Approfondiamo la storia, senza spoiler? Tutto ad un tratto, nell'intero globo, la popolazione umana impazzisce. Gli occhi vedono qualcosa, invisibile per altri, e l'individuo prova l'irrefrenabile voglia di suicidarsi. Per sopravvivere, chi ha fatto in tempo ad accorgersi di questa situazione, si muovo in spazi aperti bendato o rimane chiuso in casa senza poter vedere fuori.
Tutto questo a me ricorda un altro film: E venne il giorno. Qui erano le piante ad emettere un tossina che faceva impazzire e suicidare l'uomo e lo costringeva a vivere in ambienti chiusi e dalla popolazione ridotta. Nel film di Susanne Bier, invece, la causa non è nota. Che sia un'invasione di alieni invisibili? Che sia una tossina? Un esperimento del governo? Un'autoinduzione per ridurre la specie? Non si sa. Si sa solo che se si guarda in un ambiente aperto si muore. Ma perché in casa no? Cioè, se lascio la porta aperta, con una tenda appesa di modo da non vedere fuori, perché queste cose non entrano e non si fanno vedere per uccidermi? E perché appena esco mi devono rompere le scatole? Boh.
In pratica assistiamo ad un film su dei non vedenti (perché bendati) che se ne vanno in giro in un mondo semi deserto, con le macchine parcheggiate sui marciapiedi, con degli ostacoli che li fanno inciampare, per tentare di vivere la loro vita un giorno dopo l'altro.
Protagonista di questa storia è Sandra Bullock (e ci si chiede perché abbia accettato). Il suo ruolo è quello di una madre non mamma che deve crescere due figli in questo mondo disastrato e con poche speranze. Primi piani troppo lunghi del suo volto mi fanno domandare cosa la spinga a truccarsi così tanto se nessuno la può vedere e poco altro. Lei è sempre lei, ma il personaggio è debole per via del modo in cui è stato scritto.
Accanto a lei Bambino e Bambina, uno inespressivo come la cenere di un caminetto e l'altra inerte come un gas nobile, e Trevante Rhodes che, almeno lui, seppure con un background che ti aspetti e che non riserva sorprese, ci mette del suo per dare un po' di brio alla pellicola. Inutile quanto inutile la presenza di John Malkovich, vecchio iroso ed alcolizzato. Meritano un accenno, tra gli altri, solo BD Wong, che riesce a fare la fine che fa in modo fortemente imbecille, e Rosa Salazar, giusto perché è molto carina.
Un film di una inutilità abissale. Di una banalità e di una piattezza che potrebbero essere considerate epocali. Mi chiedo a chi sia venuto in mente di acquistare i diritti del libro per trarne un film così mediocre.
Non è che se guardi muori, ma se non guardi è meglio.
Due ore buttate via.
Titolo originale: Bird Box
Lingua originale inglese
Paese di produzione Stati Uniti d'America
Anno 2018
Rapporto 2,35 : 1
Genere thriller
Regia Susanne Bier
Soggetto dal romanzo di Josh Malerman
Sceneggiatura Eric Heisserer
Produttore Chris Morgan, Barbara Muschietti, Scott Stuber, Clayton Townsend
Produttore esecutivo Ryan Lewis
Casa di produzione Bluegrass Films, Chris Morgan Productions
Distribuzione (Italia) Netflix
Fotografia Salvatore Totino
Montaggio Ben Lester
Effetti speciali Michael Meinardus
Musiche Trent Reznor, Atticus Ross
Scenografia Jan Roelfs
Costumi Signe Sejlund
Trucco Kristina Vogel, Danny Wagner
Interpreti e personaggi
Sandra Bullock: Malorie Hayes
Trevante Rhodes: Tom
Jacki Weaver: Cheryl
Rosa Salazar: Lucy
Danielle Macdonald: Olympia
Lil Rel Howery: Charlie
Tom Hollander: Gary
Colson Baker: Felix
BD Wong: Greg
Sarah Paulson: Jessica Hayes
John Malkovich: Douglas
David Dastmalchian:
Parminder Nagra: dott.ssa Lapham
Taylor Handley: Jason
Amy Gumenick: Samantha
Keith Jardine: Eagle Eye
Doppiatori italiani
Antonella Baldini: Malorie Hayes
Andrea Mete: Tom
Graziella Polesinanti: Cheryl
Eleonora Reti: Lucy
Joy Saltarelli: Olympia
Alessio Puccio: Charlie
Simone D'Andrea: Gary
Flavio Aquilone: Felix
Simone Crisari: Greg
Marina Guadagno: Jessica Heyes
Luca Biagini: Douglas
Alessandra Cassioli: dott.ssa Lapham
Titolo originale: Bird Box
Lingua originale inglese
Paese di produzione Stati Uniti d'America
Anno 2018
Rapporto 2,35 : 1
Genere thriller
Regia Susanne Bier
Soggetto dal romanzo di Josh Malerman
Sceneggiatura Eric Heisserer
Produttore Chris Morgan, Barbara Muschietti, Scott Stuber, Clayton Townsend
Produttore esecutivo Ryan Lewis
Casa di produzione Bluegrass Films, Chris Morgan Productions
Distribuzione (Italia) Netflix
Fotografia Salvatore Totino
Montaggio Ben Lester
Effetti speciali Michael Meinardus
Musiche Trent Reznor, Atticus Ross
Scenografia Jan Roelfs
Costumi Signe Sejlund
Trucco Kristina Vogel, Danny Wagner
Interpreti e personaggi
Sandra Bullock: Malorie Hayes
Trevante Rhodes: Tom
Jacki Weaver: Cheryl
Rosa Salazar: Lucy
Danielle Macdonald: Olympia
Lil Rel Howery: Charlie
Tom Hollander: Gary
Colson Baker: Felix
BD Wong: Greg
Sarah Paulson: Jessica Hayes
John Malkovich: Douglas
David Dastmalchian:
Parminder Nagra: dott.ssa Lapham
Taylor Handley: Jason
Amy Gumenick: Samantha
Keith Jardine: Eagle Eye
Doppiatori italiani
Antonella Baldini: Malorie Hayes
Andrea Mete: Tom
Graziella Polesinanti: Cheryl
Eleonora Reti: Lucy
Joy Saltarelli: Olympia
Alessio Puccio: Charlie
Simone D'Andrea: Gary
Flavio Aquilone: Felix
Simone Crisari: Greg
Marina Guadagno: Jessica Heyes
Luca Biagini: Douglas
Alessandra Cassioli: dott.ssa Lapham
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