciatori d'erba ed altri pochi di buono. Li erudisce, li cresce e ne fa milionari. Il tutto a base di parolacce, abuso di droga, tradimenti, prostituzione (di alto e basso livello) e truffe, allo Stato ed ai suoi clienti.

Non fatevi ingannare dalla trama succinta: il film dura tre ore. Tre ore nelle quali ti trovi a chiederti: "Perchè lo sto guardando?".
Intendiamoci il film non è brutto. Basato sulla storia vera di Jordan Belfort, sulla sua autobiografia pubblicata anni fa, mette in evidenza come la morale non scalfisca minimamente chi fa soldi sui poveracci che investono per pagare il college ai figli, per saldare le rate del mutuo o della macchina. E' del tutto evidente come non vi sia, negli anni seguiti dalla storia, una crescita morale del protagonista e dei suoi accoliti. La crescita è riservata solo al loro appetito di denaro, sessuale e di droghe sempre più illegali. Scorsese dipinge un mondo in cui l'unico interesse è per se stessi, in cui ci si copre solo tra criminali, in cui la morte fa capolino, ma non viene presa mai sul serio. L'esempio eclatante è quando viene data la notizia della dipartita di Brad "a soli trentacinque anni per attacco cardiaco" e lo si fa mostrandolo attorniato da donne nude, durante una festa sullo yacht di Jordan.
Il regista punta molto sulle figure femminili come carne da macello. La loro principale occupazione è la prostituzione e quando non lo è occupano il posto di oggetto sessuale. Esempio è la seconda moglie di Jordan che, nonostante il litigio col marito, gli comunica che da quel giorno userà solo gonne molto corte e senza intimo sotto. Un espediente per tenere legato un marito che, comunque, appena uscito di casa, sa già che si fionderà tra le gambe di altre donne pagate per accoglierlo. Avvenga questo in una macchina, a bordo di un aereo od in ufficio
Scorsese dipinge un affresco, da un punto di vista ben preciso, del mondo capitalista del 1980 e lo fa in modo egregio, da grande regista quale è. Ma ci mette troppo tempo per farlo. Le scene scelte per riempire il minutaggio del film risultano essere ripetitive ed, a volte, stancanti, tanto da portare alla noia.
Il cast è ricco di donne, come detto in ruoli marginali e, tendenzialmente, spesso senza abita indosso. Chi emerge, in italiano anche grazie ad un doppiaggio incalzante, è Leonardo Di Caprio. Emerge, ma non eccelle. Il ruolo gli è stato tagliato addosso dal suo amico Scorsese, con cui collabora per la quinta volta, per portarlo alla vittoria dell'Oscar. Sembra di vedere un po' la storia di Tom Cruise con L'ultimo samurai. Tutte le condizioni poste e lui non ce la fece. Probabilmente finirà così anche questa volta. L'interpretazione di Di Caprio non è eccezionale, non si distingue rispetto ad i suoi ultimi lavori, richiamando molto la parte in Django Unchained di Tarantino (per quella si che avrebbe anche meritato la statuetta). Non credo che gli basterà una candela rossa accessa ficcate nel ... per portarsi a casa l'ambito Zio che insegue dai tempi del Titanic.
La colonna sonora è praticamente inesistente ha un unico momento di eccellenza: Gloria di Umberto Tozzi.
Come detto: tre ore. Potete vedere questo film oppure deciderle di spenderle vedendo Prova a prendermi di Spielberg e Wall Street di Oliver Stone. Alla fine questo lupo di Wall Street non sembra altro che essere il mesh-up di questi due titoli. Solo che qui c'è molta, ma molta più gnocca.
Novità delle ultime ore: l'edizione in Blue-Ray conterrà un'ora di film in più con molti più eccessi e molte più donne nude. La domanda è: perché?

Premi e nomination ad oggi:

2014 - Premio Oscar 
Nomination Miglior film a Martin Scorsese, Leonardo Di Caprio, Joey McFarland e Emma Tillinger Koskoff (pendente)
Nomination Miglior regista a Martin Scorsese (pendente)
Nomination Miglior attore protagonista a Leonardo Di Caprio (pendente)
Nomination Miglior attore non protagonista a Jonah Hill (pendente)
Nomination Miglior sceneggiatura non originale a Terence Winter (pendente)
2014 - Golden Globes 
Miglior attore in un film commedia o musicale a Leonardo Di Caprio
Nomination Miglior film commedia o musicale
2014 - Premio BAFTA 
Nomination Miglior regista a Martin Scorsese (pendente)
Nomination Miglior attore protagonista a Leonardo Di Caprio (pendente)
Nomination Miglior sceneggiatura non originale a Terence Winter (pendente)
Nomination Miglior montaggio a Thelma Schoonmaker (pendente)
2013 - National Board of Review of Motion Pictures 
Migliori dieci film dell'anno
2014 - Critics' Choice Movie Award 
Miglior attore in un film commedia a Leonardo Di Caprio
Nomination per il Miglior film
Nomination per il Miglior cast
Nomination per il Miglior regista a Martin Scorsese
Nomination per il Miglior sceneggiatura non originale a Terence Winter
Nomination per i Migliori montaggio a Thelma Schoonmaker
2014 - Directors Guild of America Award 
Nomination - Miglior regista a Martin Scorsese (pendente)
2014 - ACE Eddie Awards
Nomination per il Miglior montaggio per una commedia o musical a Thelma Schoonmaker
2014 - Art Directors Guild Awards 
Nomination per la Miglior scenografia per un film contemporaneo a Bob Shaw
2014 - VES Awards 
Nomination per i Migliori effetti visivi di supporto in un lungometraggio cinematografico

Titolo originale The Wolf of Wall Street 

Lingua originale inglese 
Paese di produzione Stati Uniti d'America 
Anno 2013 
Durata 179 min 
Rapporto 2,35 : 1 
Genere biografico

Regia Martin Scorsese 

Soggetto Jordan Belfort (autobiografia The Wolf of Wall Street) 
Sceneggiatura Terence Winter 
Produttore Martin Scorsese, Leonardo DiCaprio, Riza Aziz, Joey McFarland, Emma Tillinger Koskoff 
Produttore esecutivo Irwin Winkler, Alexandra Milchan, Georgia Kacandes 
Casa di produzione Appian Way, EMJAG Productions, Red Granite Pictures, Sikelia Productions 
Distribuzione (Italia) 01 Distribution 
Fotografia Rodrigo Prieto 
Montaggio Thelma Schoonmaker 
Effetti speciali Stephen Powers 
Musiche Howard Shore 
Scenografia Bob Shaw 
Costumi Sandy Powell 
Trucco Jill Astmann, Francesca Buccellato, Sian Grigg, Brenna McGuire, Mary McNamara, Donyale McRae, Rosemary Redlin 

Interpreti e personaggi 

Leonardo DiCaprio: Jordan Belfort
Jonah Hill: Donnie Azoff
Margot Robbie: Naomi Lapaglia
Matthew McConaughey: Mark Hanna
Jean Dujardin: Jean-Jacques Saurel
Rob Reiner: "Mad" Max Belfort
Jon Favreau: Manny Riskin
Cristin Milioti: Teresa Petrillo
Jon Bernthal: Brad
Kyle Chandler: Patrick Denham
Ethan Suplee: Toby Welch
Shea Whigham: Capitano Ted Beecham
Spike Jonze: Dwayne
Chris Riggi: Broker al party
Joanna Lumley: Zia Emma
Christine Ebersole: Leah Belfort
Jake Hoffman: Steve Madden
 
Doppiatori italiani 
Francesco Pezzulli: Jordan Belfort
Simone Crisari: Donnie Azoff
Domitilla D'Amico: Noemi Lapaglia
Francesco Prando: Mark Hanna
Marco Rasori: Jean-Jacques Saurel
Carlo Valli: "Mad" Max Belfort
Alessandro Quarta: "Tappetino"
Paolo Marchese: Manny Riskin
Federica De Bortoli: Teresa Petrillo
Roberto Draghetti: Brad
Alberto Angrisano: Patrick Denham
Andrea Lavagnino: Toby Welch
Fabrizio Pucci: Capitano Ted Beecham
Aurora Cancian: Zia Emma
Andrea Mete: Steve Madden

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