venerdì 9 ottobre 2015

Justice League 41

JUSTICE LEAGUE #41
(Contiene Justice League 39, Justice League Dark 39, Green Arrow 37-38)
di Geoff Johns, J.M. DeMatteis, Andrew Kreisberg, Ben Sokolowsky, Jason Fabok, Andres Guinaldo, Daniel Sampere
9788869712203
9772280013001-50041
16,8×25,6, S, 84 pp, col.
€ 4,50

Justice League

Il virus Amazo ha subito un'ennesima variazione. Coloro che si sono ammalati e sono sopravvissuti, adesso, fanno coscienza collettiva con il paziente zero e vogliono sterminare tutti gli infetti. I tre sopravvissuti, Superman, Wonder Woman e Lex Luthor, dovranno trovare il modo di fermare il virus prima che lui fermi loro. In ogni caso le conseguenze saranno irreversibili.

Geoff Johns sta avvicinando l'universo DC a quello Marvel. Questo virus sembra essere la chiave di volta per fare qualcosa che in un altro palazzo di New York era stata realizzata decine di anni fa, per due volte.
La saga, illustrata egregiamente da Fabok (ma che bella è la sua Diana?), se ne verranno sfruttate le conseguenze nel modo migliore sarà il motore d'avviamento di una nuova era nelle pubblicazioni cartacee della controllata della Warner Bros.

Justice League Dark

Finalmente, davvero?, tutti i membri della Justice League Dark si sono ritrovati. Il problema è che devono combattere una creatura che sta fagocitando tutto il Tempo esistente. Riusciranno ad impedire la stessa minaccia.

Quelli della Justice League Dark non trovano neanche il tempo per un panino o per andare in bagno. Mi chiedo dove trovino le energie per castare incantesimi o solo per alzarsi in piedi e combattere tutti i nemici che DeMatteis gli piazza davanti. Con i disegni di Guinaldo la storia procede nitida e spedita, ma sembra, quantomeno, necessario qualche numero più leggero, per tirare il fiato. In fondo anche questi eroi oscuri sono persone normali. Cioè, si fa per dire.

Freccia Verde sta iniziando ad assumere toni interessanti. Saranno i disegni di Sampere che stravolgono il concetto di Sorrentino, sarà la storia derivata dal serial televisivo, grazie a Andrew Kreisberg e Ben Sokolowsky, ma, finalmente, le avventure di questo personaggio sembrano iniziare ad avere un senso.
Forse è troppo presto per dirlo, ma, sinceramente, questo mese, voglio dargli una possibilità. Che poi, oh, il villanzone è sempre quel che è. Però son passi avanti nella direzione giusta.

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