mercoledì 18 gennaio 2017

Dylan Dog - Gli anni selvaggi

Dylan Dog N°  364 
Gli anni selvaggi

Soggetto e Sceneggiatura: Barbara Baraldi 

Disegni: Nicola Mari 

Copertina: Gigi Cavenago 

Periodicità: mensile 
uscita 29/12/2016 

Il passato dell'Indagatore dell'Incubo ci offre uno spaccato sul suo momento rock. Manager ed uomo di fatica di una band di provincia che si trova catapultata verso il successo, la abbandona per amore e per diventare un poliziotto.
I ricordi scaturiscono dall'incontro con il vecchio amico e leader della band, in occasione dell'uscita del suo nuovo singolo. Singolo che sta facendo, letteralmente, uscire di testa chi lo ascolta.

La gestione Recchioni sembra spostarsi sempre più dalla speranza di un rilancio in grande stile ad una truffa fuffa ai lettori storici del personaggio di Tiziano Sclavi. Forse il curatore sta riuscendo a catturare lettori nuovi, facendo leva su argomenti a cui sono sensibili e sulla notorietà del suo nome. Quello che è certo che sta epurando dalla testata principale coloro che le hanno permesso di sopravvivere alla deleteria cura Gualdoni.
Cavenago  prosegue sulla strada del rinnovamento sia con la buona copertina, che con il pessimo frontesipizio. Cambiarlo non è reato, ma nel farlo, forse, è meglio non essere così banali. Ti piace, ci chiedono? A me no, è la risposta.

Barbara Baraldi scrive una delle sceneggiature più scontate degli ultimi mesi, con una delle conclusioni più tirate via degli ultimi anni sviluppando nel lettore uno dei sensi di noia più profondi degli ultimi lustri.

Nicola Mari, il pornografo del nero, farebbe prima a colare china sui fogli ed a rimuoverla col pennino. C'è a chi piace e a chi no, a me proprio non piace. A volte riesce ad essere opportuno e misurato, qui sbraca in modo offensivo.

Peccato che non si possa tornare agli anni d'oro, e non quelli del grande Real, ed avere storie decenti ed oneste ogni mese.

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