Un attentato alla centrale operativa sconvolge l'organigramma di CONTROL, un'agenzia ultrasegreta americana sotto il patrocinio della presidenza. Rimangono attivi e coperti dalle loro identità segrete solo un manipolo di agenti che devono tentare di sventare la minaccia di attacchi nucleari portata dall'organizzazione criminale KAOS. Della missione operativa faranno parte la bella Agente 99 ed il neo Agente 86, ex analista appena promosso ad operativo.
Raramente ho visto un film più noioso. Il tempo non passava più. Gag senza mordente che non strappano sorrisi, battute loffie e scadenti (tranne un paio dette dal Capo). Azione zero. Situazioni banali e straviste spacciate come citazioni da 007, The Avenger, Austin Powers, Johnny English (i va dalla festa di compleanno nella base segreta di KAOS in Russia, alla sequenza delle porte che si aprono prima del passaggio del protagonista all'accesso a CONTROL). Gli attori, tutti drammaticamente sotto tono, si distinguono per la loro inutilità. Dwayne Johnson, il The Rock del wrestling, The Great Khali, anche lui proveniente dalla WWE, stuzzicano la curiosità, ma si fan ben presto dimenticare. Neanche la presenza di Terence Stamp, forse in crisi occupazionale, risolleva il morale dello spettatore. Il protagonista è Steve Carell (40 anni vergine) esprime con orgoglio tutta la sua gamma di espressioni facciali: una! Sia quando guarda il sedere della sua coprotagonista che quando spara agli avversari ha la faccia di colui che si sta annoiando a fare quello che fa, ma che lo fa per ricevere una buona busta paga. L'unica nota positiva è la bella Anne Hathaway. Non che anche lei si sprechi troppo in quello che fa, ma per lo meno ci mostra una coscia ogni tanto: il miglior effetto speciale di tutta le pellicola.
La regia è didascalica, pesante e pedante. Peter Segal, che dopo questa pellicola non ha diretto più niente, non riesce a gestire il film e crea un Casino Totale. Certo avesse avuto una sceneggiatura seriamente competitiva su cui lavorare, forse, avrebbe potuto fare di più.
Di tutto il film si salva solo la colonna sonora. Solo perchè vi è inclusa la Nona di Beethoven, mica per altro.
Ma veramente un film fatto male che non auguro ad alcuno di vedere. Che boiata. Se poi pensiamo che la serie degli anni 60 del secolo scorso dalla quale è tratto il film è stata ideata da Mel Brooks e fu vincitrice di 7 Emmy in tre anni dal 1967 al 1969 (a fronte di 14 candidature) lo sconforto cresce ancora di più.
Titolo originale Get Smart
Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2008
Durata 110 min
Genere commedia
Regia Peter Segal
Soggetto Mel Brooks, Buck Henry
Sceneggiatura Tom J. Astle, Matt Ember
Distribuzione (Italia) Warner Bros.
Fotografia Dean Semler
Montaggio Richard Pearson
Musiche Trevor Rabin
Scenografia Wynn Thomas
Interpreti e personaggi
Steve Carell: Maxwell Smart / Agente 86
Anne Hathaway: Agente 99
Dwayne Johnson: Agente 23
Alan Arkin: Il Capo
Terence Stamp: Siegfried
Terry Crews: Agente 91
David Koechner: Larabee
James Caan: Presidente degli Stati Uniti
Bill Murray: Agente 13
Patrick Warburton: Hymie
Masi Oka: Bruce
The Great Khali: Dalip
Doppiatori italiani
Massimo de Ambrosis: Maxwell Smart / Agente 86
Rossella Acerbo: Agente 99
Roberto Pedicini: Agente 23
Manlio De Angelis: Il Capo
Dario Penne: Siegfried
Luciano De Ambrosis: Presidente degli Stati Uniti
Michele Gammino: Agente 13
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