DEVILMAN VS HADES
Numero 1
Testata STORIE DI KAPPA
Nr. Testata 244
Data di uscita 24/09/2015
Autore Go Nagai, Team MOON
Dimensioni 13x18
Stampa b/n
Pagine 224
ISBN
Sovraccoperta Si
Cover con alette No
Solo in fumetteria
Miki è morta durante la saga classica di Devilman. Il suo omicidio è stato la molla che ha spinto Amon a vendicarsi della sua specie ed ad entrare in guerra con i demoni. Ora che, però, anche l'umanità è stata sterminata dal Devilman, Akira decide di recarsi negli inferi e riprendersi, anche con la forza, l'anima della sua amata. Gli ostacoli non saranno pochi, gli avversari, anche quelli che erano stati da lui già uccisi, torneranno per fermarlo su ordine di Hades.
Questo manga in tre volumi è uscito nel 2012 per il 40° anniversario della nascita della serie Devilman. Serie di culto per milioni di lettori in Giappone e nel mondo, che ha visto una trasposizione televisiva, degli OAV (home video) e diversi seguiti cartacei, più o meno influenzati da Nagai Go.
Qui Nagai non ci mette becco. Accetta la proposta di Team MOON di vedere cose succederebbe se il nemico di Mazinga Z, che ha incrociato la strada del Grande Mazinga, affrontasse il demone più potente della Terra. Nasce così il plot di Devilman vs Hades. L'Hades del titolo altri non è che l'Imperatore delle Tenebre mai sconfitto dai robottoni nipponici e ritiratosi a miglior vita.
La storia ripercorre i passi, in chiave moderna e generosamente violenta, di Orfeo che scende agli inferi per ritrovare la sua amata. Qui, però, Akira lo fa a suon di massacri e cazzottoni, sacrificando al suo passaggio, anche, Persefone moglie di Hades. La decisione di rendere la disputa più complicata di una discussione davanti ad un Branca Menta con ghiaccio è interessante e genera un'ondata di morti viventi sulla superficie del pianeta. La storia si sposta presto dagli inferi sotterranei a quelli a cielo aperto. I personaggi secondari, qui, vanno e vengono decisamente in fretta. Interessanti i capitoli dedicati a Jinmen e Silen, ma quest'ultima esce di scena con troppa solerzia.
Oltre la storia, narrativamente un po' caotica, ma in divenire, il punto debole del manga sono i disegni. Tendenzialmente bellissimi e di alto livello. Curati allo spasimo quando si tratta di rappresentare i protagonisti o le bellezze femminili, perdono nelle scene d'azione. Per intenderci, non è che siano brutte, ma sono eccessivamente caotiche, tanto da renderne alcune praticamente inleggibili. Altra tara del Team MOON sono le situazioni, anche un po' fuori luogo ed al limite dello slapstick, con il protagonista deformed nelle brevi vignette in cui interagisce con la spalla comica. Mi sarebbe piaciuto vedere queste situazioni rese in un modo nagaianamente migliore. Non che il Maestro non lo facesse, ma il suo stile di disegno deformed si amalgamava bene con il suo tratto reale. Qui viene sospesa la complicità tra mangaka e lettore, la scelta degli autori riporta lo riporta alla realtà espellendolo dalle pagine del fumetto.
A fine albo troviamo una semplice intervista a Nagai dove, chiaramente, ci dice che è contento che altri autori lavorino sui suoi personaggi e gli paghino i diritti di sfruttamento. Anche io lo sarei.
Sono solo tre volumi e posto per loro i libreria c'è. Speriamo nella maggiore qualità narrativa dei prossimi.
Nessun commento:
Posta un commento