lunedì 10 dicembre 2018

Strangers in Paradise

Strangers in Paradise – Volume 1
Autori: Terry Moore

ISBN: 978-88-6543-184-9
Colore o B/N: Bianco e nero
Data di pubblicazione: 07/03/2014
Disponibile in digitale: Sì
Edizione: Regular
Formato e rilegatura: Brossurato 16 x 24
Genere: Amore e altre catastrofi
Pagine: 344
Prezzo: 18,00€

Erano venticinque anni fa quando Terry Moore, da completo autodidatta, senza una casa editrice alle spalle, puntando tutto sull'autoproduzione, diede vita ad una prima miniserie di tre numeri denominata Strangers in Paradise. Il successo fu tale da portare in auge il suo autore ad a spingerlo a creare quella che sarebbe diventata una serie pubblicata, in Italia, da BAO, in integrale, in sei volumi da più di trecento pagine.
Il motore della serie è il triangolo che si instaura tra Katchoo, un bella biondina che dice di non essere attratta dagli uomini e che convive da anni con la sua ex compagni di scuola, Francine, ragazza instabile sentimentalmente ed esteticamente (sa essere molto affascinante o sciatta, prendere peso, perdere peso) e David, un ragazzo legato al passato di Katchoo e che si innamora follemente di lei. Intorno a loro si vengono a creare, però, situazioni che spaziano per molti dei generi conosciuti. 


Si parte con la sit-com (il ritmo e il tipo di alcuni dialoghi tra le protagoniste non potrà fare a meno di riportarvi alla mente Lorelai e Rory Gilmore), si passa per la love story, si passa per il thriller e si entra senza avvisare, persino, nell'hard boiled. Questo alternarsi di generi rende la narrazione varia e mai monotona. Ma Moore non si ferma qui, nella sua sperimentazione infila, tra le pagine del suo fumetto, canzoni, poesie e pagine di romanzo che raccontano in modo descrittivo eventi a corollario della storia che stiamo leggendo.

Moore, da Huston, classe 1954, non è solo autore dell'intreccio narrativo. Si dimostra essere un disegnatore attento ed affascinante. Nelle pagine che compongono il primo volume, già, assistiamo a mutamenti fisici dei protagonisti (il cambio di peso di Francine ne è l'esempio principale), vediamo come riesce a giocare con stili grafici diversi (le pagine in stile cartoon ricordano molto il vecchio Archie, d'altronde Moore ama tantissimo giocare il ruolo del citazionista) e come riesce a modificare il layout delle pagine, le gabbie, in modo da fletterle alle sue esigenze narrative. Il suo stile è pulito, essenziale e preciso. 


Vedere le sue pagine è, tante volte, fare un salto indietro nel tempo ed incontrare un tratto che ha caratterizzato le pin up di metà del secolo scorso. Osservarlo, leggerlo, è piacevole e rilassante. Non per questo il suo tratto è anestetizzante e privo di impatto; riesce a trasmettere le giuste emozioni al momento giusto. Anzi, in alcuni casi, quando decide che deve, attraverso il disegno riesce a smorzare (od enfatizzare) i toni, siano cupi, violenti, drammatici (perché i suoi personaggi trasmettono emozioni con la loro espressività) o leggeri.

Un fumetto che guarda le donne e alle donne. Il cast chiamato a raccolta da Moore, in questo suo debutto nel mondo del fumetto, è ricco di presenze femminili di tutti gli aspetti, forme, caratteri. Un lavoro delicato che ha riscosso grande successo.



Un'opera importante, di chi poi scriverà Echo, The Punisher, Runaways e tanto altro, in sei volumi che si prospettano intensi e piacevoli.




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