giovedì 24 marzo 2016

Batman V Superman: Dawn of Justice, ovviamente spoiler free

Non è un film Marvel.

Questo deve essere chiaro a chiunque vada a vedere l'ultima opera di Zack Snyder. Chris Terrio e David S. Goyer si sono attenuti a quanto realizzato per Man of Steel: una storia di origini, anche perchè Superman è in azione di meno di due anni, conseguenze ed amicizia.

La battaglia di Metropolis, in chiusura del film precedente, ha mietuto molte vittime tra i civili. Lo scontro tra Zod e Superman è stato catastrofico, ma ha eletto l'azzurrone eroe nazionale. Peccato che di ciò che le sue azioni non abbiano solo un ritorno benefico immediato, ma lascino anche strascichi di conseguenze quando lui se ne va. E' proprio da qui che si parte. Le conseguenze di un nobile gesto lasciano solo nobiltà dietro di sè o, purtroppo, qualche malvagio si può approfittare del bene e peggiorare la situazione di chi era stato appena salvato? Bruce Wayne ha perso amici e collaboratori nella distruzione di un palazzo a Metropolis, ora Batman sta cercando un modo per confrontarsi ad armi pari con un alieno onnipotente che vive sulla Terra.

Questa è la base della storia, ma c'è molto di più, che non vi dirò.
Parlare di questo film è difficile perchè non è il classico film scanzonato di supereroi che non veicola divertimento, Deadpool, avventure personali, Guardiani della Galassia, o catastrofici complotti a livello mondiale, Winter Soldier, con colori sgargianti, musiche allegre ed attori, fondamentalmente simpa. Qui si parte subito con una tragedia alla quale segue un'altra tragedia, si intervalla con sospetto e cospirazione, si prosegue con tragedie e violenza fino ad arrivare alla tragedia, passando per il disincanto e la disillusione. Il tutto gestito con equilibrio ipnotico ed una ferma delicatezza. Sì, ci sono anche delle battute, ma quelle ve le siete giocate nel trailer, tranne una, di Martha, che non vi dirò per non spoilerare. Il film di Snyder parte in salita emotiva, uno degli inizi più commoventi di un film, forse non solo di supereroi, che abbia visto, e, passando attraverso le vite dei tre protagonisti maschili, ci guida fino ad una catarsi emotiva cupa e graffiante.

Batman

L'eroe di Gotham è visto a Metropolis come uno scellerato vigilante mascherato che altro non fa se non intimidire e decretare la morte dei criminali che gli si oppongono. L'uomo sotto il mantello è una persona che ha sofferto, da piccolo l'assassinio premeditato dei suoi genitori, e che ha trovato il palliativo ai suoi dolori nella lotta la crimine. Sono vent'anni che è sulla piazza, ma gli ultimi due l'hanno incattivito parecchio. I due dopo la battaglia di Metropolis. Sotto la maschera c'è Bruce Wayne, un uomo che lenisce il suo dolore con donne diverse ogni notte, che guida svogliato una compagnia importante, uno degli uomini più ricchi del pianeta.
L'equilibrio della sceneggiatura vuole che sia Bruce che Batman si dividano il tempo sullo schermo in modo decisamente opportuno. I comportamenti e gli atteggiamenti del primo mostrano quanto esso non sia più dipendente dal secondo. Anzi a volte preferisce essere se stesso piuttosto che l'Oscuro Cavaliere.
La sua caratterizzazione è ben diversa da quella cinematografica che abbiamo sempre avuto sotto gli occhi. Qui Batman uccide, non pesta soltanto. Uccide solo se costretto od in pericolo di vita, con armi da fuoco, armi bianche e con le mani nude. E' un assassino allenato e sa che deve farlo se vuole sopravvivere, d'altronde ha un'età non può combattere per sempre sgherri che si rialzano. A molte questa variazione, questo ritorno alle origini, questo rimembrare le prime storie di 75 anni fa, non farà piacere. Molti sono convinti che Batman non uccida, come lo erano per Superman, ma non sempre le nostre convinzioni rispondono alla realtà. Questa nuova versione, quella definitiva nel DC Extended Universe, a me convince. Come convince e molto l'accoppiata Batman, stanco sotto il peso del suo mantello, con questo Bruce Wayne.

Ad interpretarlo Ben Affleck. Indolente, anziano, forte, determinato, triste. Sono lontani i tempi di Daredevil ed il modo molto ingenuo di realizzare i cinecomic. Grazie alla scrittura del personaggio escono le sue doti di attore e ne nasce un grande eroe tormentato. Un essere umano che necessita di allenamenti fisici, di cure, di tecnologia all'avanguardia per lottare contro il crimine della sua città e contro l'alieno. Un uomo che sopperisce alle lacune fisiche dell'età con una grande pianificazione strategia ed un istinto investigativo che non ha pari. Al suo fianco un cinico e disincantato Alfred gli fa da meccanico, maggiordomo e da secondo in caso di necessità.

Superman


A dispetto della posizione del suo nome nel titolo, questo è il secondo film di Superman. Dopo Man of Steel ci sono delle conseguenze con cui fare i conti. La sua forza e la sua potenza possono essere usati contro di lui e quando succederà, forse, sarà troppo tardi per accorgersene. Clark Kent è una creazione dei sui genitori terrestri, ma non esiste. L'uomo sotto il mantello è un alieno sotto un mantello, un dio di nome Kal-El la cui vera identità sulla Terra è quella di Superman. Ora queste tre persone in una devono far di conto e capire chi merita di sopravvivere e chi è veramente Superman. Clark, al contrario di Bruce, non cerca conforto in donne diverse ogni notte. Lui ama due donne: Martha, sua madre, e Lois, la giornalista per la quale rischierebbe la sua vita. Entrambe conoscono l'identità segreta di Superman e lo amano per come è. Entrambe sono un rifugio, un appiglio per non chiudersi nella Fortezza della Solitudine che questo essere ha dentro di sè. La sua visione della giustizia è quella dell'immediato: fare del bene subito e, nel caso, ripassare per vedere se va tutto bene. E' lui a spingere alla follia vendicativa Lex Luthor e sono le sue azioni da super uomo a muovere gli ingranaggi in gioco.

Luthor



Un cattivo odioso, eccessivo, schizzato. A me Jesse Eisenberg ed ho capito perchè Woody Allen continua a volerlo nei suoi film. Qui disegna un Lex lontano da quello dei fumetti, non solo per i capelli. Molto giovane e con le mani in pasta dappertutto. Una mente geniale asservita a dimostrare come l'alieno messianico in tuta azzurra e mantello blu non sia altro che una minaccia per il nostro pianeta. Un uomo tanto folle da cercare di creare qualsiasi cosa pur di metterlo al tappeto. Un direttore d'orchestra che ama i crescendo di malvagità e dall'ego smisurato.
Che poi è sempre facile dire: "Ah, ma come bravo l'attore che interpreta il cattivo." Sarà perché il cattivo in questione lo conosciamo meno dei buoni? Sarà perché, per la massa, ogni sua azione è inattesa ed una rivelazione? Sarà che deve essere, per forza, essere scritto con più circospezione rispetto ai buoni, perché è attorno a lui che ruota la storia?

Wonder Woman


Non ha lo spazio che viene riservato agli altri, giustamente in quanto ospite nel film, ma è il motore per andare a conoscere i futuri membri della Justice di cui siamo all'alba.
In ogni caso è un personaggio che mi ha colpito. Sono stato stupito in primis da Gal Gadot. Pur vedendo chiaramente la sua origine da modella, decisamente troppo esile per essere Wonder Woman, riesca con le sue movenze ed i suoi sguardi a convincere lo spettatore di essere Wonder Woman. Affascinante ed abile combattente, quando serve, si ritaglia un ruolo di rilievo e rende molto appetibile il film in solo che le sarà dedicato nel 2017.
E' l'unica donna, tra le tre protagoniste, a non subire la sorte delle altre. Perchè? Perchè non è umana, non ha legami e non è, per questo vulnerabile.

Come ogni film di Snyder, di quelli ben riusciti si intende, la colonna sonora è fondamentale. Ovviamente qui si riprendono i temi musicali del film precedente, ma se ne introducono di nuovi. Hans Zimmer e Junkie XL lavorano di concerto per rimuovere, eventuali, assonanze con il tema di Batman di nolaniana memoria e riescono nel loro scopo. La musica è importante. Possente e opportuna, riesce a trasmettere le emozioni e le sensazioni che vivono i protagonisti proiettati sul grande schermo bianco.

Messaggi di un retaggio.
Gli effetti speciali lo sono. Se il grosso del lavoro per Superman era stato realizzato nella pellicola precedente, qui si lavora per migliorare l'acquisito e per rendere credibili i nuovi personaggi. A volte l'opera degli artisiti non si nota, e questo deve solo rendere loro onore, a volte non convince. L'unico difetto del film l'ho ascrivo a chi ha realizzato il cattivo per lo scontro finale. I suoi tratti sanno molto di già visto. Non hanno mancato di ricordarmi gli orchi de Il Signore degli Anelli ed Abominio dell'Hulk con Edward Norton. So che anche nei fumetti i suoi lineamenti erano simili a quelli riportati sullo schermo, ma l'effetto ottenuto non mi ha convinto.

Il finale del film lascia spiazzato chi non conosce gli eventi dei fumetti DC. Lascia spiazzato anche chi li conosce perchè mai avrebbe pensato ad un epilogo del genere. Il tutto non è messo lì a caso. Quel finale, quel cameo veloce veloce, quelle scritte, quelle citazioni, quelle porte socchiuse per scoprire i prossimi metaumani, sono tutte briciole lasciate apposta per sia dare un incipit ai film in solo sia per aprire la strada alla Justice League del 2017.

Batman V Superman non è uno di quei film per i quali esci dal cinema con il sorrisone sulla faccia e scambi battute divertenti su quanto hai appena visto. BvS è un film che, nonostante i protagonisti in maschera, ti porta molti elementi di riflessione sulla società contemporanea. BvS è un film che appassiona e coinvolge, ma che richiede l'attenzione dello spettatore dalla prima scene all'ultimo cazzotto. BvS è una scelta coraggiosa. BvS presenta la migliore accoppiata Bruce/Batman degli ultimi venticinque anni e getta basi solide per gli sviluppi di storie future. BvS è un film non un fumetto.

BvS è da vedere, farà riflettere. Sono due ore e mezza di film, ma volano via in un attimo.


Titolo originale Batman V Superman: Dawn of Justice
Lingua originale inglese
Paese di produzione Stati Uniti d'America
Anno 2016
Durata 151 min

Genere Cinecomic

Regia Zack Snyder

Soggetto Jerry Siegel, Joe Shuster, Bob Kane
Sceneggiatura Chris Terrio, David S. Goyer
Produttore Charles Roven, Deborah Snyder
Produttore esecutivo Christopher Nolan, Emma Thomas, Wesley Coller, Geoff Johns, David S. Goyer
Casa di produzione Atlas Entertainment, Cruel and Unusual Films, RatPac-Dune Entertainment
Distribuzione (Italia) Warner Bros. Pictures
Fotografia Larry Fong
Montaggio David Brenner
Effetti speciali John 'D.J.' Des Jardin, Joe Letteri, Dinesh K. Bishnoi, Keith Miller, Thomas Proctor, Guillaume Rocheron
Musiche Hans Zimmer e Junkie XL

Interpreti e personaggi
Henry Cavill: Clark Kent / Superman
Ben Affleck: Bruce Wayne / Batman
Gal Gadot: Diana Prince / Wonder Woman
Amy Adams: Lois Lane
Jesse Eisenberg: Lex Luthor
Diane Lane: Martha Kent
Laurence Fishburne: Perry White
Jeremy Irons: Alfred Pennyworth
Holly Hunter: Sen. Finch

Doppiatori italiani
Gianfranco Miranda: Clark Kent / Superman
Riccardo Rossi: Bruce Wayne / Batman
Claudia Catani: Diana Prince / Wonder Woman
Ilaria Latini: Lois Lane
Davide Perino: Lex Luthor
Roberta Pellini: Martha Kent
Massimo Corvo: Perry White
Mario Cordova: Alfred Pennyworth
Cinzia De Carolis: Senatrice Finch

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