giovedì 10 novembre 2011

Dylan Dog - Gigante n°20

Dylan Dog Gigante n. 20, annuale
Copertina: Angelo Stano

L’alleanza
Soggetto e sceneggiatura: Alessandro Bilotta
Disegni: Luigi Piccatto

A Londra c'è qualcuno che anticipa le mosse dei vampiri che abitano la città e li cattura. Un'organizzazione di sconosciuta, che si serve di soldati armati, sta infliggendo profonde ferite alla comunità di queste creature della notte. Il loro Maestro è preoccupato e necessita di aiuto. Dal passato di Dylan emerge il signore dei vampiri Rutger che gli chiede aiuto. Una donna sarà la chiave per entrare nel meccanismo. Il tutto si risolverà, ma con grande spargimento di sangue.

Prendiamo un pizzico di Angel, mettiamoci una spruzzata di Buffy, qualche scienziato pazzo, un colpo di scena ed alcune ovvietà (ma ben gestite) ed otteniamo questa storia ritmata da Bilotta. Piacevole action comic che mette un po' di adrenalina nella vita dell'Indagatore dell'incubo. I disegni di Piccatto possono piacere o non piacere, ma in questa storia dinamica calzano a pennello

La sala della tortura
Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Gualdoni
Disegni: Marco Bianchini

In una segreta, che sembra uscita da un castello medioevale, Dylan Dog si ritrova in compagni di altri sventurati prigioniero. Immemore di come ciascuno di loro sia giunto in quel luogo, una voce suggerisce l'unica via d'uscita: il sacrificio di un innocente. Dopo giorni di attesa e torture qualcosa scatta nella mente dei prigionieri e parte il massacro.

Prendiamo un pizzico di Saw aggiungiamo una porzione di The Twilight Zone ed abbiamo la base per questa sceneggiatura di Gualdoni. Una storia piacevole anche se non lascia un gran segno nella memoria. I disegni di Bianchini sono corposi ed antichi, quasi inadatti al personaggio, ma opportuni per l'ambientazione.

Effetti collaterali
Soggetto e sceneggiatura e Disegni: Carlo Ambrosini

Una nevicata inusuale copre Londra e l'Inghilterra. La vita di quattro persone gira intorno ad una serie di eventi ed ai suoi possibili sviluppi nelle diverse realtà. Un agente di borsa fallito, che ha truffato centinaia di persone, una ex tossica e sua nonna ed una ragazza dai molti ruoli ruotano intorno, coscientemente o meno, all'Old Boy. Da uno dei molteplici inferni, quello burocratico, qualcuno viene mandato per mettere un freno alla situazione

Prendiamo un pizzico di Hellboy, aggiungiamo qualche citazione letteraria e salta fuori una storia non male. Ambrosini si conferma ottimo interprete delle vicende del personaggio creato da Tiziano Sclavi 5 lustri fa e lo catapulta in una storia surreale. I molteplici finali, però, sanno tanto di brodo allungato che fa perdere credibilità al complesso. I disegni, da sempre per me, dello stesso Ambrosini son il punto più debole della storia. Il suo stile che prevede le atmosfere create con linee tracciate e non gradazioni di nero per i toni di grigio mi infastidisce.

Voodoo
Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Gualdoni
Disegni: Piero Dall’Agnol

In un college londinese una serie di omicidi sospetti richiede l'intervento di Dylan Dog. Dalla dinamica degli assassini sembra proprio che uno zombie si stia nutrendo di insegnati e studenti. Una bella e giovane ragazza ed un pretendente incompreso sembrano essere il fulcro di tutto.

Bravo Gualdoni. Una short story con citazioni dal più classico Voodoo ben realizzata, dinamica, intrigante, con qualche colpo di scena carino. Dall'Agnol interpreta al meglio la sceneggiatura e ci fa vivere questo thriller soprannaturale in modo coinvolgente ed intrigante.

Tutto sommato un buon albo. Sperimentale nei tratti e nelle storie, con qualche ritorno, qualche debutto e qualche conferma.

Piacevole conferma anche il copertinista Angelo Stano che realizza un quadro d'atmosfera, per introdurre a noi le opere dei suoi colleghi, d'alto livello.
Una buona lettura in attesa dell'albo regolare.

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