Dylan Dog n. 291, mensile
Senza trucco né inganno
Soggetto e Sceneggiatura: Giovanni Di Gregorio
Disegni: Fabio Celoni
Copertina: Angelo Stano
La più classica sfida tra maghi sta avendo luogo a Londra. Il più grande di sempre si trova in difficoltà dopo aver assistito al nuovo trucco del giovane emergente. A metterlo ancora di più in difficoltà è che sul palco insieme a lui c'è la sua ex assistente, scomparsa nel nulla poche settimane prima. Dylan si ritrova suo malgrado coinvolto nella disputa tra i due illusionisti per l'essersi innamorato della bella ragazza contesa tra i due, dopo averla salvata da un misterioso rapimento ad opera del suo vecchio datore di lavoro. Qualcosa però non torna. Dylan indaga senza retribuzione per venire a capo di questa guerra tra illusionisti.
Nel redazionale che introduce la storia la redazione Bonelli ci comunica che il soggetto è liberamente ispirato al film di Christopher Nolan "The Prestige". Non ce ne sarebbe stato neanche bisogno dato che l'esplicita e bella copertina di Stano già ci aveva indirizzato sulla strada giusta , citando il trucco classico accennato nel film.
La storia è quello che sarebbe potuto essere il film se fosse stato votato più al soprannaturale che la mistero dei trucchi ed della tecnologia. Una buona sceneggiatura che esplora un mondo toccato solo molto tempo fa dagli autori dell'Indagatore dell'Incubo.
I disegni di Celoni sono un misto di voluttuosità e di tratti decisi, si avvicina, vagamente, allo stile utilizzato da Magnus nelle sue opere mischiato con il vecchio Ricci dei primi numeri di Martin Mystère (tra cui il 107 bis, se non ricordo male). Matite e chine che ben si adattano alla storia, ma che non definiscono bene i tratti dei personaggi per via dello strano utilizzo delle linee. Tutto sommato gradevole ed interessante, anche se da studiare meglio.
Una buona storia, sopra la media, per il penultimo numero dell'anno della serie regolare. Di lettura scorrevole ed intensa, si lascia apprezzare.
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