martedì 24 gennaio 2017

Martin Mystère Le Nuove Avventure a Colori - L'arca dell'estinzione

Martin Mystère Le Nuove Avventure a Colori N°  3 
L'arca dell'estinzione

Soggetto e Sceneggiatura: I "Mysteriani" 

Disegni: Sauro Quaglia 

Copertina: Lucio Filippucci 

Colori: Alessandro Musumeci e Daniele Rudoni 

Periodicità: mensile 
uscita 05/01/2017 

Sui monti della Sardegna, una caccia al cinghiale si tramuta nella scoperta di un piccolo dinosauro. Quando i cacciatori del luogo pubblicano la notizia sui social, Martin Mystère non può fare a meno di venirne a conoscenza e scopre un indizio misterioso: le macchie sulla schiena del cucciolo disegnano il marchio di Atlantide.
Il BGZM non può fare a meno di raggiungere il luogo del ritrovamento, insieme al suo amico Max, ma anche avversari pericolosi non mancheranno di fargli sentire il loro fiato sul collo.

Questo nuovo esperimento sullo storico personaggio ideato da Alfredo Castelli lascia molto perplessi.
Da un lato il lettore è curioso e cerca avventure nuove e briose, dall'altro gli autori, codardamente nascostisi sotto il nome di Mysteriani, gli offrono banali amenità senza prendersi una responsabilità che sia una. Abbiamo scritto tutti insieme, le idee sono di tutti. Forse può andar bene per una serie televisiva vera e propria, ma per una fumetto, nel quale si cerca l'autore, si prova a riconoscerlo, beh no. Questo non è più accettabile. Sopratutto dopo gli errori presenti nel numero 2 e dalla scrittura facilona di questo numero 3. Jaspar di qui e di là, uomini in nero, arca di Noè, Atlantide, Mu, discendenze e tutto il resto, tutto butta lì in meno di cento pagine. A dirla così sembra tanta roba, ma a conti fatti di pathos e sostanza ne vengono fuori pochi. 

Si salvano i disegni su Sauro Quaglia, almeno qui non si sono chiamati gli Artusiani i disegnatori (visto che è stato lui ad impostare le tavole di tutta la saga) ed i colori meno piatti del solito di Musumeci e Rudoni. Quaglia propone delle vignette a tutta pagina che lasciano veramente piacevolmente sorpresi.

Speriamo o in una svolta narrativa o, almeno, in un cambio di registro: meno carne al fuoco, ma più sostanza.

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