giovedì 3 marzo 2016

Deadpool - Spoiler al minimo

Wade Wilson è un mercenario, sboccato, ma con un cuore. La sorte gli dice che, raggiunta la felicità, il suo corpo è attaccato da un cancro totale incurabile, mortale. Pochi giorni dopo viene contattato da un individuo vestito di nero che gli propone una cura miracolosa in grado di guarirlo e renderlo un eroe. Basandosi sugli studi per l'attivazione del gene mutante latente, La tentazione di accettare è forte, sopratutto per non perdere la donna che ama, Vanessa. Wade, dopo mille sofferenze, viene trasformato in un uomo dalla pelle accartocciata e deturpata, ma con un fattore rigenerativo alla Wolverine, in grado di permettere la ricrescita, persino, di arti amputati.
Non era esattamente questo che si aspettava. I trattamenti ed i maltrattamenti che ha subito non gli hanno fatto passare la chiacchiera ed il buon umore, almeno fino ad un certo punto, ma la sete di vendetta lo muove alla ricerca di Ajax e della sua banda di scienziati malati di mente.

In sintesi e senza troppi spoiler, queste sono le basi da cui parte il film di Tim Miller fortemente voluto da Ryan Reynold (il protagonista). Sono anni che questo film cerca di venire alla luce ed, a tempo di record, è uscito nelle sale di tutto il mondo frantumando ogni record per film R Rated, ricordavate ne parlavamo qualche giorno fa. In cosa consiste il Rated di questo film? Parolacce, peti, donne nude, sesso e qualche piccola dose di politicamente scorretto. Stona in un film tratto da un fumetto Marvel? Un paio di distinguo. La classificazione ha permesso alla produzione di mantenere inalterato lo spirito del personaggio e questo è un bene, finalmente si vede il sangue, si capisce come muoiono i morti ammazzati e la strage che Deadpool, nella sua ironia perpetrata, è sì altamente violenta, ma essenzialmente efficace. Le parolacce, boh, sinceramente di almeno un buon 70% se ne poteva fare a meno, a tratti mi sono risultate anche decisamente fastidiose e non è che io sia un puritano. Il nudo. E' apprezzabile, tanto quanto inaspettato. D'accordo, io non sono un lettore di Deadpool, uno o due albi al massimo, ma mi è sembrato tanto inconsueto imbattermi sul grande schermo in nudi, femminili e maschili. Infatti, a quanto ricordo, i criteri di autocensura all'interno della Casa delle Idee di New York non hanno mai permesso di vedere quanto ammirato in sala. Eh sì, oltre alle spogliarelliste del secondo tempo, alla bella Morena, per qualche secondo, l'edonista per eccellenza è proprio Ryan Reynolds. Tanto d'eccellenza che, oltre ad avere per un po' le natiche in primo piano, si è cimentato in un'acrobatica scena di lotta in tenuta adamitico.
Si parte seri.

Simpatici i siparietti con Blind Al, sia per quanto riguarda la suo condizione che per la smodata passione di entrambi per i mobili dell'Ikea. Sempre sotto il profilo ironico, intelligente il gioco di parole sul nome dell'antagonista.
I testi sono sempre brillanti, tranne l'eccesso di linguaggio scurrile, e la strada scelta per la narrazione non può che rendere giustizia al mercenario chiacchierone.
Non è la prima volta che un personaggio rompe la quarta parete con il pubblico, non perdetevi le due scene extra a fine film, ma le frecciatine che i suoi interlocutori non possono capire e che sono rivolte a noi in sala, inaspettate, ci permettono di entrare in migliore empatia, e simpatia, con il protagonista.
"Davvero è una storia d'amore."
La regia è brillante, dinamica e sperimenta in diversi momenti. La sequenza iniziale è decisamente intrigante e gli scontri sono coreografati in modo da esaltare la dinamica violenta che vi è insita. Tutto il film è coraggioso ed anche Tim Miller non si è voluto tirare indietro. 

Parte integrante ed intrigante del film è la colonna sonora. Come noto la mia competenza in musica è pari a zero, ma ho trovato tutte le tracce impiegate decisamente azzeccata. Wham!

Di costumi da supereroe non è che ce ne siano molti. Testata e Colosso, bene o male, indossano il look classico del fumetto, i cattivi si vestono un po' come vogliono loro. Deadpool è qualcosa in più del semplice spandex. E' ben rifinito ed il tocco di animare le sopracciglia in CGI ha fornito maggiore espressività al personaggio. Buone idee.
"Linguaggio"
I personaggi si alternano con piacevolezza sullo schermo. La presenza di Colosso e Testata Mutante Negasonica sono azzeccate. E' stato un piacere veder tornare Colosso dopo i primi film degli X-Men, anche se in CGI e non con l'attore originale, e la sua protetta è teen-ager al punto giusto. Testata risulta ironica, simpatica e strafottente al punto giusto.
Ottima prova di Morena Baccarin, ma non si poteva che contare sulla sua professionalità e, importante per il ruolo, la sua bellezza.
Il cattivo è un po' quel che è. Dovrei provare a vederlo in lingua originale se, senza lo scempio del doppiaggio italiano, acquista carisma. Frank Messina, il doppiatore italiano di Ajax, è l'oscenità più ridicola di tutto il film. Io mi chiedo come sia stato possibile selezionare lui per ricoprire questo ruolo. Il personaggio dovrebbe essere si origini inglesi e lui lo doppia come fosse un russo ubriaco che imiti Ollio doppiato da un Alberto Sordi sotto metadone. Osceno. Ogni volta che il personaggio appare sullo schermo si trema  dal terrore che parli . Bocciato.
Il matrimonio, l'inizio della fine.
Ovviamente c'è un cameo di Stan Lee a certificare la qualità del prodotto, guardacaso nel nuovo I Fantastici 4 non ha neanche risposto alle chiamate dei produttori.

Decisamente non è un film per bambini e vederne di otto, nove anni seduti in sala accanto ai papà mi ha stupito parecchio.

Sicuramente ha avuto la possibilità di attenersi a i dogmi del fumetti e questo l'ha premiato presso i suoi fan ed il pubblico occasionale.

Da vedere senza impazzirci, ma apprezzabile. Ryan Reynolds ha fatto bene a perseguire il suo scopo ed a dare una dignità diversa al personaggio introdotto, mutilato ed ora rinnegato, in Wolverine - Le origini.


Titolo originale Deadpool 

Lingua originale inglese 
Paese di produzione USA 
Anno 2016 
Durata 108 min 
Rapporto 2.35:1 
Genere cinecomic

Regia Tim Miller 

Soggetto Fabian Nicieza e Rob Liefeld (fumetto) 
Sceneggiatura Rhett Reese, Paul Wernick 
Produttore Simon Kinberg, Ryan Reynolds, Lauren Shuler Donner 
Produttore esecutivo Stan Lee, Jonathon Komack Martin, Rhett Reese, Aditya Sood, Paul Wernick  
Casa di produzione Marvel Entertainment, TSG Entertainment, The Donners' Company 
Distribuzione (Italia) 20th Century Fox 
Fotografia Ken Seng 
Montaggio Julian Clarke 
Effetti speciali Alex Burdett, Dylan Broughton Cole, Chris Hatchwell 
Musiche Junkie XL 
Scenografia Sean Haworth 
Costumi Angus Strathie 

Interpreti e personaggi

Ryan Reynolds: Wade Wilson/Deadpool
Morena Baccarin: Vanessa Carlysle
Ed Skrein: Francis Freeman/Ajax
T. J. Miller: Weasel
Gina Carano: Angel Dust
Brianna Hildebrand: Ellie Phimister/Testata Mutante Negasonica
Andre Tricoteux: Piotr "Peter" Rasputin/Colosso
Leslie Uggams: Al
Jed Rees: il reclutatore
Karan Soni: Dopinder
Style Dayne: Jeremy
Kyle Cassie: Gavin Merchant
Isaac C. Singleton Jr.: Boothe

Doppiatori originali

Stefan Kapičić: Colosso
 
Doppiatori italiani

Francesco Venditti: Wade Wilson/Deadpool
Francesca Manicone: Vanessa Carlyse
Frank Messina: Francis Freeman/Ajax
Simone Crisari: Weasel
Benedetta Ponticelli: Angel Dust
Gaia Bolognesi: Ellie Phimister/Testata Mutante Negasonica
Ivan Melkumjan: Piotr "Peter" Rasputin/Colosso
Rita Savagnone: Al
Riccardo Niseem Onorato: il reclutatore
Alessandro Budroni: Dopinder
Riccardo Suarez: Jeremy
Alessandro Messina: Gavin Merchant
Manfredi Aliquò: Boothe

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