Non
è un film Marvel.
Questo deve essere chiaro a chiunque vada a vedere
l'ultima opera di Zack Snyder. Chris Terrio e David S. Goyer si sono
attenuti a quanto realizzato per Man of Steel: una storia di origini,
anche perchè Superman è in azione di meno di due anni, conseguenze
ed amicizia.
La
battaglia di Metropolis, in chiusura del film precedente, ha mietuto
molte vittime tra i civili. Lo scontro tra Zod e Superman è stato
catastrofico, ma ha eletto l'azzurrone eroe nazionale. Peccato che di
ciò che le sue azioni non abbiano solo un ritorno benefico
immediato, ma lascino anche strascichi di conseguenze quando lui se
ne va. E' proprio da qui che si parte. Le conseguenze di un nobile
gesto lasciano solo nobiltà dietro di sè o, purtroppo, qualche
malvagio si può approfittare del bene e peggiorare la situazione di
chi era stato appena salvato? Bruce Wayne ha perso amici e
collaboratori nella distruzione di un palazzo a Metropolis, ora
Batman sta cercando un modo per confrontarsi ad armi pari con un
alieno onnipotente che vive sulla Terra.
Questa
è la base della storia, ma c'è molto di più, che non vi dirò.
Parlare
di questo film è difficile perchè non è il classico film
scanzonato di supereroi che non veicola divertimento, Deadpool,
avventure personali, Guardiani della Galassia, o catastrofici
complotti a livello mondiale, Winter Soldier, con colori sgargianti,
musiche allegre ed attori, fondamentalmente simpa. Qui si parte
subito con una tragedia alla quale segue un'altra tragedia, si
intervalla con sospetto e cospirazione, si prosegue con tragedie e
violenza fino ad arrivare alla tragedia, passando per il disincanto e
la disillusione. Il tutto gestito con equilibrio ipnotico ed una
ferma delicatezza. Sì, ci sono anche delle battute, ma quelle ve le
siete giocate nel trailer, tranne una, di Martha, che non vi dirò
per non spoilerare. Il film di Snyder parte in salita emotiva, uno
degli inizi più commoventi di un film, forse non solo di supereroi,
che abbia visto, e, passando attraverso le vite dei tre protagonisti
maschili, ci guida fino ad una catarsi emotiva cupa e graffiante.
Batman
L'eroe
di Gotham è visto a Metropolis come uno scellerato vigilante
mascherato che altro non fa se non intimidire e decretare la morte
dei criminali che gli si oppongono. L'uomo sotto il mantello è una
persona che ha sofferto, da piccolo l'assassinio premeditato dei suoi
genitori, e che ha trovato il palliativo ai suoi dolori nella lotta
la crimine. Sono vent'anni che è sulla piazza, ma gli ultimi due
l'hanno incattivito parecchio. I due dopo la battaglia di Metropolis.
Sotto la maschera c'è Bruce Wayne, un uomo che lenisce il suo dolore
con donne diverse ogni notte, che guida svogliato una compagnia
importante, uno degli uomini più ricchi del pianeta.
L'equilibrio
della sceneggiatura vuole che sia Bruce che Batman si dividano il
tempo sullo schermo in modo decisamente opportuno. I comportamenti e
gli atteggiamenti del primo mostrano quanto esso non sia più
dipendente dal secondo. Anzi a volte preferisce essere se stesso
piuttosto che l'Oscuro Cavaliere.
La
sua caratterizzazione è ben diversa da quella cinematografica che
abbiamo sempre avuto sotto gli occhi. Qui Batman uccide, non pesta
soltanto. Uccide solo se costretto od in pericolo di vita, con armi
da fuoco, armi bianche e con le mani nude. E' un assassino allenato e
sa che deve farlo se vuole sopravvivere, d'altronde ha un'età non
può combattere per sempre sgherri che si rialzano. A molte questa
variazione, questo ritorno alle origini, questo rimembrare le prime
storie di 75 anni fa, non farà piacere. Molti sono convinti che
Batman non uccida, come lo erano per Superman, ma non sempre le
nostre convinzioni rispondono alla realtà. Questa nuova versione,
quella definitiva nel DC Extended Universe, a me convince. Come
convince e molto l'accoppiata Batman, stanco sotto il peso del suo
mantello, con questo Bruce Wayne.
Ad
interpretarlo Ben Affleck. Indolente, anziano, forte, determinato,
triste. Sono lontani i tempi di Daredevil ed il modo molto ingenuo di
realizzare i cinecomic. Grazie alla scrittura del personaggio escono
le sue doti di attore e ne nasce un grande eroe tormentato. Un essere
umano che necessita di allenamenti fisici, di cure, di tecnologia
all'avanguardia per lottare contro il crimine della sua città e
contro l'alieno. Un uomo che sopperisce alle lacune fisiche dell'età
con una grande pianificazione strategia ed un istinto investigativo
che non ha pari. Al suo fianco un cinico e disincantato Alfred gli fa
da meccanico, maggiordomo e da secondo in caso di necessità.
Superman
A
dispetto della posizione del suo nome nel titolo, questo è il
secondo film di Superman. Dopo Man of Steel ci sono delle conseguenze
con cui fare i conti. La sua forza e la sua potenza possono essere
usati contro di lui e quando succederà, forse, sarà troppo tardi
per accorgersene. Clark Kent è una creazione dei sui genitori
terrestri, ma non esiste. L'uomo sotto il mantello è un alieno sotto
un mantello, un dio di nome Kal-El la cui vera identità sulla Terra
è quella di Superman. Ora queste tre persone in una devono far di
conto e capire chi merita di sopravvivere e chi è veramente
Superman. Clark, al contrario di Bruce, non cerca conforto in donne
diverse ogni notte. Lui ama due donne: Martha, sua madre, e Lois, la
giornalista per la quale rischierebbe la sua vita. Entrambe conoscono
l'identità segreta di Superman e lo amano per come è. Entrambe sono
un rifugio, un appiglio per non chiudersi nella Fortezza della
Solitudine che questo essere ha dentro di sè. La sua visione della
giustizia è quella dell'immediato: fare del bene subito e, nel caso,
ripassare per vedere se va tutto bene. E' lui a spingere alla follia
vendicativa Lex Luthor e sono le sue azioni da super uomo a muovere
gli ingranaggi in gioco.
Luthor
Un
cattivo odioso, eccessivo, schizzato. A me Jesse Eisenberg ed ho
capito perchè Woody Allen continua a volerlo nei suoi film. Qui
disegna un Lex lontano da quello dei fumetti, non solo per i capelli.
Molto giovane e con le mani in pasta dappertutto. Una mente geniale
asservita a dimostrare come l'alieno messianico in tuta azzurra e
mantello blu non sia altro che una minaccia per il nostro pianeta. Un
uomo tanto folle da cercare di creare qualsiasi cosa pur di metterlo
al tappeto. Un direttore d'orchestra che ama i crescendo di malvagità
e dall'ego smisurato.
Che poi è sempre facile dire: "Ah, ma come bravo l'attore che interpreta il cattivo." Sarà perché il cattivo in questione lo conosciamo meno dei buoni? Sarà perché, per la massa, ogni sua azione è inattesa ed una rivelazione? Sarà che deve essere, per forza, essere scritto con più circospezione rispetto ai buoni, perché è attorno a lui che ruota la storia?
Wonder
Woman
Non ha lo spazio che viene riservato agli altri, giustamente in
quanto ospite nel film, ma è il motore per andare a conoscere i
futuri membri della Justice di cui siamo all'alba.
In
ogni caso è un personaggio che mi ha colpito. Sono stato stupito in
primis da Gal Gadot. Pur vedendo chiaramente la sua origine da
modella, decisamente troppo esile per essere Wonder Woman, riesca con
le sue movenze ed i suoi sguardi a convincere lo spettatore di essere
Wonder Woman. Affascinante ed abile combattente, quando serve, si
ritaglia un ruolo di rilievo e rende molto appetibile il film in solo
che le sarà dedicato nel 2017.
E'
l'unica donna, tra le tre protagoniste, a non subire la sorte delle
altre. Perchè? Perchè non è umana, non ha legami e non è, per
questo vulnerabile.
Come
ogni film di Snyder, di quelli ben riusciti si intende, la colonna
sonora è fondamentale. Ovviamente qui si riprendono i temi musicali
del film precedente, ma se ne introducono di nuovi. Hans Zimmer e
Junkie XL lavorano di concerto per rimuovere, eventuali, assonanze
con il tema di Batman di nolaniana memoria e riescono nel loro scopo.
La musica è importante. Possente e opportuna, riesce a trasmettere
le emozioni e le sensazioni che vivono i protagonisti proiettati sul
grande schermo bianco.
Messaggi di un retaggio. |
Gli
effetti speciali lo sono. Se il grosso del lavoro per Superman era stato realizzato nella pellicola precedente, qui si lavora per
migliorare l'acquisito e per rendere credibili i nuovi personaggi. A
volte l'opera degli artisiti non si nota, e questo deve solo rendere
loro onore, a volte non convince. L'unico difetto del film l'ho
ascrivo a chi ha realizzato il cattivo per lo scontro finale. I suoi
tratti sanno molto di già visto. Non hanno mancato di ricordarmi gli
orchi de Il Signore degli Anelli ed Abominio dell'Hulk con Edward
Norton. So che anche nei fumetti i suoi lineamenti erano simili a
quelli riportati sullo schermo, ma l'effetto ottenuto non mi ha
convinto.
Il
finale del film lascia spiazzato chi non conosce gli eventi dei
fumetti DC. Lascia spiazzato anche chi li conosce perchè mai avrebbe
pensato ad un epilogo del genere. Il tutto non è messo lì a caso.
Quel finale, quel cameo veloce veloce, quelle scritte, quelle
citazioni, quelle porte socchiuse per scoprire i prossimi metaumani,
sono tutte briciole lasciate apposta per sia dare un incipit ai film
in solo sia per aprire la strada alla Justice League del 2017.
Batman
V Superman non è uno di quei film per i quali esci dal cinema con il
sorrisone sulla faccia e scambi battute divertenti su quanto hai
appena visto. BvS è un film che, nonostante i protagonisti in
maschera, ti porta molti elementi di riflessione sulla società
contemporanea. BvS è un film che appassiona e coinvolge, ma che
richiede l'attenzione dello spettatore dalla prima scene all'ultimo
cazzotto. BvS è una scelta coraggiosa. BvS presenta la migliore
accoppiata Bruce/Batman degli ultimi venticinque anni e getta basi
solide per gli sviluppi di storie future. BvS è un film non un
fumetto.
BvS
è da vedere, farà riflettere. Sono due ore e mezza di film, ma
volano via in un attimo.
Titolo
originale Batman V Superman: Dawn of Justice
Lingua
originale inglese
Paese
di produzione Stati Uniti d'America
Anno
2016
Durata
151 min
Genere
Cinecomic
Regia
Zack Snyder
Soggetto
Jerry Siegel, Joe Shuster, Bob Kane
Sceneggiatura
Chris Terrio, David S. Goyer
Produttore
Charles Roven, Deborah Snyder
Produttore
esecutivo Christopher Nolan, Emma Thomas, Wesley Coller, Geoff Johns,
David S. Goyer
Casa
di produzione Atlas Entertainment, Cruel and Unusual Films,
RatPac-Dune Entertainment
Distribuzione
(Italia) Warner Bros. Pictures
Fotografia
Larry Fong
Montaggio
David Brenner
Effetti
speciali John 'D.J.' Des Jardin, Joe Letteri, Dinesh K. Bishnoi,
Keith Miller, Thomas Proctor, Guillaume Rocheron
Musiche
Hans Zimmer e Junkie XL
Interpreti
e personaggi
Henry
Cavill: Clark Kent / Superman
Ben
Affleck: Bruce Wayne / Batman
Gal
Gadot: Diana Prince / Wonder Woman
Amy
Adams: Lois Lane
Jesse
Eisenberg: Lex Luthor
Diane
Lane: Martha Kent
Laurence
Fishburne: Perry White
Jeremy
Irons: Alfred Pennyworth
Holly
Hunter: Sen. Finch
Doppiatori
italiani
Gianfranco
Miranda: Clark Kent / Superman
Riccardo
Rossi: Bruce Wayne / Batman
Claudia
Catani: Diana Prince / Wonder Woman
Ilaria
Latini: Lois Lane
Davide
Perino: Lex Luthor
Roberta
Pellini: Martha Kent
Massimo
Corvo: Perry White
Mario
Cordova: Alfred Pennyworth
Cinzia
De Carolis: Senatrice Finch
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