Visto che ieri è stata giornata di magra per i post, oggi pubblico di prima mattina, per consolare coloro di voi che sono già al lavoro. Non preoccupatevi, come potete intuire già dal titolo, è qualcosa di tranquillo.
La morte di un poliziotto durante un'infiltrazione scatena la vendetta dei suoi colleghi. Il gruppo, di cui fa parte anche la collega fidanzata incinta della vittima, si introduce nottetempo nel palazzo, fatiscente ed in rovina, alla periferia di Parigi dove ha il covo la banda di criminali.
Il blitz non va nel modo sperato e dopo che uno di loro è stato ferito vengono catturati. Durante l'interrogatorio un poliziotto viene ucciso, ma non c'è il tempo di piangerlo. Un'orda di zombie affamati circonda il palazzo, entra e da il via ad una carneficina. La via per la salvezza di snoda dal tetto alle cantine del palazzo dove il gruppo, composto da tre criminali, due poliziotti e un inquilino veterano di guerra, si prodiga per cercare una via d'uscita e salvare la pelle.
Lo spunto che Romero da nei suoi film, ossia che tutti il mondo verrà invasa da famelici non morti, è qui raccolto.
Il regista francese ha il meriti di fare qualcosa che in Europa raramente si vede: osare. Osa sperimentare un film di genere zombie ambientandolo nella periferia parigina, sottraendolo al quasi monopolio americano, impiantandolo in una storia classica, ma avvincente.
Il make up dei non morti è realizzato con sapienza e cura, buone musiche d'atmosfera sottolineano i momenti salienti e la trama scorre.
Gli attori recitano in francese. Nel senso che le loro espressioni sono quelle tipiche del cinema francese, con le facce tese dopo una battuta, i vis a vis intensi e i movimenti abbastanza rigidi. Colui che mi ha convinto di più è stato Eriq Ebouaney, seguito dallo pseudo protagonista Jean-Pierre Martins e dai capezzoli di Claude Perron, che per tutto il film tentano di bucarle la canottiera. In eccessiva trance Yves Pignot, nei panni dell'anziano reduce ammazza zombie.
Anche se i cugini d'oltralpe, in molti momenti, non sono il massimo della simpatia verso noi italiani bisogna riconoscere che in questo film hanno fatto un buon lavoro. Speriamo che non rimanga un esperimento isolato come lo è stato Nirvana di Salvatores per il cinema italiano.
Titolo originale La Horde
Lingua originale francese, ceco
Paese Francia
Anno 2009
Durata 90 min
Genere azione, horror, thriller
Regia Yannick Dahan, Benjamin Rocher
Sceneggiatura Arnaud Bordas, Yannick Dahan, Stéphane Moïssakis, Benjamin Rocher, Nicolas Peufaillit (consulente al copione)
Produttore Raphaël Rocher
Casa di produzione Capture (The Flag) Films, Le Pacte, Coficup, Un Fonds Backups Films, Canal+, CinéCinéma
Distribuzione (Italia) Fandango
Fotografia Julien Meurice
Montaggio Dimitri Amar
Musiche Christopher Lennertz, Stéphane Moïssakis, Benjamin Rocher
Scenografia Jérémie Streliski
Costumi Priscillia Van Sprengel
Interpreti e personaggi
Claude Perron: Aurore
Jean-Pierre Martins: Ouessem
Eriq Ebouaney: Adewale
Aurélien Recoing: Jimenez
Doudou Masta: Bola
Antoine Oppenheim: Tony
Jo Prestia: José
Yves Pignot: René
Adam Pengsawang: il ceco
Sébastien Peres: Séb
Laurent Demianoff: Kim
Doppiatori italiani
Laura Boccanera: Aurore
Pasquale Anselmo: Ouessem
Mario Bombardieri: Adewale
Diego Reggente: Jimenez
Dante Biagioni: René
Premi
Fantasporto: 2 International Fantasy Film Award per la miglior sceneggiatura e per la miglior fotografia
Premio della giuria Sci-fi al Festival internazionale del film fantastico di Gérardmer
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