giovedì 20 settembre 2012

Melancholia

Jusitne si deve sposare con il suo amato Michael. Lei soffre di depressione e non riesce a reggere la giornata di festa che la sorella Claire ed suo marito John le hanno organizzato. Alla grandiosa festa in quello che sembra un castello inglese, con parco dotato di campo da golf da 18 buche annesso, è diretta da un wedding planner di grido e vede la partecipazione di un centinaio di invitati. Tra loro il padre della sposa un po' fuori di testa, la madre astiosa della sposa , il capo della sposa e suo nipote e tanti altri.
Nel cielo, intanto, transita il planetoide  Melancholia, su un'orbita tangente a quella della Terra. John ne è entusiasta, Claire ha, invece, paura che il corpo celeste entri in collisione con il nostro pianeta e lo distrugga. Così sarà.

Il film è un trattato ed una disamina sulla depressione. Raffigurato con pennellate di colore intenso in bucolici paesaggi e sottolineato da musica classica di ottima scelta.
La prova attoriale fornita dal cast che Lars von Trier è riuscito ad ottenere è eccezionale. Oltre a bravi attori, delle certezze, del calibro di Charlotte Gainsbourg (già nel film precedente del regista), Stellan Skarsgård, Charlotte Rampling e Udo Kier,  troviamo interpreti con un passato da serie tv come Kiefer Sutherland ed Alexander Skarsgård tutti al massimo della loro forma. La vera sorpresa della pellicola però è, l'ex Mj dei film di Spiderman di Raimi, Kirsten Dunst. Fin da subito azzecca il registro del personaggio e lo rende vivo ed empatico. Il ruolo le ha dato soddisfazione professionale tanto da portarla a vincere il premio di miglior attrice al Festival di Cannes nel 2011.
Il film, a dispetto di quanto detto finora, è una martellata nei maroni. Una noia mortale per la prima ora e mezza. La distruzione della pazienza con un nulla cosmico. von Trier ha tentato di avvicinarsi, a tratti, nel suo film alle atmosfere di Kubric in 2001 ed in altre a rappresentare scene di vita vissuta non degne di Parenti serpenti di Monicelli. Una noia colossale che mira non all'indagine della depressione, ma a far vedere le tette di Kirsten Dunst (peraltro dotata di un fisico apprezzabile).

Il film si salva e merita di essere visto solo ed unicamente per rendere omaggio ai grandi attori che si sono impegnati per interpretare i loro ruoli. Per il resto risulta essere un flop ed un fallimento di quello che è chiaramente un genio della macchina da presa. A tutti può capitare un passaggio a vuoto ed a lui è capitato qui. Nonostante la trama possa essere interessante, l'eccessiva lunghezza del film e la smodata lentezza del suo sviluppo sono colpevoli di generare perdita d'interesse durante la visione.
Certo da Lars von Trier non ti aspetti Armageddon, ma un attimo di ritmo in più non avrebbe fatto male. Capisco che le persone depresse si muovano in modo più lento di quelle che non lo sono, rassegnate ad andare in contro alle brutte notizie mentre vivono momenti felici, ma un film deve catalizzare lo spettatore non catatonizzarlo.

Titolo originale Melancholia 
Lingua originale Inglese 
Paese Danimarca, Germania, Francia, Svezia, Italia 
Anno 2011 
Durata 130 min 
Genere drammatico

Regia e Sceneggiatura Lars von Trier 

Produttore Meta Louise Foldager, Louise Vesth 
Produttore esecutivo Peter Aalbæk Jensen, Peter Garde 
Casa di produzione Zentropa Entertainments, Memfis Film, Slot Machine, Liberator Productions 
Distribuzione (Italia) BiM Distribuzione 
Fotografia Manuel Alberto Claro 
Montaggio Molly Marlene Stensgaard 
Effetti speciali Dansk Speciel Effekt Service, Filmgate 
Scenografia Jette Lehmann 
Costumi Manon Rasmussen 
Trucco Dennis Knudsen, Linda Boije af Gennäs 

Interpreti e personaggi 
Kirsten Dunst: Justine 
Charlotte Gainsbourg: Claire 
Kiefer Sutherland: John 
Alexander Skarsgård: Michael 
Brady Corbet: Tim 
Cameron Spurr: Leo 
Charlotte Rampling: Gaby 
Jesper Christensen: Little Father 
John Hurt: Dexter 
Stellan Skarsgård: Jack 
Udo Kier: Wedding planner 
 
Doppiatori italiani 
Domitilla D'Amico: Justine 
Chiara Colizzi: Claire 
Massimo Rossi: John 
Gianfranco Miranda: Michael 
Davide Perino: Leo 
Vittoria Febbi: Gaby 
Giorgio Lopez: Dexter 
Luca Biagini: Jack 
 
Premi 
Festival di Cannes 2011: premio per la miglior interpretazione femminile (Kirsten Dunst) 
European Film Awards 2011: miglior film, miglior fotografia e miglior scenografia 

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