Condannato ai lavori forzati in seguito agli eventi scatenati dalla sua visita all'ex commilitone in una cittadina inospitale degli Stati Uniti, Rambo riesce ad uscire dal carcere accettando la richiesta del Colonnello Trautman di ritornare nel nord del Vietnam per una nuova missione.
La missione sembra essere semplice: su informazioni del comandante Marshall Murdock, di stanza in Vietnam, Rambo deve trovare un insediamento vietcong, fotografarlo e tornare indietro.
Peccato che giunto sul posto, con la guida locale, la giovane e bella Co Bao, trovi l'insediamento brulicante di Charlies e con prigionieri americani ancora detenuti. Grazie alla sua abilità tattica e militare, Rambo riesce a salvare uno dei prigionieri ed a recarsi al rendez vous con l'elicottero incaricato di portarlo in salvo. Peccato che Murdock, una volta saputo del recupero del prigioniero da parte di Rambo, richiami l'elicottero lasciando i due soldati alla mercè dei Vietcong.
La vendetta di Rambo sarà atroce. Neanche l'intervento degli alleati russi dei vietnamiti riuscirà a tenerlo a freno. Il suo unico scopo, ora, è quello di riportare i prigionieri a casa sani e salvi. E di mettere le mani intorno al collo di Murdock.
Cambia il regista rispetto al primo capitolo, ma dietro a questo film c'è il fior fiore degli esperti in cinema d'azione degli anni '80 del secolo scorso: James Cameron, Sylvester Stallone, Mario Kassar, Andrew G. Vajna ed alle musiche sempre Jerry Goldsmith.
Quello che salta subito all'orecchio è che qui il personaggio di Stallone ha molte più battute che nel film precedente. Interagisce maggiormente con il più numeroso cast. Questo ci permette di addentrarci più profondamente nella psicologia di un personaggio sempre visto solo e soltanto come una macchina da guerra.
Nel cast troviamo pezzi da 90 del cinema dell'epoca: Richard Crenna, riprende il suo ruolo del primo film, Charles Napier, è il burocrate pauroso, e Julia Nickson-Soul, è l'amore destinato a finire male dell'avventuriero.
L'ambientazione è curata. Le location ricche di vegetazione e corsi d'acqua sono credibili e le ricostruzioni dei villaggi rendo bene. Il campo di detenzione è dotato di tanti optional gradevoli come la fogna a cielo aperto in cui viene detenuto Rambo e la rete da letto elettrificata per le torture (che rivedremo in altri film di Stallone). Il budget meno risicato della prima volta, siamo a circa 44 milioni di dollari, permette esplosioni sconvolgenti e l'uso di elicotteri in volo. Investimento azzeccato se si pensa che alla fine gli incassi del film saranno di circa 150 milioni di dollari.
Nonostante le critiche pesanti, la vittoria di numerosi Razzies Award, il film risulta coinvolgente e lascia passare qualche messaggio. Certo non tra le righe, ma nelle parole pronunciate alla fine della pellicola dal personaggio di Stallone. Con tutti i suoi difetti, comunque rimane un pelo sopra agli spara spara che verranno dopo.
Una buona ambientazione e qualche buona interpretazione in un film che ha fatto furore.
Titolo originale Rambo: First Blood Part II
Paese di produzione U.S.A.
Anno 1985
Durata 96 min
Rapporto 2.20 : 1
Genere azione
Regia George Pan Cosmatos
Soggetto Kevin Jarre (personaggi di David Morrell)
Sceneggiatura James Cameron, Sylvester Stallone
Produttore Buzz Feitshans
Produttore esecutivo Mario Kassar, Andrew G. Vajna
Fotografia Jack Cardiff
Montaggio Larry Bock, Mark Goldblatt, Mark Helfrich, Gib Jaffe, Frank E. Jimenez
Musiche Jerry Goldsmith
Scenografia Bill Kenney
Interpreti e personaggi
Sylvester Stallone: John Rambo
Richard Crenna: Samuel Trautman
Charles Napier: Marshall Murdock
Steven Berkoff: Tenente Colonnello Podovskij
Julia Nickson-Soul: Co Bao
Voyo Goric: Sergente Jušin
George Cheung: Capitano Vinh
Martin Kove: Ericson
Andy Wood: Banks
Dana Lee: Capitano Kinh
Doppiatori italiani
Ferruccio Amendola: John Rambo
Pino Locchi: Samuel Trautman
Luciano De Ambrosis: Marshall Murdock
Giorgio Lopez: Tenente Colonnello Podovskij
Micaela Esdra: Co Bao
Michele Gammino: Ericson
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